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GIOVEDÌ 3 APRILE 2025
Giorno per giorno | 12 NOTIZIE
- 01 Ad Ercolano esposti permanentemente i mobili in legno che non bruciarono nell’eruzione
- 02 L’Opera di Santa Croce e l’Università di Firenze presentano la ricostruzione virtuale della Basilica a metà Trecento
- 03 Ora su Google Arts & Culture anche la collezione di arte moderna del Palazzo della Farnesina
- 04 Marcello Smarrelli ha chiesto a Eugenio Tibaldi un’opera site specific per il carcere femminile di Rebibbia
- 05 Un nuovo bando per l’assegnazione di una borsa di studio post-doc dedicata a Carlo Ludovico Ragghianti e a Licia Collobi
- 06 Prorogata di due mesi la mostra di Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta
- 07 All’Opificio delle Pietre Dure un corso avanzato per i professionisti del restauro
- 08 Cambio della guardia alla direzione del Museo Archeologico di Vibo Valentia
- 09 Per presentare un libro sulla Chiesa di San Fedele a Milano una «caccia agli indizi» in chiesa
- 10 Una lettura inedita di Torino attraverso il romanzo «La donna della domenica» di Fruttero e Lucentini
- 11 Robert Rauschenberg e l’arte italiana: se ne parla alla Fondazione Rovati
- 12 In Umbria una passeggiata oleogastronomica tra ulivi, borghi e antiche abbazie
Ad Ercolano esposti permanentemente i mobili in legno che non bruciarono nell’eruzione
Dal 10 aprile l’Antiquarium del Parco Archeologico di Ercolano, creato nel 2016, ospiterà in modo permanente una vasta collezione di mobili e strumenti di legno unica nel suo genere. Sono gli arredi, in parte con le originali decorazioni, salvati dal fuoco dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Molti sono in parte carbonizzati, ma alcuni sono intatti. Arredavano le case di Ercolano, come quelli ritrovati soprattutto nel peristilio della Casa d’Argo e in diverse «insulae» (dalla III alla VI). Tutti sono stati restaurati con metodi d’avanguardia. Le ville e le case di Ercolano, in genere più piccole di quelle di Pompei, decorate in modo raffinato, furono arricchite da nuovi mobili dopo il terremoto del 62 d.C. Molti sono stati ritrovati nella «Casa dell’Albergo», il più grande edificio di Ercolano (2mila mq). Con il direttore del Parco Archeologico di Ercolano Francesco Sirano all’inaugurazione del 10 aprile sarà presente anche il direttore generale dei Musei Massimo Osanna.
L’Opera di Santa Croce e l’Università di Firenze presentano la ricostruzione virtuale della Basilica a metà Trecento
Uno dei frutti dell’accordo di collaborazione per la ricerca e la fruizione che vede impegnate l’Opera di Santa Croce e l’Università di Firenze, attraverso il Dipartimento di Architettura (Dida) e quello di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (Sagas) è la ricostruzione virtuale di come era la Basilica di Santa Croce a metà Trecento. Attraverso l’applicazione degli strumenti delle Digital Humanities è stata effettuata una sorprendente ricostruzione del tramezzo monumentale, realizzato nella metà del Trecento, che divideva la basilica in due parti, una destinata al popolo, l’altra alla numerosa comunità francescana. Il manufatto era costituito da un corpo continuo, scandito da nove campate con un’ampia apertura centrale. È stata poi restituita la corretta classificazione di alcune vetrate, attribuendo a Giotto la raffigurazione di Mosè, Davide, Aronne e Salomone, nella parte inferiore della bifora centrale della Cappella Maggiore.
Ora su Google Arts & Culture anche la collezione di arte moderna del Palazzo della Farnesina
A partire da ieri 2 aprile, Google Arts & Culture, la piattaforma online creata da Google che offre accesso a immagini ad alta risoluzione di opere d’arte conservate in musei di tutto il mondo e tour virtuali delle gallerie in cui sono esposte, rende disponibile la collezione d’arte italiana del Novecento del Palazzo della Farnesina. La Collezione Farnesina presenta una vasta scelta di arte italiana del XX secolo, tra cui opere di maestri come Piero Dorazio, Michelangelo Pistoletto e Arnaldo Pomodoro. Ora, grazie a Google Arts & Culture, questa missione diplomatica e culturale assume una dimensione digitale, consentendo a chiunque, ovunque, di sperimentare la bellezza e il significato del Palazzo della Farnesina e della sua collezione.
Marcello Smarrelli ha chiesto a Eugenio Tibaldi un’opera site specific per il carcere femminile di Rebibbia
In occasione del Giubileo 2025, la Fondazione Severino e la Fondazione Pastificio Cerere, che negli ultimi anni hanno collaborato a varie iniziative per portare l’arte contemporanea nelle carceri, presentano un progetto per la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia «Germana Stefanini», il più grande carcere femminile d’Europa. Il progetto viene realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede e del Ministero della Giustizia. Il curatore Marcello Smarrelli ha invitato Eugenio Tibaldi a immaginare il percorso che porterà alla realizzazione dell’opera d’arte. Dai desideri e dai bisogni delle persone che vivono nel carcere, Tibaldi trarrà ispirazione per la creazione di un’opera d’arte site specific e permanente, che diventerà patrimonio dell’ente carcerario, costituendo il punto di arrivo di questo lungo e articolato percorso.
Un nuovo bando per l’assegnazione di una borsa di studio post-doc dedicata a Carlo Ludovico Ragghianti e a Licia Collobi
La Fondazione Ragghianti, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, bandisce per il nono anno consecutivo una borsa di studio, del valore di 9mila euro, destinata a chi abbia conseguito un dottorato dopo il primo marzo 2020, e finalizzata a un percorso di ricerca avente per oggetto la personalità e l’opera di Carlo Ludovico Ragghianti e/o di Licia Collobi, i cui fondi archivistici sono stati entrambi completamente ordinati e inventariati. Come sottolineato dal direttore Paolo Bolpagni e dal presidente Alberto Fontana, «il bando di ricerca post-doc dedicato ai coniugi Ragghianti, per il nono anno consecutivo, si conferma come uno dei punti qualificanti dell’attività della nostra istituzione, adempiendo in maniera particolare alla vocazione della Fondazione, che ha tra i suoi scopi istituzionali quello di mettere a concorso borse per giovani meritevoli».
Prorogata di due mesi la mostra di Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta
Due mesi in più del previsto per scoprire l’arte di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) nelle sale della Gran Galleria della Reggia di Caserta. La mostra «Metawork - Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta» esplora attraverso oltre sessanta installazioni le riflessioni rivoluzionarie dell’artista su arte e società offrendo un viaggio nel concetto visionario di «metamorfosi» e «interconnessione». L’allestimento avrebbe dovuto rimanere accessibile al pubblico fino al prossimo 30 giugno, ma il grande successo di critica e di pubblico riscosso ha spinto a prorogare la mostra di questo protagonista dell’Arte Povera di ulteriori due mesi, fino al primo settembre.
All’Opificio delle Pietre Dure un corso avanzato per i professionisti del restauro
A Firenze il prossimo 17 maggio prende avvio Fondazione Opificio 2025, un progetto per l’apprendimento avanzato nella conservazione e gestione del patrimonio culturale con l’Opificio delle Pietre Dure, con un programma formativo concepito per offrire un aggiornamento ai professionisti che operano nel settore con un’ottica trasversale ed allargata. Quest’anno le tematiche spaziano dalle metodologie di conservazione ai materiali innovativi per il restauro, dalle tecnologie avanzate per la diagnostica alla pianificazione nel campo delle situazioni emergenziali, fino agli aspetti gestionali e legali, declinando la lunga esperienza dell’Opificio nel campo del restauro e della ricerca. L’obiettivo è fornire nuovi approcci e strumenti per operare in una disciplina sempre più complessa e in continua evoluzione, dove i professionisti devono sapersi confrontare con uno scenario sociale, storico, ambientale diversificato e interagire con una pluralità di interlocutori.
Cambio della guardia alla direzione del Museo Archeologico di Vibo Valentia
Dopo tre anni di attività lascia il suo incarico il direttore del museo archeologico nazionale «Vito Capialbi» di Vibo Valentia Maurizio Cannatà. Al suo posto entra l’altro funzionario archeologo Michele Mazza, fino ad oggi responsabile della Soprintendenza Abap per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, nell’ambito della tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio vibonese. Il neodirettore è stato in passato responsabile scientifico del Parco archeologico urbano di Vibo Valentia e del Parco archeologico medievale di Mileto Antica.
Per presentare un libro sulla Chiesa di San Fedele a Milano una «caccia agli indizi» in chiesa
Nella Chiesa di San Fedele a Milano l’8 aprile si presenta un nuovo libro, edito da Àncora, per orientarsi lungo le tappe di un cammino che richiede al visitatore di questo edificio sacro di interrogarsi sulle domande più profonde dell'esistenza umana. Andrea Dall’Asta SJ e Luca Ilgrande, autori del volume, dialogheranno nel corso di una presentazione articolata in due momenti. Si inizierà con una visita guidata agli spazi della chiesa e del Museo, per poi proseguire con una coinvolgente «caccia agli indizi» che il pubblico potrà svolgere ripercorrendo in autonomia i luoghi della visita. Per vincere i premi in palio, pensati per i primi tre che indovineranno, bisognerà però raccogliere e riordinare correttamente tutte le lettere di una frase misteriosa.
Una lettura inedita di Torino attraverso il romanzo «La donna della domenica» di Fruttero e Lucentini
A Torino fino al 10 maggio il Circolo del Design, per la quarta edizione del suo progetto «Archivi d’Affetto», ospita la mostra «La donna della domenica: una signora città». È un percorso espositivo che, grazie al contributo curatoriale di Domenico Scarpa, insieme ai curatori del progetto Maurizio Cilli e Stefano Mirti, restituisce una lettura inedita della città attraverso il celebre romanzo di Carlo Fruttero e Franco Lucentini. La mostra si sviluppa in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, nell’anno che segna il cinquantesimo anniversario dell’uscita dell’omonimo film di Luigi Comencini, e in previsione della celebrazione nel 2026 del centenario della nascita di Carlo Fruttero.
Robert Rauschenberg e l’arte italiana: se ne parla alla Fondazione Rovati
Per il ciclo «Conversazioni d’Arte», a Milano, alla Fondazione Luigi Rovati, si tiene domani 4 aprile, alle ore 18, l’incontro «Rauschenberg tra amici: una conversazione». Nel 1952 Robert Rauschenberg arrivò per la prima volta in Italia. Quel viaggio, in compagnia di Cy Twombly, avviò un rapporto profondo col contesto italiano, culminato nella vittoria della Biennale di Venezia del 1964. Attraverso le sue opere e un dialogo diretto e reciproco con gli artisti, le gallerie e le istituzioni nostrane, Rauschenberg condizionò in profondità gli sviluppi dell’arte italiana del secondo Novecento. In occasione dell’incontro, Peter Benson Miller, autore del recente American Artists in Postwar Rome: Art and Cultural Exchange (Bloomsbury Visual Arts), si soffermerà sul contesto della Roma degli anni Cinquanta in cui l’artista si inserì e sulla sua partecipazione al Festival di Spoleto del 1958. Giorgio Di Domenico, tra i contributing authors del catalogue raisonné dell’artista di prossima pubblicazione, affronterà le opere e le fotografie realizzate in Italia durante il suo primo soggiorno e i suoi rapporti con Alberto Burri. Infine, Giorgio Motisi, già Archivals Research Resident alla Robert Rauschenberg Foundation e autore di studi dedicati alla ricezione italiana dell’artista negli anni Sessanta, si concentrerà sulla sua personale alla Galleria dell’Ariete di Milano nel 1961 e sul suo impatto sull’arte italiana.
In Umbria una passeggiata oleogastronomica tra ulivi, borghi e antiche abbazie
Come ogni anno in Umbria, a partire dal 5 aprile si tiene l’evento «Passeggiate & buon gusto di primavera 2025 tra borghi, ulivi e fattorie», il format di esperienze di oleoturismo lungo la Strada dell’olio Evo Dop, organizzato in collaborazione con l’Associazione l’Olivo e la Ginestra. Il 5 aprile si terrà una passeggiata di circa 6 Km negli oliveti circostanti Giano dell’Umbria (Pg), con partenza alle ore 15, con la visita all’Abbazia di San Felice, complesso monastico fondato probabilmente tra l’VIII e il IX secolo da un gruppo di monaci benedettini a poca distanza dall’antica Via Flaminia e composto da tre strutture distinte disposte ai lati della chiesa abbaziale, riferibili ad epoche diverse. L’abbazia, immersa tra olivi e lecci secolari, ai piedi dei monti Martani, venne costruita in una delle più antiche località di culto cristiano dell’Umbria, dove sin dal IV secolo si venera la memoria di San Felice, vescovo martirizzato durante le persecuzioni di Diocleziano.