«Common Sense» di Martin Parr

©️ Magnum Photos

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«Common Sense» di Martin Parr

©️ Magnum Photos

Quando una foto a colori può farti felice

La «Chromoterapia» di Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé da fine febbraio invade Villa Medici a Roma: gli scatti di 19 autori, tra cui Martin Parr e William Wegman, per immaginare realtà più luminose e spensierate

Dal 28 febbraio al 9 giugno , Villa Medici si tinge di giallo limone, blu profondo, rosso acceso e arancione brillante. Letteralmente. La mostra «Chromotherapia. La fotografia a colori che rende felici», curata da Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé, ripercorre la storia della fotografia a colori lungo tutto il XX secolo attraverso la visione incisiva di 19 artisti.


Il percorso espositivo si snoda 7 sezioni caratterizzate da spazi saturi di colore, evidenziando il valore essenziale del colore nell’arte fotografica. Contaminandosi con estetiche pop, kitsch e barocche, la fotografia a colori si è affermata come un mezzo per sperimentare e, talvolta, immaginare realtà più luminose e spensierate.


Tra gli artisti presenti spiccano nomi come William Wegman (1943, Holyoke, USA), noto per le sue fotografie affettuose e giocose dei suoi cani; Juno Calypso (1989, Londra, UK), che sovverte le convenzioni visive del cinema e della pubblicità per riflettere sulle costrizioni che gravano sulla femminilità; Ouka Leele (1957-2022, Madrid), che sfrutta tonalità vivaci per raccontare la liberazione dei corpi nel fermento culturale e sociale della Movida, e Martin Parr (1952, Epsom, UK), osservatore acuto delle contraddizioni del nostro tempo.


Non poteva mancare il magazine «Toiletpaper», ideato dallo stesso Maurizio Cattelan (1960, Padova) e Pierpaolo Ferrari (1971, Milano), erede e precursore insieme, emblema di una creatività dissacrante e dialogante con questa sfavillante e variopinta storia visiva.
 


 

Redazione, 14 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

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