Giulia Andreani, «Nudeltisch (Spaghetti painting)», 2019, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Foto: Charles Duprat

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Giulia Andreani, «Nudeltisch (Spaghetti painting)», 2019, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Foto: Charles Duprat

La Collezione Sandretto per la prima volta negli Stati Uniti

In occasione della trasferta in California di 60 opere di 30 artiste, Patrizia Sandretto Re Rabaudengo riceverà il Margrit Mondavi Arts Medallion per il suo sostegno all’arte contemporanea

I trent’anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nata a Torino il 6 aprile 1995 per volontà di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, sua presidente, e tra le prime fondazioni private aperte in Italia, sono l’occasione per presentare per la prima volta negli Stati Uniti una selezione di 60 lavori di una delle collezioni d’arte contemporanea più famose al mondo.

Allestita dal 26 gennaio al 22 giugno nel Jan Shrem and Maria Manetti Shrem Museum of Art dell’Università della California a Davis, la mostra «Through Their Eyes. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo» è curata da Susie Kantor, responsabile del dipartimento mostre del museo ospitante, che ha selezionato opere di 30 artiste internazionali e intergenerazionali. Spaziando dalla pittura alla fotografia, dalla scultura al video, il percorso, articolato in sei sezioni («Infinite Possibilities», «Systems of Value», «Becoming a Commodity», «The Private and The Public Body», «The Notion of the Facade» e «In Front of the Camera/Behind the Scenes») propone alcuni dei nomi più importanti del panorama artistico contemporaneo, accanto a nuove voci emergenti: Giulia Andreani, Vanessa Beecroft, Berlinde De Bruyckere, June Crespo, Ana Elisa Egreja, Jana Euler, Isa Genzken, Nan Goldin, Mona Hatoum, Barbara Kruger, Zoe Leonard, Sherrie Levine, Sarah Lucas, Jumana Manna, Wangari Mathenge, Danielle Mckinney, Tracey Moffatt, Jill Mulleady, Shirin Neshat, Katja Novitskova, Paulina Olowska, Catherine Opie, Christina Quarles, Cindy Sherman, Anj Smith, Rosemarie Trockel, Andra Ursuta, Hellen van Meene, Ambera Wellmann e Lynette Yiadom-Boakye.

Sabato 25 gennaio, durante la serata di gala al Manetti Shrem Museum, Sandretto Re Rebaudengo riceverà il Margrit Mondavi Arts Medallion per il suo impegno nel promuovere e sostenere l’arte contemporanea: «Sin dall’inizio del mio percorso di collezionista, sono stata attratta dal lavoro delle artiste donne. La California ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, grazie alle artiste che ho collezionato e che hanno vissuto lì. Portare la collezione al Manetti Shrem Museum per il suo debutto negli Stati Uniti è stata una scelta naturale, perché è un museo che ha sempre sostenuto il lavoro delle artiste e, in quanto istituzione universitaria, condivide i miei valori sull’importanza dell’educazione all’arte, che è stata una forza trainante per la collezione e la Fondazione fin dalla nascita».

Lynette Yiadom-Boakye, «Switcher», 2013, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Redazione, 22 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

La Collezione Sandretto per la prima volta negli Stati Uniti | Redazione

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