GIOVEDÌ 4 LUGLIO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 A rischio il primo museo nazionale sulla guerra civile spagnola
- 02 Approvate le nomine dei quattro capi dipartimento del MiC
- 03 All’asta oggi il dipinto di Jordaens, liquidato poco prima dell’invasione nazista
- 04 Le cinque scoperte archeologiche finaliste del Premio Khaled al-Asaad
- 05 Alla National Portrait Gallery la prima First lady degli Stati Uniti
- 06
- 07 Arte rupestre di 7mila anni fa in una grotta vulcanica dell’Arabia Saudita
- 08 Al via l’ottava Artmonte-carlo e fino a sabato 7 luglio la Monaco Art Week
- 09 Dall’8 al 14 luglio la sesta edizione dell’Art Nouveau Week
- 10 Banksy al centro dello scontro politico sui migranti nel Regno Unito
- 11 A Capri dal 4 al 7 luglio la 14ma edizione di Nomad
- 12 A New Orleans processo per presunta truffa assicurativa da 128.500 dollari
- 13 Scavi archeologici in diretta a Barumini
- 14 Riapre oggi il Museo Marino Marini di Pistoia
- 15 Il Metropolitan Museum of Art restituisce 14 sculture nel Regno di Cambogia
A rischio il primo museo nazionale sulla guerra civile spagnola
La costruzione è già iniziata a Teruel, ma il disaccordo tra le varie fazioni politiche su come rappresentare uno dei capitoli più oscuri della storia del Paese, quello della guerra civile e della dittatura di Franco, rischia di bloccare il progetto. Le amministrazioni di destra tentano di annullare la legge promulgata nel 2022 sulla memoria storica del Governo socialista, che intendeva rendere giustizia alle vittime della guerra e del regime di Franco. I conservatori del Partido Popular (PP), al governo in Aragona dal 2023, e il partito di estrema destra Vox hanno però votato lo scorso febbraio la Legge (regionale) della Concordia, annullando di fatto gli effetti della legge nazionale. La Corte costituzionale spagnola ha provvisoriamente sospeso la legge regionale, ma PP e Vox promettono ricorso. Il trionfo della destra getta dubbi sulla futura direzione del Museo nazionale della battaglia di Teruel e della guerra civile, il cui contenuto sarà ora definito sotto la nuova leadership del PP-Vox.
Approvate le nomine dei quattro capi dipartimento del MiC
Sono Mario Turetta, Paolo D’Angeli, Luigi La Rocca e Alfonsina Russo. La riforma, o meglio, la nuova organizzazione del MiC voluta dal ministro Gennaro Sangiuliano prende corpo. La principale novità, come già annunciato nei mesi scorsi, riguarda l’istituzione di quattro dipartimenti del Ministero: Dipartimento per le attività culturali (DiAC), Dipartimento per l’amministrazione generale (DiAG); Dipartimento per la tutela del patrimonio culturale e del paesaggio (DiT); Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale (DiVa); Mario Turetta, Paolo D’Angeli, Luigi La Rocca, e Alfonsina Russo: sono questi i nominativi scelti per ricoprire gli incarichi, conferiti ieri pomeriggio, su proposta del ministro Sangiuliano, dal Consiglio dei Ministri. Mario Turetta, segretario generale del MiC, ruolo ora soppresso e sostituito proprio dai quattro nuovi dipartimenti, sarà a capo del DiAC. Paolo D’Angeli, già dirigente alla Direzione generale Bilancio, andrà al DiAG. Luigi La Rocca, già Direttore generale archeologia, guiderà il Dit, mentre Alfonsina Russo, fino ad oggi direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, amministrerà il DiVa.
All’asta oggi il dipinto di Jordaens, liquidato poco prima dell’invasione nazista
Era una delle oltre 2.500 opere tenute come garanzia e vendute dalla banca olandese Lisser & Rosenkranz. L’asta londinese segue l’accordo con gli eredi degli azionisti della banca di proprietà ebraica, costretta alla liquidazione poco prima dell’invasione nazista dei Paesi Bassi. «Lo studio di testa di giovane donna» (1615-20), sarà battuto da Sotheby’s con una stima compresa tra 150mila e 200mila sterline. Il dipinto è la prima opera per la quale gli eredi degli azionisti della Lisser & Rosenkranz Bank hanno ottenuto un risarcimento: stanno cercando di recuperare più di 2.500 disegni e circa 50 dipinti in totale. Queste opere erano tenute come garanzia dalla banca di Amsterdam per i suoi prestiti a Franz Koenigs, collezionista olandese in difficoltà finanziarie. I principali azionisti di Lisser & Rosenkranz, Siegfried Kramarsky e Salomon Flörsheim, erano ebrei. Nell’aprile del 1940, un mese prima dell’occupazione nazista dei Paesi Bassi, liquidarono la banca. Koenigs non era riuscito a pagare i suoi debiti e la collezione fu venduta.
Le cinque scoperte archeologiche finaliste del Premio Khaled al-Asaad
Sono cinque le scoperte archeologiche del 2023, selezionate dai direttori delle maggiori testate archeologiche internazionali, per la 10ma edizione dell’International Archaeological Discovery Award «Khaled al-Asaad», premio promosso dalla Borsa Archeologica del Turismo e dalla rivista Archeo che sarà assegnato a Paestum l’1 novembre. L’anno scorso il premio era stato conferito ai protagonisti della scoperta dei Bronzi di San Casciano dei Bagni. Quest’anno in finale concorrono: la città perduta dell’Età del Bronzo nella provincia dello Shaanxi in Cina, diffusa su 11 colline e un’estensione di oltre 3 metri quadrati, che ha restituito tombe aristocratiche dai ricchi corredi risalenti al periodo compreso tra il 1600 e il 1046 a.C.; una taberna a Lagash nel sud dell’Iraq, antica Mesopotamia, di 5mila anni fa dotata di panchine, forno e contenitori per la conservazione del cibo, scoperta dalla missione italo-statunitense dell’Università di Pisa e dell’Università della Pennsylvania; il teatro (forse un odeon) di Nerone venuto in parte alla luce nel corso di lavori per la realizzazione di un albergo di lusso all’interno di Palazzo Della Rovere a Roma con elementi architettonici e decorativi, sculture in marmo, un capitello in alabastro e centinaia di oggetti dell’epoca; i resti di un mausoleo romano scavato a Londra nel quartiere di Southwark, forse un edificio a due piani destinato a famiglie abbienti della Londra romana e infine i dipinti murali rinvenuti nel sito sudanese di Dongola dove una serie di ambienti ha restituito scene ritenute uniche per l’arte cristiana.
Alla National Portrait Gallery la prima First lady degli Stati Uniti
La National Portrait Gallery di Washington ha acquistato il dagherrotipo della prima fotografia scattata a una First lady nella storia degli Stati Uniti. Il dagherrotipo risale al 1846 ca e raffigura Dolley Madison, prima first lady consapevole del proprio ruolo e fautrice della cooperazione bipartisan (1768-1849), moglie del quarto presidente degli Stati Uniti James Madison. Il museo ha acquistato la fotografia di Madison per 456mila dollari nell’asta di libri, manoscritti e oggetti americani tenuta da Sotheby’s il 28 giugno, superando di oltre sei volte la sua stima massima di 70mila dollari. I fondi sono stati forniti in parte dal Segretario dello Smithsonian e dal Joseph L. and Emily K. Gidwitz Memorial Foundation Endowment, in parte da privati. Il saggio del lotto di Sotheby’s descrive il pezzo come «una delle pochissime fotografie sopravvissute della donna che ha definito per prima che cosa significa essere la First lady degli Stati Uniti d’America».
Arte rupestre di 7mila anni fa in una grotta vulcanica dell’Arabia Saudita
Sedici pannelli presumibilmente creati tra 5.000 e 7.000 anni fa, con rare raffigurazioni di pecore, capre, bovini e figure umane con utensili, sono emerse nel deserto, all’ingresso di un una grotta creata dalla lava. È situata nel campo vulcanico di Harrat Khaybar, circa 125 chilometri a nord di Medina, vicino a Umm Jirsan, altra grotta lava dove il team ha identificato prove di almeno 7.000 anni di ripetuta occupazione umana. Tra le scoperte anche manufatti litici di ossidiana, basalto e selce, insieme a varie strutture in pietra ed esempi di arte rupestre. I resti organici raramente sopravvivono nel rigido clima desertico dell’Arabia, rendendo difficile il ritrovamento di prove di attività umane primitive. Durante l’esplorazione di Umm Jirsan, rinvenuti anche resti scheletrici di pecore e capre domestiche. «La datazione del materiale suggerisce che l’uso del tunnel di lava è iniziato almeno nel Neolitico ed è continuato per millenni, affermano gli archeologi. Queste scoperte si aggiungono al lavoro più ampio nella regione, che sta documentando il dinamico paesaggio archeologico dell’area durante l’Olocene».
Al via l’ottava Artmonte-carlo e fino a sabato 7 luglio la Monaco Art Week
Mostre e appuntamenti con gallerie e case d’asta, sotto l’Alto Patronato del Principe Alberto II, di scena fino a sabato nel principato monegasco in Costa Azzurra. Ventisette di gallerie internazionali di arte contemporanea per oltre 200 artisti sono presenti al Grimaldi Forum di Monaco per la fiera Artmonte-carlo, il 6 e il 7 luglio. In palio il Premio Solo Artmonte-carlo - F.P.Journe, che prevede l’acquisto e donazione di un’opera al NMNM (Nuovo Museo Nazionale di Monaco). Tra gli espositori Galleria Cortesi (Lugano e Milano), Franco Noero (Torino), Lelong (Parigi e New York), Mennour (Parigi), Poggiali (Firenze, Milano, Poietrasanta), Richard Soulton (Londra, Roma, New York), Robilant + Voena (Londra, Milano, Parigi e New York), Hauser & Wirth, Perrotin.
Dall’8 al 14 luglio la sesta edizione dell’Art Nouveau Week
Appuntamento con la settimana internazionale dedicata al Liberty e alle sue molteplici espressioni culturali e artistiche. Organizzato da vari enti del territorio e dalla associazione Italia Liberty, con la cura dello storico dell’arte Andrea Speziali, il cartellone prevede da nord a sud del Paese la visita di centinaia di luoghi artistici quasi sempre di difficile accesso e ha come filo conduttore il tema della felicità. Tra gli appuntamenti: a Palermo, città capofila dell’edizione, il ciclo di conferenze «L’architettura e le Arti a Palermo nel periodo Liberty» al Grand Hôtel Villa Igiea e al Museo archeologico regionale Antonino Salinas e si possono inoltre vedere cento edifici con 40 percorsi di visita. Nell’area milanese, la capitale del Liberty in Italia soprattutto per la presenza delle opere di Giuseppe Sommaruga (1867-1917), ci saranno visite a edifici come Palazzo Castiglioni con le facciate appena restaurate e luoghi come la Stazione Centrale, la città ideale di Crespi d’Adda, Casa Campanini, Villa Romeo
Faccanoni. Passeggiate e visite anche a l’Aquila, Bari, Savona, Rimini. Il curatore, infine, da sedici anni sta portando avanti la catalogazione dei circa 14mila edifici Art Nouveau, liberty, secessionisti e modernisti presenti al mondo.
Banksy al centro dello scontro politico sui migranti nel Regno Unito
L’opera e performance di Banksy, lanciata al Festival musicale di Glastonbury nel fine settimana con al centro un barcone dei migranti, è stata definita dal ministro dell’interno britannico James Cleverly una vile celebrazione della perdita di vite umane nella Manica. Domenica scorsa Banksy aveva caricato un video del gommone con i manichini dei migranti sollevato sopra le teste di migliaia di persone durante un set di una band punk di Bristol. Il gommone è stato lanciato mentre gli Idels (estranei ai fatti) eseguivano «Danny Nedelko», una canzone del 2018 che si apre con il testo: «My blood brother is an immigrant, a beautiful immigrant». Il gommone è ricomparso sabato durante il set della rapper Little Simz.
A Capri dal 4 al 7 luglio la 14ma edizione di Nomad
Per il terzo anno consecutivo si svolge nell’isola partenopea, alla Certosa di San Giacomo, la fiera itinerante dedicata al dialogo tra arte, architettura e design. Vi partecipano nove gallerie internazionali e sei progetti speciali di noti designer e artisti. Italy Sotheby’s International Realty, partner della manifestazione, è sponsor di «Capri Perspectives», il progetto speciale dell’architetto Giuliano Andrea dell’Uva: «un suggestivo allestimento ispirato alla storia di Capri. Protagonista, in un piccolo ambiente dai soffitti dipinti, è un tavolo disegnato dall’architetto e realizzato da Forma&Cemento che ospita, come souvenirs di un grand tour contemporaneo, piatti in ceramica con pennellate in bianco e blu che rimandano agli scorci dell’isola e alle creazioni degli artisti di Vietri. A “proteggere” l’allestimento i visitatori troveranno i raffinati tessuti in canapa naturale della collezione Capri disegnata da dell’Uva per Fischbacher 1819», spiegano da Sotheby’s.
A New Orleans processo per presunta truffa assicurativa da 128.500 dollari
Un uomo rischia molti anni di prigione per aver simulato un furto d’arte che avrebbe fruttato a un complice un risarcimento assicurativo di 128.500 dollari. Al centro della vicenda un agente del Dipartimento di Polizia di New Orleans (NOPD), cui è contestato il presunto piano per frodare una compagnia di assicurazioni con una falsa richiesta di furto d’arte. Per la presunta truffa telematica, riportata dal «Times-Picayune» di New Orleans, l’uomo deve rispondere di capi di accusa di frode telematica, frode postale e quattro capi d’imputazione correlati. Se condannato, rischia fino a 75 anni di prigione e una multa massima di 1,5 milioni di dollari.
Scavi archeologici in diretta a Barumini
È iniziato lo scavo «Palcoscenico d’arte» con gli archeologi che raccontano in diretta la campagna di lavoro e restauro nell’importante sito di Nuraxi e Cresia, il grande nuraghe scoperto sotto il pavimento di un edificio medievale di Barumini, provincia Sud Sardegna (Su). Il complesso nuragico, il primo interessato a una diretta degli scavi in Sardegna ben visibili con una passerella che attraversa gli ambienti, ha già restituito decine di statuine di bronzo e altri reperti. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Fondazione Barumini guidata da Emanuele Lilliu, Comune, Soprintendenza di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna guidata da Monica Stochino. La direttrice scientifica Gianfranca Salis ha dotato lo spazio intorno alle passerelle di teche che mostrano i reperti ritrovati dagli archeologi «sfogliando pagine di storia raccontate in diretta».
Riapre oggi il Museo Marino Marini di Pistoia
Situato nel trecentesco Palazzo del Tau, apriranno nuovamente i battenti gli spazi del piano terra del museo, oggi alle 18, con la mostra «Marini e Pistoia di nuovo insieme», visibile fino al 28 luglio. Allestita nell’Impluvium, negli spazi adiacenti e nell’ex chiesa del Tau, che conserva un ciclo di affreschi trecenteschi opera di del Trecento, del fiorentino Niccolò di Tommaso, la mostra presenta una selezione di opere della collezione della Fondazione Marino Marini, con alcuni dei suoi soggetti più noti, i Cavalieri, i Miracoli, le Pomone, i Giocolieri, le Danzatrici, i ritratti scultorei.
Il Metropolitan Museum of Art restituisce 14 sculture nel Regno di Cambogia
Le 14 opere si riuniranno alle due sculture già restituite alla Thailandia. L’operazione fa parte di una revisione interna della collezione di arte Khmer del museo, nell’ambito di un dialogo con la Cambogia. «Il Met è impegnato nella raccolta responsabile di opere d’arte e nella gestione condivisa del patrimonio culturale mondiale, ha affermato Max Hollein, direttore e amministratore delegato di Marina Kellen French del Met. Abbiamo fatto investimenti significativi per accelerare la ricerca proattiva e collaborativa della nostra collezione e ci impegniamo ad agire tempestivamente quando emergono nuove informazioni, come dimostrato da questo gruppo di sculture. Questo è un momento fondamentale nel nostro lavoro in corso e siamo onorati di collaborare con la Cambogia per questo ritorno». Le opere in questione sono del IX-XIV secolo e riflettono i sistemi religiosi indù e buddisti prevalenti a quel tempo. Tra le sculture restituite il bronzo del Bodhisattva Avalokiteshvara (fine X-inizio XI secolo) e la monumentale testa di Buddha in pietra (VII secolo), sono rimaste esposte nelle gallerie del museo dedicate all'arte del sud-est asiatico.