VENERDÌ 12 LUGLIO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 14 NOTIZIE
- 01 Scoperto in Perù un tempio di 4.000 anni
- 02 Aprirà il 26 ottobre la nuova sede ammiraglia di Marian Goodman a Tribeca
- 03 Firmato l’accordo per il restauro della Basilica di Superga, 15 milioni di euro i finanziamenti
- 04 Avviata ad Addis Abeba l’iniziativa «Africa-Europa» dell’Ue per i partenariati museali
- 05 Prime restituzioni dall’Occidente all’Iraq
- 06 In Libano apre un museo dedicato al modernismo di Saloua Raouda Choucair
- 07 Prosegue a Ravenna il restauro del sarcofago del vescovo Vittore
- 08 2.000 gatti ammessi al Museo di Shanghai
- 09 Al Museum of Old and New Art in Tasmania falsi Picasso e discriminazioni di genere
- 10 Cardi Gallery aprirà a Hong Kong nel 2025
- 11 Schneider lancia un’app per riconciliarci con la morte
- 12 125 anni della Fiat: si parte con un evento speciale nel primo ampliamento liberty
- 13 Decapitata la scultura di Shahzia Sikander all’Università di Houston
- 14 A Los Angeles 100 querce come le 7.000 querce di Joseph Beuys
Scoperto in Perù un tempio di 4.000 anni
Un team di archeologi, guidati dallo scienziato del Field Museum di Chicago, Luis Muro Ynoñán, ha portato alla luce sulla costa peruviana i resti di quelli che sembrano essere un tempio e un teatro risalenti a quattromila anni fa. «Questa scoperta ci racconta le origini della religione in Perù. Pensiamo che un grande tempio fosse costruito sul fianco della montagna e ne abbiamo trovato una sezione. Una delle cose più emozionanti rinvenute è stato un piccolo teatro, con un’area dietro le quinte e una scalinata che conduceva a una piattaforma simile a un palco. Presumibilmente utilizzato per eseguire spettacoli rituali di fronte a un pubblico selezionato. Trovati anche pannelli di fango decorati con elaborati disegni raffiguranti una creatura simile a un uccello antropomorfo, con alcune caratteristiche da rettile. Potrebbero essere le prime prove di una religione istituzionalizzata in Perù: la creatura-uccello in questo tempio assomiglia infatti a una figura conosciuta nella regione di Chavín, di quasi 500 anni dopo», racconta Muro Ynoñán, che con il suo team era stato informato del nuovo sito archeologico, La Otra Banda, Cerro Las Ánimas, nel 2023.
Aprirà il 26 ottobre la nuova sede ammiraglia di Marian Goodman a Tribeca
La Marian Goodman Gallery ha annunciato la data di apertura e la mostra inaugurale per la sua nuova sede principale a Tribeca, New York. È il 26 ottobre, con una mostra collettiva di circa 50 degli artisti che rappresenta, visibile fino al 21 dicembre. La nuova sede della galleria occuperà tutti e cinque i piani dello storico Grosvenor Building, un magazzino industriale di fine Ottocento situato al 385 di Broadway. Ristrutturato dallo studio di architettura StudioMDA, il sito di 2.800 metri quadrati circa includerà due piani di spazio espositivo per il pubblico e un piano riservato a visite private. «Vogliamo rendere la mostra molto vivace: è un nuovo inizio, uno sguardo al passato e al futuro allo stesso tempo», racconta a Philipp Kaiser, presidente della galleria. Marian Goodman Gallery ora gestisce sedi permanenti a New York, Parigi e Los Angeles. Lo spazio di Los Angeles, inaugurato nel 2023, ha rafforzato il nucleo di concessionarie di alto livello che circondano Highland Avenue a Hollywood. La galleria di Parigi, fondata nel 1998 nel quartiere del Marais, si è ampliata nel 2017 con uno spazio adiacente dedicato a libri ed edizioni. La sede londinese dell’azienda ha chiuso invece nel 2022 dopo otto anni.
Firmato l’accordo per il restauro della Basilica di Superga, 15 milioni di euro i finanziamenti
Agenzia del Demanio, Ministero della Cultura (MiC), Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), Regione Piemonte e Città di Torino hanno siglato ieri l’intesa per il restauro dello storico complesso che sarà finanziato con 15 milioni di euro. 9 milioni sono già stati assegnati dal MIT, 6 milioni provengono invece dal MiC, erogati nel triennio 2024-26 per la riqualificazione di tutti gli ambienti esterni e interni della basilica. La durata prevista per gli interventi è di 5 anni. «Il complesso monumentale della Basilica di Superga, di proprietà dell’Agenzia del Demanio e capolavoro juvarriano di architettura barocca, è uno dei più significativi luoghi di rilevanza storica e simbolica di Torino. Per il Ministero della Cultura il suo recupero è sempre stato prioritario e i finanziamenti erogati, anche con il concorso di Fondazioni e di altri Enti, sono stati in passato di oltre 12 milioni di euro. Oggi, con la sigla del Protocollo d’intesa, si auspica che si possa proseguire il cammino intrapreso per la conservazione e la valorizzazione del compendio, superando le attuali criticità conservative e potenziando i servizi all’utenza», dichiara il Soprintendente del Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino, Corrado Azzollini.
Avviata ad Addis Abeba l’iniziativa «Africa-Europa» dell’Ue per i partenariati museali
Rafforzare i partenariati museali afro-europei per rafforzare le relazioni culturali e socio-economiche tra Africa ed Europa. «Questo l’obiettivo del programma finalizzato a definire pacchetti di lavoro dettagliati per la stipula di contratti con partner internazionali nel secondo semestre del 2024 e avviare l’attuazione dell’iniziativa nel 2025 con un budget di 19,9 milioni di euro stanziato per cinque anni. Il programma mira a migliorare la cooperazione e lo scambio tra Africa ed Europa per proteggere, promuovere e fornire accesso al patrimonio culturale e alla sua relazione con le arti contemporanee all’interno di un quadro di istituzioni culturali più sicure dal punto di vista finanziario e incentrate sul pubblico», ha spiegato il vice capo della delegazione dell’UE presso l’Unione Africana, Riccardo Mosca.
Prime restituzioni dall’Occidente all’Iraq
Diversi reperti antichi sono stati presentati ed esposti in questi giorni nella sede del Ministero degli Esteri a Baghdad. Si tratta di reperti archeologici saccheggiati e introdotti clandestinamente in seguito all’invasione statunitense del 2003, a riportare la notizia è l’agenzia di stampa britannica «Reuters». Le autorità irachene hanno cercato di recuperare migliaia di reperti archeologici scomparsi dopo l’invasione cui hanno fatto seguito vasti saccheggi nel Paese che alcuni storici considerano la culla della civiltà. Il ministro degli Esteri, Fuad Hussein, ha consegnato le reliquie recentemente recuperate al ministro della Cultura, del Turismo e delle Antichità, Ahmed Al-Badrani, durante una cerimonia a Baghdad. La maggior parte dei reperti esposti presso la sede del Ministero degli Esteri sono stati restituiti dagli Stati Uniti dopo la visita del Primo Ministro Mohammed Shia Al-Sudani a Washington ad aprile, ha affermato Badrani. Anche la Svizzera e il Giappone sarebbero in procinto di restituire altre «rare collezioni archeologiche», non sono stati forniti ulteriori dettagli.
In Libano apre un museo dedicato al modernismo di Saloua Raouda Choucair
La Biennale di Venezia in corso ha puntato i riflettori sui modernismi sviluppati ad altre latitudini, tra cui il Medioriente. Ma non è l’unica, una crescente attenzione si riscontra anche nei territori d’origine. Sulle montagne libanesi del Metn è stato inaugurato un nuovo museo dedicato all’artista pioniera del Modernismo, Saloua Raouda Choucair (1916-2017), con 500 opere e i suoi archivi personali. Nata a Beirut ha studiato a Parigi con Fernand Leger e partecipato alla fondazione dell’Atelier de l’Art Abstrait, guidato da Edgard Pillet e Jean Dewasne. Fu anche tra i primi artisti arabi a esporre opere al Salon des Realites Nouvelles nel 1951. Sue opere sono nelle collezioni di Metropolitan Museum of Art, Tate Modern e Sharjah Art Foundation, solo per citarne alcuni. Il Saloua Raouda Choucair Museum è promosso dalla Fondazione creata in memoria dell’artista e gestita dalla figlia Hala Schoukair. «Il Paese sta attraversando molte crisi, e c’è la guerra qui vicino, voglio mantenere viva l’arte, per darci speranza», ha affermato.
Prosegue a Ravenna il restauro del sarcofago del vescovo Vittore
Si tratta del restauro iniziato in primavera del sarcofago del vescovo Vittore, ventiseiesimo vescovo di Ravenna, che governò sulla chiesa locale dal 538 al 545 d.C. e fu insieme ai predecessori Ecclesio ed Ursicino l’ultimo testimone della Ravenna imperiale romana e tardoantica nel periodo di costruzione della Basilica di San Vitale (terminati nel 547 d.C.). È l’epoca d’oro dei vescovi ravennati, perché coincide con il tempo dell’esarcato bizantino dell’imperatore Giustiniano, importante momento di transizione dal tardo impero all’alto medioevo. Il sarcofago, appartenente al patrimonio del Museo Nazionale, è collocato a San Vitale, per molti secoli era all’interno della cappella del Sancta Sanctorum, dove nel 1700 venne reimpiegato come altare, operazione che ha comportato alcune modifiche. L’attuale collocazione, nel giardino antistante San Vitale, data dai primi del ’900, in occasione di restauri promossi da Corrado Ricci. Il progetto, curato da Barbara Ghelfi dell’Università di Bologna con il cofinanziamento di Fondazione Flaminia, è parte di un programma di valorizzazione dei monumenti sacri di San Vitale, partito nel 2020 con il restauro del sarcofago Spreti.
2.000 gatti ammessi al Museo di Shanghai
Lo Shanghai Museum, tra i più grandi del mondo, ha in programma dieci eventi serali, le «Meow Night», legati a una mostra sull’antico Egitto in cui si è invitati ad andare al museo con il proprio gatto. La mostra inaugurerà il 18 luglio con oltre 788 reperti di diverse epoche egizie, oltre il 95% dei quali esposti in Asia per la prima volta. Tra i punti salienti della mostra i reperti rinvenuti nel sito di Saqqara vicino al Cairo, dove sono state scoperte le rovine di un tempio dedicato a Bastet, una divinità felina risalente al 600 a.C. «Nell’antico Egitto la dea gatto Bastet era considerata un simbolo di protezione e spiritualità, il culto di Bastet coincide con l’amore che il popolo cinese nutre oggi per i gatti», ha affermato Chu Xiaobo, curatore del museo. Il numero di gatti ammessi a ogni evento è di 200. Avremo una polizza assicurativa per ogni gatto e ci saranno personale medico, veterinari e altri professionisti degli animali domestici a dispsoizione durante la serata. Nel caso in cui un gatto scappi, professionisti ben addestrati con gli strumenti adeguati saranno in grado di prenderlo in tempo. A disposizione inoltre trasportini, passeggini per gatti e stabilizzatori d’umore. Dopo ogni evento, l’intero museo sarà accuratamente disinfettato, sterilizzato e deodorato», conclude il curatore.
Al Museum of Old and New Art in Tasmania falsi Picasso e discriminazioni di genere
Ne danno notizia il «New York Times» e la «Cnn». La curatrice e artista americana Kirsha Kaechele, moglie del proprietario del museo, ha ammesso in un post di aver realizzato tre falsi Picasso precedentemente esposti nella «Ladies Lounge» del museo, nell’ambito di un’installazione che esplora la misoginia. «La Ladies Lounge ha fatto notizia per la prima volta nel 2020 come spazio riservato alle donne, che esponeva quelli che erano presentati come Picasso originali, un tempo di proprietà della bisnonna di Kaechele. Il mese scorso, come risposta ironica alla lamentela di un visitatore di sesso maschile che si era sentito escluso dall’installazione (il tribunale gli aveva dato ragione) i dipinti sono stati trasferiti in un bagno femminile. All’epoca, la Cnn aveva chiesto al museo di fornire i titoli dei dipinti, ma il museo non ha risposto», spiegano alla Cnn. «Conoscevo un certo numero di quadri di Picasso che potevo prendere in prestito dagli amici, ma nessuno di loro era verde e avrei voluto che il Lounge fosse monocromatico. Avevo anche il tempo che mi giocava a sfavore, per non parlare del costo dell’assicurazione di un Picasso: esorbitante! Le accuse di misoginia rivolte al pittore e scultore spagnolo dalla sua morte nel 1973 erano centrali nel concetto dell’installazione», le parole di Kaechele riprese dalla Cnn.
Cardi Gallery aprirà a Hong Kong nel 2025
La galleria proprietà di Nicolò Cardi e Barbara Berlusconi aprirà un nuovo spazio, il terzo, a Hong Kong all’inizio del prossimo anno. Obiettivo: promuovere l’arte italiana all’estero. Con sedi a Milano e a Londra (dal 2015), la storia della Cardi Gallery inizia nel 1972 nella città meneghina, dove è stata fondata da Renato Cardi, padre di Nicolò, per promuovere artisti italiani moderni e contemporanei che aveva iniziato a collezionare negli anni Sessanta. Una visione lungimirante che ne ha fatto una delle gallerie di riferimento nel panorama italiano e internazionale, spaziando dall’Arte povera al Minimalismo, al Gruppo zero, ai talenti emergenti. La Cardi Gallery partecipa a numerose fiere internazionali tra cui Art Basel Hong Kong.
Schneider lancia un’app per riconciliarci con la morte
L’artista tedesco Gregor Schneider, vincitore del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 2001, lancerà questo autunno un’ambiziosa e controversa opera d’arte pubblica che darà visibilità a persone morenti tramite un’app. Si tratta di figure virtuali realizzate attraverso scansioni tridimensionali ad alta risoluzione, collocate in luoghi pubblici della città di Monaco di Baviera dal 19 ottobre, nell’ambito del progetto «Ars Moriendi (L’arte di morire)». L’artista ha cercato partecipanti che stiano affrontando attivamente la fine imminente delle loro vite. «Sono curioso di vedere come la città risponderà alla chiamata di partecipazione. Chiunque si senta interpellato può contattarci e diventare parte dell’opera. L’app li rende visibili, saranno loro stessi a scegliere la location e a spiegare perché hanno scelto quel posto in particolare; hanno anche l’opportunità di lasciare al pubblic oun messaggio personale», ha spiegato l’artista. Ars Moriendi è prodotto in collaborazione con la compagnia teatrale Münchner Kammerspiele, con il sostegno finanziario di Public Art München, un programma organizzato dal Dipartimento per le arti e la cultura della città di Monaco di Baviera.
125 anni della Fiat: si parte con un evento speciale nel primo ampliamento liberty
L’11 luglio 1899, a Torino veniva fondata la F.I.A.T. Il primo stabilimento viene inaugurato nel 1900 in corso Dante, vi lavorano 35 operai e vi si producono 24 autovetture. In via Chiabrera, nel 1907, si inaugura invece il primo ampliamento delle officine di produzione, nell’edificio liberty che oggi ospita il Centro Storico Fiat e che custodisce libri, riviste, disegni tecnici, archivio, filmati, navi, biciclette, frigoriferi e lavatrici a marchio Fiat e molto altro ancora. Da venerdì 12 a domenica 14 luglio, appuntamento con «Fiat Mefistofele. 100 anni di un record», un allestimento speciale dedicato alla vettura da record, con visite guidate e attività per famiglie per conoscere la storia della leggendaria «Mefistofele», costruita nel 1923 da Ernest Eldridge. Suo il record mondiale di velocità (12 luglio 1924, Arpajon, Francia): 234.980 chilometri orari. E poi altri 3 record: nel 1925 sui 5 e 10 km lanciati alla velocità di oltre 200 km/h e sulle 5 miglia lanciate ai 206 km/h. Le celebrazioni per i 125 anni della Fiat, invece, culmineranno in una grande mostra al Mauto il prossimo autunno.
Decapitata la scultura di Shahzia Sikander all’Università di Houston
È successo lunedì mattina presto, sulla scia delle proteste anti-aborto nel campus e in concomitanza con le interruzioni di corrente causate dall’uragano Beryl in Texas; al momento non è chiaro se ci sia un legame. L’opera in questione è una statua in bronzo, è alta circa 5,5 metri e rappresenta una figura femminile mitologica. È una delle prime installazioni pubbliche dell’artista pakistano-americana in quasi tre decenni di carriera, è stata oggetto di crescenti critiche da parte di gruppi di destra, in particolare dall’organizzazione anti-aborto «Texas Right to Life», che in occasione dell’inaugurazione lo scorso febbraio ha definito l’opera «satanica». Raffigura una donna con le corna di ariete e gli arti articolati in un groviglio di radici. Il colletto di pizzo è stato interpretato come un’allusione a quello indossato da Ruth Bader Ginsburg, defunta giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti. «Si ritiene che il danno sia intenzionale, ha affermato al Times Kevin Quinn, direttore esecutivo delle relazioni con i media dell’Università. Il dipartimento di polizia dell’Università di Houston sta indagando sulla vicenda». L’artista ha invitato l’Università a mettere a disposizione le registrazioni delle telecamere di sorveglianza per aiutare la polizia a individuare gli autori di quello che ha definito un gesto di odio. Shahzia Sikander a caldo ha anche dichiarato che non intende riparare la scultura: «Voglio che rimanga traccia del gesto e del danno perpetrato».
A Los Angeles 100 querce come le 7.000 querce di Joseph Beuys
Il Broad Museum di Los Angeles avvierà un progetto di riforestazione nell’Elysian Park, con la ripiantumazione di 100 querce autoctone più altri alberelli a Kuruvungna Village Springs. Un’azione ispirata alla rivoluzionaria opera «7.000 querce» (1982-in corso), dell’artista e attivista ambientale tedesco Joseph Beuys, consistita nella piantumazione di 7.000 alberi abbinati a pietre di basalto a Kassel e dintorni, in Germania. L’iniziativa fa parte del programma PST Art del Getty. Intitolato «Social Forest: Oaks of Tovaangar», il progetto di riforestazione inizierà questo autunno con la piantumazione di alberelli e massi di arenaria in concomitanza con la grande retrospettiva «Joseph Beuys: In Defense of Nature» che presenterà oltre 400 opere e che sarà inaugurata il 16 novembre. Si spazierà da lavori pionieristici come «Felt Suit» (1970) a diversi multipli creati da Beuys con oggetti e materiali umili per illustrare la capacità di attivismo sociale e ambientale nella quotidianità. Un focus sarà infine dedicato a «7.000 querce» in relazione alla rivisitazione del progetto da parte del museo.