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LUNEDÌ 14 APRILE 2025
Giorno per giorno | 10 NOTIZIE
- 01 In Usa i fondi del National Endowment for the Humanities dirottati al «Giardino Nazionale degli Eroi Americani»
- 02 Biennale di Venezia 2026, Verhoeven per Paesi Bassi e Budvytytė per Lituania
- 03 Andrea Mastrovito realizzerà l’Agnus Dei sulla Torre del Cristo della Sagrada Familia di Gaudí
- 04 Scoperta nella Corea del Nord una statua del Buddha di mille anni fa
- 05 Scoperte e nuovi stanziamenti per il Teatro romano di Claterna
- 06 35-50 milioni di dollari di stima per il maggior diamante «Fancy Vivid Blue» mai passato in asta
- 07 Un Museo Digitale nel Palazzo Serra di Cassano di Napoli
- 08 Pierre Terjanian al vertice del Museum of Fine Arts di Boston
- 09 Restaurata a Catania la Bibbia latina di Pietro Cavallini
- 10 Addii • Mario Vargas Llosa
In Usa i fondi del National Endowment for the Humanities dirottati al «Giardino Nazionale degli Eroi Americani»
Dopo aver cancellato di punto in bianco sovvenzioni per decine di milioni di dollari assegnate a organizzazioni grandi e piccole in tutti gli Stati Uniti, il National Endowment for the Humanities (Neh) sta ora reindirizzando quei fondi alla costruzione di uno dei progetti preferiti del presidente Donald Trump, il cosiddetto «Giardino Nazionale degli Eroi Americani». La riassegnazione dei fondi, riportata per la prima volta da «The New York Times», potrebbe andare incontro a sfide legali, poiché i finanziamenti del Neh sono stabiliti dal Congresso e i fondi devono essere legalmente erogati ai consigli umanitari statali; l’anno scorso, questi ultimi hanno ricevuto circa 65 milioni di dollari di finanziamenti federali. Secondo il «NYT», in una riunione del 9 aprile il presidente ad interim dell’agenzia, Michael McDonald, ha comunicato ai membri del Consiglio nazionale per le discipline umanitarie che il Neh reindirizzerà i suoi fondi per sostenere le priorità di Trump, in particolare i piani per il citato «giardino delle sculture», un progetto che ha presentato per la prima volta durante il suo primo mandato. Nel 2021 Trump emise un ordine esecutivo che ordinava al Neh e al National Endowment for the Arts (Nea) di destinare un dodicesimo dei loro fondi al progetto.
Biennale di Venezia 2026, Verhoeven per Paesi Bassi e Budvytytė per Lituania
I Paesi Bassi e la Lituania hanno annunciato gli artisti che li rappresenteranno alla 61ma Biennale d’Arte di Venezia, dal 9 maggio al 22 novembre 2026. Dries Verhoeven (1976) sarà il primo a presentare un pezzo performativo nel padiglione olandese. «Le tensioni geopolitiche sono gravi, per usare un eufemismo, dichiara Verhoeven. È da molti anni che il nostro futuro non sembrava così incerto. Voglio cercare di rendere tangibile questo disagio, all’interno dello “spazio sicuro” della Biennale». A curare il Padiglione, supervisionato dal Mondriaan Fund, è Rieke Vos. Eglė Budvytytė (1981) che rappresenterà la Lituania, a Venezia mostrerà un nuovo film multicanale e un’installazione. «Il lavoro per il padiglione si basa sulle ricerche e le teorie dell'archeologa lituana Marija Gimbutas», spiega. Si concentrerà sulla spiritualità neolitica e la non separabilità tra il sacro e il quotidiano. Il progetto è stato commissionato dal Museo Nazionale d’Arte Lituano; la curatrice è Louise O’Kelly, direttrice fondatrice del festival di performance art Block Universe.
Andrea Mastrovito realizzerà l’Agnus Dei sulla Torre del Cristo della Sagrada Familia di Gaudí
Andrea Mastrovito ha vinto il concorso per la realizzazione a Barcellona dell’Agnus Dei che sarà posto a 172 metri d’altezza sulla Torre del Cristo della Sagrada Familia di Antoni Gaudí. La proposta presentata dall’artista bergamasco è stata selezionata, tra quelle dei quattro partecipanti al concorso bandito nel 2023, per l’eleganza della sua luce e la trasparenza luminosa dell’Agnello. L’installazione è un elemento essenziale che Gaudí aveva descritto nei suoi progetti preparatori. Per il concorso, Il Comitato artistico della Junta Constructora del Temple Expiatori de la Sagrada Familia (la fondazione ecclesiastica istituita nel 1895 per promuovere la costruzione dell’edificio) aveva scelto gli artisti italiani Edoardo Tresoldi e Andrea Mastrovito, i portoghesi David Oliveira, Gonzalo Borondo e lo spagnolo Jordi Alcaraz. I loro cinque pannelli saranno esposti fino al 9 giugno nel centro espositivo del Museo Diocesano di Barcellona, ospitato dalla Casa de la Pia Almoina, nel Barrio Gótico, insieme ai disegni e ai materiali utilizzati per i lavori. La Sagrada Familia, capolavoro del Modernismo catalano, dovrebbe essere inaugurata nel 2026, a cento anni dalla morte dell’architetto, il 10 giugno 1926 a Barcellona, investito da un tram, a pochi metri dalla sua geniale costruzione.
Scoperta nella Corea del Nord una statua del Buddha di mille anni fa
In Corea del Nord, in un sito archeologico a Yakjon-ri, nella contea di Sukchon, provincia del Pyongan meridionale, un team dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze Sociali e dell’Autorità Nazionale per la Protezione del Patrimonio Culturale ha scoperto una statua del Buddha alta 1,7 metri. La notizia è stata diffusa dalla Korean Central News Agency (Kcna), specificando che l'opera daterebbe agli anni della formazione del regno di Goryeo (918-1392), celebre per la devozione religiosa e la sua cultura fiorente. Attraverso un attento esame della posizione delle mani e dell’iconografia della statua, gli studiosi hanno identificato la figura come Amitābha, il Buddha della Luce Infinita, una figura centrale del Buddismo della Terra Pura. Amitābha è tipicamente raffigurato seduto, in meditazione, con gli occhi chiusi in preghiera, in un’atmosfera di calma e serenità.
Scoperte e nuovi stanziamenti per il Teatro romano di Claterna
Individuato tra il 2017 e il 2019 attraverso foto aeree e indagini esplorative, il Teatro romano di Claterna, a una quindicina di chilometri da Bologna, ha cominciato a svelarsi completamente da settembre 2023, grazie a un finanziamento di 450mila euro del Ministero della Cultura. Di medie dimensioni, il teatro di età augustea (fine I secolo a.C.-inizi I secolo d.C.) ha una cavea di 64 metri con una capienza di circa 2.500 spettatori. «Il monumento, ha spiegato all’Agi la soprintendente Francesca Tomba, si conserva nella sua complessità, nonostante i materiali sottratti in epoca tardoantica. Le quinte sceniche, in particolare, sono tra le meglio conservate dell’Italia imperiale». Con il suo teatro, il foro, le strade, la domus dei mosaici e gli impianti termali, Claterna è uno dei siti archeologici più interessanti dell’area emiliano-romagnola. La sua importanza è testimoniata anche dai reperti riaffiorati nell’ultima campagna di scavi: monete in argento e bronzo, gemme votive, frammenti architettonici, marmi e lastre decorative, nonché una murrina del I secolo d.C., un gioiello di vetro dai colori brillanti raffigurante una maschera teatrale. Nel corso di un incontro a Ozzano dell’Emilia, la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni ha annunciato un nuovo stanziamento da 2,2 milioni di euro per il sito di Claterna. Parte dei fondi (600mila euro per il triennio 2025-27) sarà destinata al restauro, alla valorizzazione e al riutilizzo del Teatro: «L’obiettivo è quello di ospitarvi spettacoli dal vivo a partire già dall’estate 2027, anche mediante l’utilizzo di strutture rimuovibili in legno».
35-50 milioni di dollari di stima per il maggior diamante «Fancy Vivid Blue» mai passato in asta
La casa d’aste Christie’s ha annunciato la vendita del «Golconda Blue», il maggior diamante «Fancy Vivid Blue» mai offerto all’asta. Con un peso di 23,24 carati, questa gemma storica sarà al centro della vendita che si terrà il 14 maggio al Four Seasons Hotel des Bergues di Ginevra, con una stima di 35-50 milioni di dollari. Il Golconda Blue, montato in un anello di Jar (la manifattura creata da Joel Arthur Rosenthal a New York), è celebre per il colore ipnotico e le dimensioni ragguardevoli. Di recente ne è stato scoperto un «pedigree reale», con radici nella regalità indiana. Yeshwant Rao Holkar, Maharajah di Indore e membro della dinastia Holkar, era noto, insieme alla moglie, per uno stile di vita definito dall’eleganza e dalla raffinatezza cosmopolita negli anni Venti e Trenta e collaborò con celebri gioiellieri, tra cui Harry Winston. Questo diamante fece parte di una leggendaria collana che venne acquistata dal Maharajah di Indore per la moglie. Dopo vari passaggi di proprietà, tra cui quella del Maharajah di Baroda, la gemma venne alla fine ricomprata da Winston e rivenduta come gioiello totalmente nuovo al suo attuale proprietario.
Un Museo Digitale nel Palazzo Serra di Cassano di Napoli
Per Napoli 2500, il programma di celebrazione dei due millenni e mezzo della città, Palazzo Serra di Cassano, storica dimora in via Monte di Dio, accoglie un Museo Digitale: un'esperienza immersiva e interattiva arricchita da realtà aumentata, fruibile sia in loco sia da remoto, che guida i visitatori in un viaggio tra gli elementi artistici, architettonici e storici del Palazzo. Realizzato grazie a un finanziamento dell’Unione Europea (Next Generation Eu) tramite Invitalia, il progetto è promosso dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici insieme al Comune di Napoli ed è stato presentato dalla direttrice artistica di Napoli 2500, Laura Valente, con il presidente dell’Istituto Massimiliano Marotta, la curatrice Ferdinanda Li Vigni, Massimo Lucidi, Aretina Bellizzi e Arturo Martorelli. L’obiettivo è la valorizzazione museale di un immobile simbolo della città, intrecciato alla Rivoluzione napoletana del 1799 e ancora oggi centro di influenza civile e culturale. Il «viaggio» propone tre percorsi: il primo integra la storia della famiglia Serra di Cassano con le vicende del 1799, nei suoi risvolti storici, teorici, con i grandi protagonisti della Rivoluzione e i luoghi di Napoli più significativi. Il secondo offre un approfondimento sull’architettura del Palazzo e sulle opere d’arte in esso presenti, nel passato e oggi. Il terzo percorso, infine, è incentrato sulla destinazione culturale del Palazzo, con particolare riferimento alla congiunzione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e alle sue idee ispiratrici.
Pierre Terjanian al vertice del Museum of Fine Arts di Boston
Il Museum of Fine Arts (Mfa) di Boston ha scelto il suo nuovo direttore, Pierre Terjanian, che entrerà in carica il primo luglio, dopo aver ricoperto il ruolo di capo delle curatele e del restauro dal gennaio 2024. Terjanian succede a Matthew Teitelbaum, per dieci anni alla guida del museo bostoniano e ormai prossimo alla pensione. «È davvero un onore passare la guida di questa grande istituzione a Pierre, un collega entusiasta che crede fermamente nel ruolo dell’arte e dei musei e nell’importanza della cultura e della comunità», ha dichiarato Teitelbaum in un comunicato. «La sua dedizione al settore curatoriale e a tutte le funzioni del museo è profondamente influenzata dal suo incrollabile impegno nella ricerca, nelle strategie e nella collaborazione con gli altri per fronteggiare le questioni critiche che le istituzioni pubbliche si trovano ad affrontare oggi». Il Mfa è l’83mo museo d’arte più visitato al mondo e il nono negli Stati Uniti secondo le ultime classifiche pubblicate da «The Art Newspaper».
Restaurata a Catania la Bibbia latina di Pietro Cavallini
A Catania, nella più antica Università della Sicilia (1445), sono stati restaurati parte dei 200mila incunaboli, antichi volumi, manoscritti e soprattutto il capolavoro assoluto tra le opere d’arte conservate nel Palazzo dell’ateneo: la splendida Bibbia latina di Pietro Cavallini, miniata nel XIV secolo e popolata da oltre 400 figure. Il documento è consultabile dal 2016 grazie allo scanner planetario SupraScan Quartz A1, nell’ambito del progetto Science & Technology Digital Library. Varie le iniziative per il 580mo compleanno della prima Università siciliana. Nell’anno della sua fondazione a guidare la Sicilia, uno dei regni più importanti d’Italia, dove nel 1198 era nata la scuola poetica di Federico II di Svevia, era il re Alfonso d’Aragona che permise la fondazione dello «Studium Generale». L’Università era autorizzata a tenere diversi insegnamenti: teologia speculativa, dogmatica e morale, diritto civile, canonico e feudale, istituzioni romane, medicina, chirurgia, filo sofia, logica, matematica e arti liberali. Per quasi quattro secoli Catania godette della «privativa», ossia del privilegio esclusivo di rilasciare lauree nel Regno di Sicilia. L’Università di Palermo nacque nel 1805 e quella di Messina nel 1838.
Addii • Mario Vargas Llosa
È scomparso a Lima il 13 aprile, all’età di 89 anni, lo scrittore e drammaturgo peruviano naturalizzato spagnolo Mario Vargas Llosa. Considerato uno dei massimi romanzieri e saggisti contemporanei, ha conseguito molti riconoscimenti: il Biblioteca Breve nel 1962; il Rómulo Gallegos nel 1967 (per il romanzo La Casa Verde); il Premio Príncipe de Asturias de las Letras nel 1986; il Planeta nel 1993 (per il giallo Lituma en los Andes); il Premio Cervantes nel 1994, il più importante per la lingua spagnola; il Premio Nobel per la Letteratura nel 2010 (per «la propria cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell'individuo»), e altri ancora. Acquisì fama negli anni Sessanta coi romanzi La città e i cani (1963), La Casa Verde (1966), Conversazione nella Cattedrale (1969). La sua copiosa produzione ha spaziato attraverso vari generi, dal giornalismo alla saggistica, al teatro. La sua narrativa è stata adattata per la televisione e il cinema. In gioventù, fu simpatizzante del comunismo e ammiratore di Fidel Castro, ma a partire dal 1980 divenne un sostenitore del liberalismo. Nel 1990, fu il candidato presidente della coalizione di centrodestra Frente Democrático alle elezioni in Perù, ma fu sconfitto da Alberto Fujimori. Decise allora di lasciare il Paese e di chiedere la cittadinanza alla Spagna, in cui già da tempo lavorava. Nel 2011 fu nominato marchese da re Juan Carlos I. Nel 2021 venne eletto membro dell’Académie française, primo accademico a non aver scritto nessuna opera in lingua francese, idioma che tuttavia Vargas Llosa parlava fluentemente.