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Il ministro dice di essere ambiziosi
- Redazione GdA
- 03 maggio 2017
- 00’minuti di lettura


Il ministro dice di essere ambiziosi
Il ministro dice di essere ambiziosi
- Redazione GdA
- 03 maggio 2017
- 00’minuti di lettura

Redazione GdA
Leggi i suoi articoliIl 6 aprile si è svolta la Roma la prima giornata degli Stati generali della fotografia. Per Roberto Koch, amministratore delegato di Contrasto e moderatore di uno dei tre tavoli di lavoro, «l’atmosfera all’inaugurazione era di quelle speciali. In fondo è una inaugurazione: è la prima volta che lo Stato Italiano chiama gli “esperti” a parlare di fotografia, scoprendo con un po’ di ritardo che esiste e che merita una attenzione specifica dello Stato. Come il cinema, come il teatro, come le arti tutte.
Dario Franceschini ha aperto i lavori così: “Sappiamo che abbiamo un ritardo sulla fotografia, ma questo non è un buon motivo per non cominciare; nelle proposte che vi invitiamo ad avanzare al Ministero siate ambiziosi, come noi vogliamo essere. L’Italia è sempre capace di un colpo di coda, di sorprendere con decisioni e iniziative che spiazzano, come quando il Mibact decise nel 2015 di nominare i nuovi direttori dei Poli Museali con un concorso pubblico internazionale: ne ha parlato tutto il mondo».
Sono così cominciati i lavori della prima giornata organizzata secondo le indicazioni di Lorenza Bravetta, da pochi mesi consigliere del ministro per la Fotografia e ispiratrice degli Stati generali della fotografia. L'Istituto Centrale della Grafica ha accolto 50 relatori in tre tavoli: il primo sugli archivi e sul patrimonio, con Arturo Carlo Quintavalle come moderatore, il secondo su governance della fotografia, con Guido Guerzoni e il terzo sui nuovi orizzonti della fotografia professionale, che mi ha coinvolto. Il 5 maggio se ne riparlerà a Reggio Emilia durante Fotografia Europea, con l’annuncio delle linee guida che ispireranno la strategia futura del Ministero. È una prima volta che fa ben sperare».