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A Palazzo Pitti l'immagine e il ruolo femminile nel periodo postunitario
- Laura Lombardi
- 07 marzo 2019
- 00’minuti di lettura


«Confidenze», di Cristiano Banti, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti
Parola di donna
A Palazzo Pitti l'immagine e il ruolo femminile nel periodo postunitario
- Laura Lombardi
- 07 marzo 2019
- 00’minuti di lettura

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliNella ricorrenza dell’8 marzo, alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, Sala del Fiorino, dal 7 marzo al 26 maggio è allestita una mostra a cura di Simonella Condemi dedicata alle donne: «Lessico femminile. Le donne tra impegno e talento 1861-1926».
Le date nel titolo si riferiscono a tappe importanti del riscatto dell’immagine femminile e del ruolo pubblico delle donne nel periodo postunitario: rispettivamente l’iscrizione di alcune lavoratrici alla Fratellanza Artigiana e il Premio Nobel assegnato a Grazia Deledda per Canne al Vento.
La scelta di opere, dipinti, sculture e fotografie, anche di grandi dimensioni, conferisce un tono teatrale al percorso, sottolineando la difficile conquista di un’identità femminile in ambito sociale e lavorativo, dovendo mantenere l’impegno tra le mura domestiche, occupazioni ben diverse da quelle delle donne aristocratiche e borghesi, anch’esse però alla ricerca di un ruolo che non fosse più solo esornativo. Si va così dalle contadine di Cristiano Banti e dalla «Nanà» di Cecioni, alle donne dei salotti protagoniste dei dipinti di De Nittis o di Zandomeneghi. Catalogo Sillabe.

«Confidenze», di Cristiano Banti, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti