«Ritratto di condottiero di casa Legnani in armi con paggio» di Bartolomeo Passerotti © Cantore Galleria Antiquaria

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«Ritratto di condottiero di casa Legnani in armi con paggio» di Bartolomeo Passerotti © Cantore Galleria Antiquaria

La nuova vita di Arte e Collezionismo a Roma

Torna dopo vent’anni, nel Palazzo Brancaccio, la grande mostra mercato organizzata dall’Associazione Antiquari d’Italia

Le atmosfere principesche del Palazzo Brancaccio, ultimo edificio nobiliare costruito a Roma nel 1880, sono lo scenografico fondale del grande ritorno di «Arte e Collezionismo a Roma», la prestigiosa mostra mercato di antiquariato, organizzata dall’Associazione Antiquari d’Italia (AAI) con il patrocinio del Ministero della Cultura, che «debutta», a vent’anni dalla sua ultima edizione, da giovedì 28 settembre (giornata inaugurale su invito) a lunedì 2 ottobre.

La volontà è quella di farne, di nuovo, un punto di riferimento per il settore: un evento biennale che restituisca alla città, scrigno di un immenso patrimonio storico artistico, un appuntamento di rilievo internazionale nel quale scoprire, studiare e acquistare opere e oggetti che hanno segnato il gusto, l’estetica e la storia dell’arte dei secoli scorsi. «Per coloro che potranno visitare Palazzo Brancaccio in quei giorni ci sarà la possibilità di aprire una finestra su meravigliose opere d’arte che ancora oggi si può possedere, visionate da una commissione esaminatrice di studiosi e conoscitori di straordinaria qualità. L’AAI rappresenta un brand dal 1959 unico nel mondo dell’arte internazionale», afferma Bruno Botticelli, presidente dell’Associazione Antiquari.

Roma è un palcoscenico ideale per un settore, quello dell’arte antica e dell’antiquariato, che continua a conquistare nuove fasce di collezionisti con opere di grandissimo spessore e qualità a quotazioni spesso ancora contenute, ma in costante risalita e con ampi margini di crescita.

«Il mercato dell’arte è una parte essenziale del Patrimonio culturale del nostro Paese. Gli Antiquari d’Italia ne sono la colonna fondante e la loro presenza nella capitale è essenziale. La mostra “Arte e Collezionismo a Roma” vuole essere un luogo di incontro per le Istituzioni del Paese, il mondo degli studi, il collezionismo e il mercato dell’arte. L’Associazione Antiquari rappresenta il mercato dell’arte italiana in tutte le sue componenti, ma soprattutto nelle sue competenze», prosegue Botticelli.

«La mostra biennale di arte, antiquariato e collezionismo, organizzata dall’Associazione Antiquari d’Italia nelle sale dell’imponente Palazzo Brancaccio, ultimo esempio, allo scadere del XIX secolo, del grande mecenatismo dell’aristocrazia romana, vuole rilanciare il ruolo di Roma capitale del mercato dell’arte e del collezionismo. Vi partecipano 46 mercanti aderenti all’AAI per una sfida virtuosa e avvincente» aggiunge la vicepresidente Alessandra Di Castro.

Nel palazzo firmato da Gaetano Koch, tra i più celebri architetti della Roma del XIX secolo, autore anche dei due Palazzi Esedra in piazza della Repubblica, prende dunque forma un importante salotto culturale con 46 stand elegantemente allestiti da espositori quali Paolo Antonacci Roma, Mirco Cattai, Brun fine art, Robilant + Voena, Maurizio Nobile Fine Art, Cantore Galleria Antiquaria, Porcini Gallery, Alice fine art, 800/900 Artstudio, Fondantico di Tiziana Sassoli, Bottegantica, Copetti Antiquari, Galleria Marletta, Galleria Gomiero, Moretti Fine Art e Luca Burzio, solo per citarne alcuni.

«Tra arti decorative, pittura, scultura, opere più antiche e arte moderna, la mostra sarà la più nitida testimonianza dell’eccellenza, della preparazione profonda e delle straordinarie competenze che caratterizzano il lavoro dei mercanti italiani, custodi ancora oggi di un primato mondiale nel mercato dell’arte», aggiunge Di Castro.

Un viaggio nella storia dell’arte dove ci si può imbattere in un «Tempietto di Diana a Villa Borghese» di Ippolito Caffi, raffinatissimo acquerello seppia realizzato durante le frequenti passeggiate romane, probabilmente intorno agli anni Quaranta dell’Ottocento; o nell’inedito dipinto di Felice Giani, del 1790-1800 ca, «Ritratto di Giovanna D’Aragona (da Raffaello)», viceregina di Napoli nel 1522 immortalata da Raffaello su un disegno dal vero di Giulio Romano.

E poi ancora, opere di Bartolomeo Passerotti, Ubaldo Gandolfi, Felice Tosalli, Giulio Aristide Sartorio, Giorgio Kienerk, lavori più recenti di Giacomo Balla, Alik Cavaliere, antichi tappeti Karabagh del XVIII secolo, quattrocenteschi albarelli in maiolica policroma, un raro orologio a pendolo di Nicola Amonier Roma della metà del XVIII secolo e molto altro ancora.

Ad accompagnare il rilancio di uno degli appuntamenti più seguiti del settore vi saranno inoltre seminari, workshop e conferenze sul mercato e le sue normative e sulle professioni e i mestieri legati alla filiera dell’arte, tutti gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con la facoltà di Storia dell’Arte dell’Università La Sapienza di Roma e la Fondazione Zeri di Bologna.

«Testa di putto» Ubaldo Gandolfi (1772 ca) © Maurizio Nobile Fine Art

«Tempietto di Diana a Villa Borghese» di Ippolito Caffi © Paolo Antonacci

«Ritratto di Giovanna d’Aragona» di Felice Giani © Fondantico

«Ritratto di condottiero di casa Legnani in armi con paggio» di Bartolomeo Passerotti © Cantore Galleria Antiquaria

«La spiaggia di Freganae» ( 1923) di G.A. Sartorio © Galleria Berardi

«Lontra» (1923) di Felice Tosalli © Galleria Gomiero

«Post Mortem» (1963) di Alik Cavalieri © CopettiAntiquari

«Treno in corsa» (1902 ca) di Cesare Maggi © Bottegantica

«Vanità» di Giorgio Kienerk © Galleria Marletta

Albarello (1471-90) del Maestro Nicola Lo Sciuto © Giovanni Asioli Martini

Orologio a pendolo di Nicola Amonier della meta del XVIII secolo © Brun Fine Arte

Antico tappeto Karabagh del XVIII secolo © Mirco Cattai

Jenny Dogliani, 18 settembre 2023 | © Riproduzione riservata

La nuova vita di Arte e Collezionismo a Roma | Jenny Dogliani

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