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Il contemporaneo rilancia il complesso monumentale fiorentino diretto da Valentina Gensini
- Laura Lombardi
- 12 settembre 2018
- 00’minuti di lettura


Il Complesso monumentale delle Murate, ex convento ed ex penitenziario fiorentino, è stato riqualificato e restituito alla città nel 2004 seguendo il progetto di Renzo Piano
Murate ammirate
Il contemporaneo rilancia il complesso monumentale fiorentino diretto da Valentina Gensini
- Laura Lombardi
- 12 settembre 2018
- 00’minuti di lettura

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliAll’interno del Complesso monumentale delle Murate, in origine convento poi carcere, riqualificato e restituito alla città nel 2004 seguendo il progetto di Renzo Piano, con spazi multifunzionali dedicati alla cultura dal 2010, «Le Murate Progetti Arte Contemporanea», aperto nel 2014, conferma la sua identità di luogo di progettazione e di produzione artistica innervato nella città ma aperto a uno scenario internazionale, grazie all’impegno che Valentina Gensini, alla direzion del Centro fin dall’inizio, ha dedicato allo sviluppo della programmazione dopo la fine del suo mandato come direttore al Museo Novecento, cessato quest’anno.
«Le Murate ha registrato quest’anno un notevole incremento del numero di visitatori, spiega la Gensini, dovuto anche al ciclo di mostre “GLOBAL IDENTITIES - Postcolonial and cross-cultural Narratives”, inaugurato da Barthélémy Toguo». Un aumento cui corrisponde il crescente numero di artisti di ogni nazionalità invitati, già 450 solo nel primo semestre, con 29 programmi di residenza: «artisti che svolgono progetti inediti» ,aggiunge, precisando l’importanza di network creati con Tempo Reale, Fabbrica Europa, Radio Papesse, la Fondazione Marangoni, Gamo, Accademia di Belle Arti, Conservatorio, Isia, Ied, e anche il Politecnico di Milano.
Elemento centrale del palinsesto è il «Progetto RIVA» di arte pubblica legato all’Arno, che, finanziato dall’Agenzia ministeriale Sensi Contemporanei (Mibac), Regione Toscana e Comune, include il Terzo Giardino e molti altri progetti interdisciplinari.
Dal 13 settembre al 3 novembre «Le Murate» ospita anche una mostra di Paolo Masi (1933): «Non si tratta di un’antologica dei suoi lavori, ma di oltre dieci interventi monumentali realizzati appositamente per questa mostra e per questi luoghi». La crescita di interesse ha mosso il sindaco Nardella a prevedere un importante ampliamento nel 2019 per assicurare alle Murate il suo obiettivo, su cui la Gensini insiste, «di avvicinare la cittadinanza alla contemporaneità, senza iniziative concepite per soli addetti ai lavori». Ma se la gestione ordinaria è assicurata dal Comune tramite Mus.e, le mostre e altri progetti sono realizzabili solo grazie a bandi pubblici e sponsor.

Il Complesso monumentale delle Murate, ex convento ed ex penitenziario fiorentino, è stato riqualificato e restituito alla città nel 2004 seguendo il progetto di Renzo Piano