NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 05 APRILE 2024

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VENERDÌ 5 APRILE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: l’ingresso della Marlborough Gallery a Londra (cortesia Marlborough Gallery); la sala dei Tesori dei Canonici nella Biblioteca Capitolare di Verona; una veduta del bunker di Mussolini, riaperto al pubblico; il «bailaor» Eduardo Guerrero durante la rappresentazione di «A los pies del Bosco». Foto: © Museo Nacional del Prado

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La Marlborough Gallery chiude tutte le sue attività

Dopo quasi 80 anni di attività la Marlborough Gallery, una delle più importanti gallerie di arte Postwar, ha annunciato il 4 aprile la chiusura delle sue gallerie di New York, Londra, Madrid e Barcellona a seguito di un periodo di turbolenze dirigenziali. A partire da giugno la galleria non presenterà più mostre né rappresenterà artisti e proprietà sul mercato primario. L’azienda impiega al momento in tutto il mondo 52 persone; alcuni membri del team rimarranno per garantire la restituzione delle spedizioni e la vendita dell’inventario, anche se la maggior parte di essi rischia di essere licenziata. L’inventario dell’azienda, accumulato nel corso di decenni, è stimato in oltre 15mila opere; il suo valore si aggirerebbe intorno ai 250 milioni di dollari. Secondo una dichiarazione ufficiale, nei prossimi mesi e anni sarà venduto e una parte delle vendite sarà destinata a istituzioni non profit che sostengono gli artisti. 

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Il Ponte sullo Stretto mette a repentaglio strutture sociali e storiche

La realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina potrebbe far scomparire pezzi di storia come il «Forte Beleno» nel Comune di Villa San Giovanni e il «Villino delle Rose», a Torre Faro, Messina, struttura che attualmente ospita dodici anziani. Ma se il «Villino», storico edificio risalente agli anni Venti del Novecento, è oggetto di esproprio, per il Forte, la cui realizzazione risale all’Ottocento, esiste l’ipotesi che possa crollare per via dei lavori di scavo di uno dei piloni di ancoraggio del Ponte che dovrebbe essere realizzato proprio nelle adiacenze della fortificazione «umbertina». «Il Forte è espressione del nostro passato, un pezzo della nostra cultura, un bene storico che, comunque, la Soprintendenza non ha inteso preservare, escludendo la struttura dal progetto del Ponte», dice Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni. [Corriere della Sera]
 

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In autunno al Met una grande mostra sui primitivi senesi

Il Metropolitan Museum of Art di New York annuncia per il prossimo autunno la prima grande mostra negli Stati Uniti dedicata alla pittura primitiva senese. «Siena: l’ascesa della pittura, 1300-1350» esaminerà un momento eccezionale agli albori del Rinascimento italiano e il ruolo centrale degli artisti senesi (tra cui Duccio, Pietro e Ambrogio Lorenzetti e Simone Martini) nel definire la pittura occidentale. Nei decenni che precedettero la catastrofica epidemia di peste del 1350, Siena fu teatro di un’innovazione e di un’attività artistica fenomenali. Firenze è spesso considerata il centro del Rinascimento; questo allestimento offrirà una nuova prospettiva sull’importanza di Siena, dalla profonda influenza di Duccio su una nuova generazione di pittori, alla creazione di pale d’altare narrative e alla diffusione di stili artistici al di fuori dell’Italia. La mostra sarà visitabile dal 13 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025.

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Inaugurato a Roma il Binario della Memoria, la voce dei deportati ricorda la Shoah

È stato inaugurato alla stazione Tiburtina dal sindaco di Roma Gualtieri e dal ministro Sangiuliano il Binario della Memoria nel luogo in cui vennero caricati il 18 ottobre 1943 oltre mille ebrei su un treno, un carro bestiame di 28 vagoni, per raggiungere il campo di sterminio di Birkenau da dove ritornarono soltanto 15 uomini e una donna. Sullo schermo posizionato nella stazione scorrono le immagini e gli orrori dell’Olocausto, le voci dei sopravvissuti ricordano la Shoah: documenti raccolti dall’Istituto Luce-Cinecittà. Il progetto del Binario della Memoria, promosso dal Ministero, dal Gruppo Fs, dalla Comunità ebraica di Roma e dalla Fondazione Museo della Shoah è iniziato nel 2023 con il primo totem informativo al Binario 21 della Stazione Milano Centrale dal quale, tra il 1943 e il 1944, migliaia di ebrei e oppositori politici vennero deportati dai nazifascisti nei tanti campi di sterminio e di concentramento 

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Natalia Ángeles Vieyra prima curatrice associata di «Latinx Art» alla National Gallery of Art di Washington

La National Gallery of Art di Washington ha assunto Natalia Ángeles Vieyra come prima curatrice associata di «Latinx Art». Il suo ruolo inizierà il primo luglio. Attualmente curatrice indipendente, Vieyra è specializzata in arte latina, latinoamericana e caraibica dal XIX secolo a oggi. La sua tesi di laurea alla Temple University si era concentrata sull’artista portoricano Francisco Oller. Recentemente ha lavorato come curatore associato di arte americana presso il Worcester Art Museum in Massachusetts, dove ha aiutato l'istituzione a garantire tre acquisizioni di artisti afroamericani del XIX secolo. Ha inoltre ottenuto una borsa di studio presso l'Harvard Art Museums e ruoli curatoriali presso la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Philadelphia e il Van Gogh Museum di Amsterdam.

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Inaugurato il nuovo ampliamento nella Biblioteca Capitolare di Verona

È stato inaugurato un nuovo ampliamento, dopo quello di settembre scorso, per gli spazi espositivi della Biblioteca Capitolare, la più antica biblioteca del mondo in attività: grazie al sostegno delle Cartiere Saci sono state aggiunte due sale e sono stati ampliati gli orari di visita (dal giovedì al lunedì, dalle 10 alle 18, info sul sito), mentre il numero di visitatori nelle vacanze pasquali è salito fino ai 120-150 giornalieri. Nelle nuove sale, presentate da monsignor Bruno Fasani, presidente della Fondazione Biblioteca Capitolare, l’allestimento multimediale, con lettori digitali multilingua, è stato realizzato dallo studio Neo, Narrative Environments Operas con il contributo di lettori digitali multilingua. Si possono sfogliare virtualmente meravigliosi corali miniati ascoltandone le note, o ammirare una tavoletta in avorio del 517, dalla collezione di Scipione Maffei, con la rappresentazione del console Anastasio di cui esistono solo altre tre versioni al mondo. Oppure leggere il famoso Indovinello Veronese, della fine dell’ottavo secolo, noto al grande pubblico perché rappresenta la prima testimonianza scritta della lingua volgare. Si può ancora leggere tra le righe di un prezioso manoscritto la nota a margine che porta la firma del monaco Ursicino e la data del 1 agosto 517. La data cioè che documenta lo «scriptorium veronensis» come il più antico che si conosca. La Capitolare è risultata inoltre vincitrice del premio digitale EssilorLuxottica: il video realizzato dal team creativo nell’ambito di «Eyes on Art» sarà proiettato dal 15 aprile al 24 maggio a Milano (piazzale Cadorna, piazza Cordusio e San Babila) e New York (5th Avenue), oltre che sugli schermi digitali interni presenti negli uffici del Gruppo. La nuova campagna istituzionale «A Verona anche i libri sono monumenti» punta, con la collaborazione di università europee e americane e altre istituzioni del mondo, a rendere la Capitolare un centro di eccellenza internazionale per lo studio delle pergamene. 

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Bando per il restauro del Teatro greco di Eraclea Minoa, vince lo Studio Cellini di Padova

È stato vinto dallo studio Francesco Cellini di Padova e presentato il 4 aprile il Concorso internazionale di idee per il restauro e la conservazione del Parco archeologico e il Teatro greco di Eraclea Minoa in Sicilia. Bandito dalla direzione della Valle dei Templi e dall’ordine degli architetti di Agrigento, il concorso di idee era volto a «porre fine al degrado trentennale dell’area archeologica di Eraclea Minoa e permetterne fruizione e valorizzazione», con l’obiettivo di proteggere l’area dagli agenti atmosferici e dall’azione del tempo, senza però ostacolare la vista dell’antica cavea, ma anzi valorizzandola attraverso percorsi accessibili. È da più di trent’anni infatti che una tensostruttura impedisce al pubblico il godimento dei resti archeologici e del contesto paesaggistico che fa da cornice alla città antica. Oltre all’impatto visivo, la copertura necessita di frequente manutenzione. Lo studio vincitore del bando, guidato dall’architetto romano Francesco Cellini, ha proposto una sorta di tetto-giardino schermato dai raggi del sole con un sistema di copertura a travi in acciaio corten che non occulta le strutture del teatro. Tre file di gradinate potranno accogliere circa 200 posti per gli spettatori, che saranno ospitati su strutture temporanee amovibili. Tra i lavori previsti figura anche il riallestimento dell’Antiquarium, la sistemazione degli ingressi all’area archeologica e al parcheggio, spazi per uffici e servizi al pubblico, un nuovo bookshop, un punto ristoro, l’illuminazione a led per la fruizione notturna. 

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Il Prado istituisce la Giornata di Bosch

Se quasi tutto ciò che riguarda la biografia di Hieronymus Bosch (’s-Hertogenbosch, 1450-1516) è sconosciuto, il 5 aprile  del 1474 è il primo riferimento registrato della sua esistenza: in quella data il pittore appare infatti come testimone per conto di sua sorella nella vendita dell’ipoteca di una casa nella cittadina di Geffen (Paesi Bassi). All’epoca aveva circa 24 anni, l’età in cui per legge si poteva partecipare autonomamente a un documento notarile. È la ragione per cui il Museo Nacional del Prado di Madrid ha deciso di dedicare il 5 aprile alla «Giornata Bosch», una data fissa che offre lo spunto per diffondere la conoscenza del maestro, essendo il Prado una delle istituzioni che conserva più opere di Hieronymus Bosch al mondo. Il primo «Día del Bosco» è iniziato con la pubblicazione del video «Ai  piedi di Bosch», interpretato dal «bailaor» Eduardo Guerrero, che per la sua interpretazione si è ispirato a «Il giardino delle delizie». Sul sito del museo, grazie al supporto di Teléfonica, è stato inoltre creato uno spazio monografico speciale.

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Riaprono restaurati e riallestiti il 5 aprile a Villa Torlonia il bunker di Mussolini e il Rifugio antiaereo

Riaprono a Roma restaurati e con nuovo allestimenti multimediali, sotto il Casino Nobile di Villa Torlonia, il rifugio antiaereo e il bunker arredato di Mussolini. Torna così fruibile il 5 aprile, a 80 anni di distanza, un pezzo di storia di Roma che rievoca le pagine drammatiche della città colpita da 51 bombardamenti tra il 1943 e il 1944. La memoria storica del bunker, con gallerie di 15 metri con diametro di 2,50, è ricostruita da allestimenti fotografici e audiovisivi privilegiando il racconto e la rievocazione del passato attraverso suoni e immagini. La visita inizia con filmati di feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione. Il progetto è curato da Federica Pirani e Annapaola Agati. 

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In un battito d’ali L’Aquila ricorda il sisma del 2009

La corte di Palazzo Ardinghelli del MaXXI L’Aquila accoglie l’installazione dell’artista Emanuela Giacco, che dal 5 al 21 aprile dialogherà con la comunità aquilana e non solo. Due ali di farfalla di grandi dimensioni, «grigie come la pietra e azzurre come la libertà, tessute con nodi di cime nautiche e sospese, pronte a prendere il volo», come purtroppo accadde alle numerose vittime del sisma che colpì il capoluogo abruzzese il 6 aprile 2009. Una ferita ancora aperta e mai del tutto rimarginata che oggi, con quest’opera scelta dalla Fondazione MaXXI per ricordarne il quindicesimo anniversario, cerca un segno lieve nell’arte quale invito alla memoria. «In un battito d’ali» vuole essere anche un simbolo della trasformazione, della speranza, della bellezza di un’intera comunità che parla a sé e oltre a sé stessa, facendosi tramite di un messaggio di resilienza e rinascita. 

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La famiglia Pinault avvia la successione all’interno di Christie’s: il nipote subentra al nonno nel Cda

François Louis Nicolas Pinault, primogenito del presidente e ceo di Kering, François-Henri Pinault, subentrerà al nonno François Pinault nel Consiglio d’amministrazione e diventerà uno dei consiglieri della storica casa d’aste londinese. Il 26enne è attualmente responsabile marketing prodotto della società controllata dalla holding della famiglia Pinault, Artemis. Artemis ha anche partecipazioni in Kering e nel brand sportswear Puma, oltre a essere attiva nel settore dei vigneti come Chateau Latour a Bordeaux. Possiede inoltre una compagnia di crociere, una rivista e aziende tecnologiche. Recentemente ha acquistato dal fondo di private equity Tpg la Caa-Creative artists agency, una delle maggiori agenzie di talenti di Hollywood per circa 7 miliardi di dollari. Quest’operazione ha consentito alla famiglia francese di diversificare il suo business, focalizzato nel settore fashion & luxury, con un’attività legata all’ambito dell’entertainment. [Milano Finanza]
 

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Proposta per il fine settimana: una visita ai castelli del Friuli-Venezia Giulia

In Friuli-Venezia Giulia torna il 6 e 7 aprile «Castelli Aperti Fvg», l’evento primaverile organizzato dal Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici per scoprire la regione attraverso manieri, dimore e parchi privati e pubblici, normalmente chiusi ai visitatori. Quattro nuove dimore aderiscono per la prima volta alla manifestazione, ovvero Casaforte di Bergum a Remanzacco, Santa Margherita del Gruagno/Borgo Medievale (Moruzzo), il Castello di Gemona e l’ala ovest del Castello di Colloredo di Monte Albano, tutti comuni in provincia di Udine. Sono in tutto 18 i manieri in provincia di Udine e comprendono anche Castello di Villalta (Fagagna), Castello di Aiello, Rocca Bernarda (Premariacco), Castello di Strassoldo di Sopra, Castello di Strassoldo di Sotto, Torre San Paolino (Premariacco), Castello di Susans (Majano), Castello di Arcano (Fagagna), Castello di Flambruzzo (Rivignano Teor), Castello Savorgnan di Brazzà (Brazzacco), Palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio di S. Vito al Torre), Castello di Ahrensperg (Pulfero), Casaforte La Brunelde (Fagagna), Castello di Tricesimo. Due sono in provincia di Pordenone: Palazzo Panigai Ovio (Pravisdomini) e Castello di Cordovado, due in provincia di Gorizia, il Castello di San Floriano del Collio e la Rocca di Monfalcone, e uno in provincia di Trieste, il Castello di Muggia. Sul sito del consorzio è possibile consultare il programma completo.

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Riallestito a Genova un monumento funebre gotico: 124 enormi pezzi di marmo, il più grande pesa 600 kg

Ritorna nel Museo Diocesano di Genova, dopo 40 mesi di lavoro, il cenotafio gotico del cardinale Fieschi. Oltre 124 frammenti di marmo (il più grande pesa 600 kg) restituiscono alla città uno dei più maestosi monumenti del Gotico italiano, alto circa 12 metri. È la sepoltura di Luca Fieschi, cardinale e nipote di due papi, che nel 1336, molto malato, chiese di essere sepolto in cattedrale. Per arrivare al nuovo allestimento, molti pezzi avevano perso la loro antica posizione, è stato necessario lo smontaggio completo del monumento-puzzle e complessi studi per arrivare all’attuale ricollocazione. La Fondazione Compagnia di San Paolo ha finanziato i lavori con 690mila euro. 

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Arriva nei cinema il 30 aprile «Anselm», il documentario di Wim Wenders su Kiefer

Nei giorni in cui Palazzo Strozzi a Firenze ospita la mostra «Angeli caduti» sull’opera di Anselm Kiefer, aperta al pubblico fino al 21 luglio, arriva nei cinema il 30 aprile con Lucky Red il documentario intitolato «Anselm», che Wim Wenders ha dedicato all’artista suo conterraneo, in cui si esplorano le sue ispirazioni e il suo processo creativo, la sua fascinazione per il mito e la storia. Girato in 3D e risoluzione 6K, il film racconta il percorso di vita del pittore e scultore tedesco, la sua visione, il suo stile rivoluzionario e il suo immenso lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della storia. «Anselm» era già stato presentato in prima mondiale a Cannes lo scorso anno.

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Dopo quindici anni si farà a Roma il Museo della Città: l’annuncio del soprintendente Claudio Parisi Presicce

Dopo il j’accuse dell’archeologo Andrea Carandini, lo scopritore tra l’altro delle prime tracce delle capanne di Roma, che all’annuncio della «Nuova Passeggiata Archeologica» ai Fori imperiali aveva detto: «Senza un Museo della Città i turisti a via dei Fori se ne andranno più ignoranti di prima», il soprintendente Claudio Parisi Presicce risponde che entro il 2026 con i fondi del Pnrr verrà aperto un primo segmento del Museo della Città nel Palazzo di via dei Cerchi. Il Museo era stato già progettato 15 anni fa proprio nello stesso Palazzo che oggi appartiene alla Soprintendenza, su una superficie tra i 28 e i 32mila metri quadrati e una stima economica che oscillava tra i 66 e i 104 milioni, ma tutto si bloccò. Il materiale per il Museo è in gran parte pronto, dice il soprintendente, «e abbiamo a disposizione 2 milioni e mezzo per iniziare il primo nucleo del Museo della Città, poi sarà la volta del restauro di Villa Rivaldi e dell’Antiquarium». 

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Addii: Carolle Bénitah

È scomparsa a 59 anni in Francia la fotografa Carolle Bénitah. Ne ha dato notizia la sua galleria newyorkese, Sous Les Etoiles Gallery, dove fino al 6 aprile è allestita la mostra «Carolle Bénitah. B, or the Memory of Childhood». Il lavoro di Bénitah esplora i temi della memoria, della famiglia, del tempo, accostando fotografie da album di famiglia o trovate nei mercatini su cui l’artista interveniva con dettagli fatti a mano (ricami con fili di seta o perle di vetro, segni in inchiostro o foglia d’oro), reinterpretando così il proprio vissuto. Nata nel 1965 a Casablanca, in Marocco, dopo il diploma a Parigi, all’École de la Chambre Syndicale de la Couture Parisienne, Bénitah aveva lavorato come fashion designer per poi dedicarsi, dal 2001, alla fotografia. Nel 2015 si era diplomata all’École Nationale Supérieure de la Photographie di Arles. In Italia Bénitah è rappresentata dalla galleria milanese Alessia Locatelli.

Redazione, 05 aprile 2024 | © Riproduzione riservata