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«Foglio per il Paradiso, I» (1923) di Klaus Wrage © Dr. Helgi e Helga Wrage © Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett / Dietmar Katz

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«Foglio per il Paradiso, I» (1923) di Klaus Wrage © Dr. Helgi e Helga Wrage © Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett / Dietmar Katz

Il Kupferstichkabinett celebra Dante

Stampe storiche e opere digitali scandiscono un percorso incentrato sulla Divina Commedia

Francesca Petretto

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Celebra i 700 anni (più uno) dalla morte di Dante, «Nero-inferno e luce di stelle: la Divina Commedia di Dante nell’arte moderna e contemporanea», al Kupferstichkabinett slittata causa Covid. Fino all’8 maggio le sale del Kulturforum presentano opere dall’inizio del XIX secolo a oggi dedicate alla Divina Commedia e al suo universo pittorico e immaginifico. Due i percorsi tematici: il primo con due serie di stampe poco note o inedite dei primi anni  ’20 del Novecento, completate da altre del XIX e inizi XX secolo; il secondo affronta la descrizione della Cantica più famosa, l’Inferno, interpretata nelle sue stampe digitali colorate dall’artista berlinese Andreas Siekmann, affascinato dalla possibilità di creare paralleli con gli omologhi, possibili scenari infernali politici e sociali di oggi. Fra gli autori delle opere della prima sezione vanno citati Joseph Anton Koch, Bertel Thorvaldsen, Odilon Redon, Arnold Böcklin e Wilhelm Lehmbruck, della seconda invece oltre a Siekmann Ebba Holm e Klaus Wrage.

«Foglio per il Paradiso, I» (1923) di Klaus Wrage © Dr. Helgi e Helga Wrage © Staatliche Museen zu Berlin, Kupferstichkabinett / Dietmar Katz

Francesca Petretto, 07 aprile 2022 | © Riproduzione riservata

Il Kupferstichkabinett celebra Dante | Francesca Petretto

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