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È stato presentato questa mattina, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, il terzo appuntamento espositivo de «La Grande Arte in Brianza»

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È stato presentato questa mattina, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, il terzo appuntamento espositivo de «La Grande Arte in Brianza»

La «Venere che benda amore» di Tiziano giunge in Brianza

Per il terzo appuntamento espositivo de «La Grande Arte in Brianza» è stata scelta l’opera del pittore veneto: dal 17 ottobre sarà esposta a Villa Cusani Confalonieri

Arianna Antoniutti

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È stato presentato questa mattina, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, il terzo appuntamento espositivo de «La Grande Arte in Brianza». L’evento ha visto la partecipazione di Alessandro Giuli, ministro della Cultura e del sottosegretario Gianmarco Mazzi; Maurizio Lupi, presidente Fondazione Costruiamo il Futuro Ets; Michele Coppola, direttore generale Gallerie d’Italia ed executive director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo; Francesca Cappelletti, direttrice Galleria Borghese di Roma; Piergiuseppe Biandrino, executive vice-president Legal and Corporate Affairs Edison; Luca Veggian, sindaco di Carate Brianza; Elisa Mattavelli, vicepresidente Fondazione Costruiamo il Futuro Ets; e Giovanni Morale, curatore della mostra e vicedirettore Gallerie d’Italia di Milano.

La prima tappa del programma ha portato all’esposizione, nel 2023, della «Madonna del Latte» di Marco d’Oggiono (in prestito dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano) nella Sala Consiliare del Comune di Oggiono, città natale dell’artista. A seguire, dall’ottobre al novembre dello scorso anno, è stato esposto, presso la Villa Confalonieri di Merate, il «Narciso» (1597-99) di Caravaggio dal romano Palazzo Barberini. 

Ora, grazie al progetto culturale promosso dalla Fondazione Costruiamo il Futuro assieme alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la Galleria Borghese, il Comune di Carate e il main partner Edison, sarà un capolavoro del Tiziano maturo a giungere in Brianza: «Venere che benda amore» (1560-65). Concesso in prestito dalla Galleria Borghese, il dipinto sarà in mostra dal 17 ottobre fino al primo dicembre a Carate Brianza, presso Villa Cusani Confalonieri (ingresso gratuito, tutti i giorni, ore 9-19, lagrandearteinbrianza.it).

«È una scommessa vinta» ha commentato Maurizio Lupi, presentando i risultati dell’esposizione del Caravaggio: oltre 43mila visitatori. «L’arte è segno di coesione sociale e civile, è preziosa testimonianza della storia. È formativa, aiuta a interpretare meglio la realtà e può rendere migliori i pensieri delle persone. Il nostro obiettivo è portare questa bellezza, seppur temporaneamente, anche in provincia, favorendone la piena accessibilità». Formazione, solidarietà e ricerca sono le parole chiave della Fondazione che, con questa iniziativa, prendono ancora una volta forma. «Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto dall’alto valore culturale – ha detto il Ministro Alessandro Giuli - che ha ottenuto un grande successo, non solo di pubblico, e che ci mostra come far interagire il centro e la periferia, il pubblico e il privato. La periferia è oggi nella mente e nel cuore di chi ama la cultura. La mostra “La Grande Arte in Brianza” è in grado di integrare intenti e argomenti sui cui, come Ministero, puntiamo con più convinzione: territori fuori dalle grandi direttrici di cui comunemente si parla, cura per la didattica in favore delle nuove generazioni. E l’attenzione per la Grande Arte alla capacità di far “parlare” i classici su temi che da sempre sono in grado di arricchirci, e suggerirci nuove possibilità e scintille creative».

«Rispondiamo a un desiderio di bellezza – ha aggiunto Elisa Mattavelli - quest’opera del principe della pittura sarà gratuitamente visibile nel nostro territorio». «Esiste una visione comune - ha affermato Michele Coppola – di fronte al patrimonio del paese: è l’impegno ad assumersi la responsabilità di renderlo fruibile. È un merito aprire siti così caratteristici per le comunità, e far sì che i prestiti delle opere giungano in più luoghi possibili d’Italia. Rinnoviamo con convinzione il percorso intrapreso con Fondazione Costruiamo il Futuro, portando in Brianza la preziosa Venere di Tiziano da una delle più importanti collezioni d’arte del Paese, la Galleria Borghese. La continuità del progetto testimonia il valore dalla sinergia fra soggetti privati che contribuiscono a una dimensione collettiva del patrimonio culturale, al fianco delle istituzioni pubbliche e insieme ai principali musei italiani, con i quali le Gallerie d’Italia hanno costruito in questi anni solidi rapporti».

Questa mostra, nelle parole di Francesca Cappelletti «è un’occasione di disseminazione, un importante aspetto dei musei contemporanei. Non sono solo le opere che viaggiano, ma la ricerca, che è alla base del lavoro di ciascun museo». «È un mostro sacro che arriva a Carate, afferma Giovanni Morale, sarà l’occasione per concentrarsi su di una sola opera: un capolavoro che invita a conoscere il Tiziano al tramonto della sua vita. Mi auguro che gli spettatori si facciano astronomi per guardare questa stella che è la Venere, struggente come il crepuscolo che si vede nel dipinto». 

L’importanza della partnership pubblico e privato è stata ribadita da Piergiuseppe Biandrino,  per le  «fondamentali ricadute sociali sul territorio». In occasione dell’esposizione, come ormai da tradizione per questa iniziativa, per rafforzare il coinvolgimento dei più giovani, Edison e Fondazione Costruiamo il Futuro lanceranno la terza edizione del concorso rivolto alle Scuole Primarie e Secondarie di primo e secondo grado, che hanno sede in Lombardia. In palio, per le classi vincitrici un premio pari a 20.000 euro da utilizzare per l’attività didattica della propria scuola.

Di territorio, non solo di imprese, ma di bellezza, ha parlato Luca Veggian, sindaco di Carate Brianza, la cui villa di delizie, accoglierà l’opera di Tiziano. «Un’iniziativa modello, ha concluso il sottosegretario Mazzi,  innanzitutto per la collabora fra pubblico e privato. Conservazione e tutela sono due primati del patrimonio culturale italiano, ma ancora molto può essere fatto per la valorizzazione, anche economica. Possiamo ancora crescere».

Arianna Antoniutti, 25 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

La «Venere che benda amore» di Tiziano giunge in Brianza | Arianna Antoniutti

La «Venere che benda amore» di Tiziano giunge in Brianza | Arianna Antoniutti