NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 03 FEBBRAIO 2025

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LUNEDÌ 3 FEBBRAIO 2025

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: il Pantheon a Roma è stato il terzo monumento più visitato per #domenicalmuseo; la croce astile del XII-XIII secolo, uno dei restauri alla Mole Vanvitelliana di Ancona; la Scuola Grande di San Rocco a Venezia, divenuta Fondazione; e Helga de Alvear, gallerista tedesco-spagnola scomparsa questa mattina, davanti a «Descending Light» di Ai Weiwei (foto Andy Solé)

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Moltissimi cittadini e turisti ieri per la #domenicalmuseo

Decine di migliaia di cittadini e turisti hanno visitato musei e parchi archeologici statali aperti gratuitamente per la #domenicalmuseo di febbraio, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura ogni rima domenica del mese. Questi i primi venti luoghi più frequentati, in base ai dati finora comunicati dai musei e dai parchi archeologici statali: Parco archeologico del Colosseo - Colosseo. Anfiteatro Flavio, Roma 16.690; Parco archeologico del Colosseo - Foro Romano e Palatino, Roma 14.173; Pantheon - Basilica di Santa Maria ad Martyres, Roma 12.569; Reggia di Caserta 10.577; Gallerie degli Uffizi - Gli Uffizi, Firenze 10.545; Parco archeologico di Pompei - Area archeologica di Pompei (Na)10.192; Gallerie degli Uffizi - Palazzo Pitti, Firenze 7.683; Galleria dell’Accademia di Firenze 6.595; Musei Reali di Torino 6.231; Castel Sant’Angelo, Roma 4.834; Palazzo Reale di Napoli 4.600; Terme di Caracalla, Roma 4.096; Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli 3.614; Pinacoteca di Brera, Milano 3.460; Museo e Real Bosco di Capodimonte - Museo di Capodimonte, Napoli 3.421; Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps, Roma 3.219; Villae - Villa d’Este, Tivoli (Rm) 3.219; Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini, Roma 3.186; Musei del Bargello - Cappelle Medicee, Firenze 3.060; Complesso Monumentale della Pilotta, PArma 2.796.

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A Milano presentata la 29ma edizione di miart

A Milano è stata presentata la 29ma edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea che si svolgerà dal 4 al 6 aprile (VIP preview giovedì 3) negli spazi di Allianz MiCo a Milano. Sotto la direzione artistica di Nicola Ricciardi, e grazie al lavoro di un gruppo di curatori e professionisti dell’arte, miart 2025 conferma la propria centralità nel panorama europeo, in equilibrio tra specificità locale e internazionalità delle proposte, attraverso una combinazione di realtà italiane di primo piano con alcune delle più importanti gallerie, provenienti da cinque continenti. Distribuiti in tre sezioni («Established», «Emergent», «Portal»), i progetti presenti a miart sono rappresentativi di un ventaglio temporale di opere d’arte che spazia dai capolavori del Primo e del Secondo Novecento alle opere legate alla più stretta attualità, da presentazioni dedicate al design d’autore a focus sui Maestri italiani.

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Tutti i restauri del Laboratorio della Mole Vanvitelliana di Ancona

Nelle Marche, istituzioni locali e nazionali sono impegnate per la restituzione, entro il 7 febbraio, di 33 opere d’arte danneggiate dal sisma del 2026: restaurate nel Laboratorio della Mole Vanvitelliana di Ancona, tornano nei luoghi di appartenenza. Le opere, catalogate e censite, verranno restituite alla Diocesi di Ascoli Piceno, al Comune di Sarnano che riavrà due eccellenze artistiche, il «Polittico del Compianto» di Vincenzo Pagani del 1529 e «San Francesco» di Pietro Procaccini, alla Curia Arcivescovile di Camerino e San Severino e al Monastero San Giacomo di San Genesio. Un altro capolavoro, la Croce astile del XII-XIII secolo, di Pescara del Tronto sarà riconsegnata alla Curia Vescovile di Ascoli Piceno. Giovanni Issini, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, e Luigi Oliva, direttore dell’Icr-Istituto Centrale per il Restauro, hanno qualificato i restauri del Laboratorio della Mole Vanvitelliana di Ancona allo stesso livello di eccellenza di quelli del San Michele di Roma e della Scuola di alta formazione di Matera.

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A Venezia la Scuola di San Marco diventa Fondazione

Nasce a Venezia la Fondazione Museo della Scuola Grande di San Marco e della Sanità, grazie all’iniziativa della Regione Veneto e dell’Azienda Ulss3 Serenissima. La Fondazione riceve in comodato dall’Ulss, affinché sia ben conservato e valorizzato, un vasto patrimonio storico monumentale, pari a una superficie di oltre 30mila metri quadrati, al cui interno vi sono siti architettonici importantissimi, come la struttura di uno dei maggiori conventi domenicani italiani, la Scuola Grande di San Marco, considerata da Leonardo uno degli edifici più rappresentativi del Rinascimento, la Chiesa e i chiostri di San Lazzaro che appartengono alla capacità visionaria di Palladio e di Filarete, la Chiesa di Santa Maria del Pianto, che è la «piccola longheniana Basilica della Salute». Tante vicende straordinarie sono avvenute in questi luoghi: la presenza di Marco Polo, l’edizione del più bel libro manuziano, la sepoltura del Doge infedele Marin Faliero, la custodia dell'Icona miracolosa della Madonna Odigitria di San Giovanni Damasceno, l'affermazione della storia della medicina dell'Occidente, la prima vaccinazione ottocentesca e molte altre vicende. Ne tratta un articolo  sul sito dell’Ansa.

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Terminato il restauro della «lanterna» della Reggia di Caserta

Nella Reggia di Caserta sono terminati gli interventi sulla «lanterna», la costruzione ottagonale con cupola posta al centro del complesso. All’incrocio dei bracci del Palazzo vanvitelliano è presente una struttura in muratura che fuoriesce dal corpo di fabbrica, realizzata per dare luce al piano interno sottostante. Questa «lanterna» è stata oggetto di una pulitura a secco delle superfici e a disinfezione mediante biocida. Le pareti sono state poi stuccate e rasate, tinteggiate con i colori precedentemente campionati. Le otto finestre sono state sostituite. Adiacente alla lanterna, poi, il grande infisso che consente al Sole di illuminare la Cappella Palatina è stato pulito e successivamente trattato per arrestarne il processo di degrado. Tutte le superfici metalliche sono state trattate con protettivo. I vetri mancanti e quelli lesionati sono stati sostituiti.

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A Lecce restaurato l’altare della Madonna della Luce in Santa Maria della Luce in San Matteo

Attribuito a Giuseppe Cino e risalente al XVII secolo, l’altare della Madonna della Luce, situato nella cappella destra dell’altare maggiore della chiesa parrocchiale di Santa Maria della Luce in San Matteo a Lecce, è stato oggetto di un intervento di restauro che ha restituito alla pietra leccese la sua originaria luminosità. Il restauro è stato promosso e sostenuto dalla parrocchia di San Matteo e dalla Fondazione Splendor Fidei. L’affresco, in parte lacunoso, proviene dall’antica chiesa di Santa Maria della Luce e fu trasferito in San Matteo nel 1812. Sono ancora ben distinguibili le figure della Vergine seduta sul trono e del Bambino. Quest’ultimo stringe tra le mani una rondine, simbolo dell'Incarnazione e, secondo una leggenda, anche della Passione di Cristo.

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I 20 anni del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale

Il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale a Venaria, comune dell’hinterland di Torino, quest'anno compie 20 anni e si apre ancora di più al pubblico. Tra studenti, professori, restauratori, vi lavorano 66 professionisti, con 250 persone coinvolte nei diversi dipartimenti. Le attività all’estero sono numerose e importanti. A ottobre è stato inaugurato il progetto di riqualificazione dell’African Hall, ad Addis Abeba, in Etiopia, ad opera del Centro restauro, un altro accordo è in via di definizione in Arabia Saudita, ad AlUla, mentre è ancora in corso il restauro del pavimento della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. In questi giorni sono stati ospitati anche 30 studenti, docenti e ricercatori cinesi dell'Università di Zhejiang, incipit della collaborazione, firmata l'anno scorso, con l'Ateneo cinese. Nascerà qui il nuovo polo scientifico di diagnostica, ricerca e innovazione, punto di riferimento per tutta Italia: «La Regione ha stanziato 2,5 milioni di euro per il restauro dell'edificio e la creazione della struttura. Stiamo cercando finanziatori per l'aggiornamento della strumentazione dei laboratori e l'Art Bonus, per questo, è molto utile», ha dichiarato a Miriam Massone del quotidano «La Stampa» Alfonso Frugis, presidente del Centro Conservazione e Restauro.

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30mila visitatori nel 2024 per il Parco archeologico di Sepino

Nel 2024 si è registrato un risultato record per il Parco archeologico di Sepino (Cb). Durante la conferenza stampa tenutasi il 30 gennaio presso la sala riunioni del sito, il direttore Enrico Rinaldi, responsabile anche della Direzione Regionale Musei Nazionali del Molise, ha presentato i numeri dell’anno appena trascorso: 27mila biglietti venduti e altre 3mila presenze registrate durante eventi speciali, per un totale di circa 30mila visitatori. Un risultato che consacra Sepino come il sito culturale più visitato del Molise, superando quelli di Pietrabbondante e del Paleolitico. «L’introduzione del ticket d’ingresso da 10 euro, ha dichiarato il direttore, ha rappresentato un piccolo sacrificio per i visitatori, ma ha portato benefici enormi al parco. Questi fondi saranno reinvestiti in tutela e valorizzazione, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente l’esperienza di chi sceglie di visitare Sepino».

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Addii • Helga de Alvear

È scomparsa il 3 febbraio a Madrid, all’età di 88 anni, la gallerista e collezionista Helga de Alvear (nata Müller Schatzel, a Kirn/Nahe, in Germania, nel1936). Da giovane studiò alla Schule Schloss Salem sul lago di Costanza, poi a Losanna e a Ginevra, in Svizzera, proseguendo gli studi a Londra per un anno. Nel 1957, ventunenne si recò in Spagna con l’obiettivo di imparare la lingua. Nel 1958 incontrò l’architetto Jaime de Alvear, che sposò l’anno seguente. Nel gennaio 1980 entrò a far parte della galleria Juana Mordó. Con il passare del tempo, il coinvolgimento di Helga de Alvear nella galleria divenne sempre più importante fino a quando, alla morte di Juana nel 1984, ne prese le redini. Nel 1995 aprì una nuova galleria a suo nome in uno spazio di oltre 900 metri quadrati accanto al Museo Reina Sofía di Madrid. Fin da subito si dedicò all’arte contemporanea più internazionale, con un focus particolare su fotografia, video e installazioni, allora quasi sconosciuti in Spagna. Il 25 febbraio del 2021 sono stati il re di Spagna Felipe VI e la regina Letizia a inaugurare il Museo Helga de Alvear a Cáceres in Estremadura, costruito dall’architetto Emilio Tuñón per accogliere la sua collezione di arte contemporanea. La vita e la carriera professionale di Helga de Alvear le sono valse numerosi riconoscimenti, tra cui la Croce dell’Ordine al Merito Civile della Repubblica Federale di Germania (2004), la Medaglia d’Oro al Merito delle Belle Arti conferita dal Ministero della Cultura nel 2008 e la Medaglia Internazionale delle Arti della Comunità di Madrid nel 2020.

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Addii • Alonzo Davis

Il 27 gennaio è morto, all’età di 82 anni, Alonzo Davis, artista, educatore e gallerista afroamericano, sostenitore degli artisti neri e della giustizia sociale. La sua scomparsa è stata annunciata dalla Parrasch Heijnen di Los Angeles, la sua galleria dal 2021. A Davis sopravvivono il fratello minore, l’artista Dale Brockman Davis, la compagna Kay Lindsey, le figlie Paloma Allen-Davis e Treasure Davis e due nipoti. Nel 1967, i fratelli Alonzo e Dave Brockman Davis aprirono la Brockman Gallery nel quartiere Leimert Park di Los Angeles. Era la prima galleria di proprietà di neri negli Stati Uniti e promosse il lavoro di artisti neri, divenendo un trampolino di lancio per autori afroamericani ora ben noti come Elizabeth Catlett, David Hammons, Maren Hassinger, Samella Lewis, Senga Nengudi, John Outterbridge, Noah Purifoy, Betye Saar e Charles White. All’inizio della sua carriera, Davis tenne una mostra personale alla Just Above Midtown Gallery di New York nel 1975. Più recentemente, tra il 2023 e il 2024, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles ha incluso Davis nella mostra «Mapping an Art World: Los Angeles negli anni ’70 e ’80».

Redazione, 03 febbraio 2025 | © Riproduzione riservata