NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 15 LUGLIO 2024

Image
Image

LUNEDÌ 15 LUGLIO 2024

Image

Dall’alto in senso orario, uno scatto della serie «Acqua ludica» © Arianna Arcara / Cesura | Intesa Sanpaolo; un dipinto di Alex Janvier; La Reggia di Caserta, il taccuino di Caspar David Friedrich acquisito all’asta

01

Riaperto a Leeds l’Henry Moore Institute

Ha riaperto i battenti dopo la prima grande ristrutturazione nei suoi 31 anni di storia. Il museo era stato voluto dall’artista stesso (1898-1986), nato nella vicina città di Castleford e studente alla Leeds School of Art, per promuovere l’accesso alla scultura in questi territori. Si trova vicino alla Leeds Art Gallery, è principalmente un centro di ricerca per la scultura e ospita una biblioteca, un archivio e numerosi spazi espositivi. Insieme alla Leeds Art Gallery si occupa di una delle più grandi collezioni di scultura britannica al mondo, nonché di oggetti personali appartenenti ad artisti di spicco, tra cui la collezione di libri di Lynn Chadwick e la «cassetta degli attrezzi» di Jacob Epstein. I lavori di ristrutturazione dell’istituto, diretto da Laurence Sillars, sono costati oltre 500mila sterline e si sono concentrati principalmente sulla modernizzazione degli spazi dando forma a: una reception e un negozio di souvenir più grandi e aperti, una nuova aula e laboratorio per workshop e altri eventi e un’area della hall rinnovata con biblioteca e vetrine con opere della collezione.

02

Nessuna azione legale dagli eredi di Picasso per i falsi del Museo MoNA

Il Museo MoNA di Hobart non ha ricevuto nessuna azione formale da parte degli eredi di Picasso, dopo che Kirsha Kaechele, curatrice, artista e moglie di David Walsh, proprietario del museo, ha ammesso che i Picasso esposti nel museo erano stati deliberatamente falsificati per scopi artistici, come avevamo riportato nelle «Notizie in breve» del 12 luglio. La Succession Picasso ha infatti rilasciato una dichiarazione in cui afferma di rammaricarsi per la situazione, ma che ciò nonostante non avrebbe intrapreso alcuna azione legale. «La Succession Picasso ha contattato il MoNA in merito alla sua esposizione di una serie di opere di Picasso la cui autenticità ci è sembrata dubbia. Il museo ha reagito immediatamente, esprimendo il proprio rammarico e dichiarandosi pronta a rimuovere questi dipinti dalla vista. Siamo a conoscenza della dichiarazione di Kirsha Kaechele, che spiega il suo errore artistico e testimonia il suo attaccamento a Picasso, di cui ammira l’opera. Consideriamo il caso chiuso qui. Non ce l’abbiamo né con il museo stesso né con l’artista, perché la spinta a creare un’opera d’arte a volte fa dimenticare che esistono diritti che proteggono gli interessi degli autori, che valgono per tutti».

03

Salvaguardati tutti i posti di lavoro all’Accademia e al Bargello

Lo comunica il direttore generale Musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna (direttore avocante della Galleria dell’Accademia di Firenze e dei Musei del Bargello) in una lettera indirizzata alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil Firenze, Uitucs Toscana e Rsu Opera Laboratori Fiorentini, a proposito del rischio lamentato da parte dei lavoratori di Opera Laboratori Fiorentini in merito alla continuazione del rapporto concessorio per i servizi di biglietteria, accoglienza e sorveglianza del Museo del Bargello e della Galleria dell’Accademia di Firenze. «È interesse dell’Amministrazione garantire, senza soluzione di continuità, tutti i servizi oggetto della suddetta concessione, senza pregiudicare gli interessi e i diritti dei lavoratori, che, come già dimostrato in recenti analoghe circostanze, rappresentano una priorità per questa Direzione».

04

Shanghai, cinque istituzioni artistiche demolite a West Bund per fare spazio ai colossi dell’High Tech

Il Qiao Space, Fondazione di arte contemporanea di Shanghai istituita da uno dei principali collezionisti cinesi (tra i suoi artisti Zeng Fanzhi, Zhang Xiaogang e Zhang Enli), è tra le cinque istituzioni artistiche che sono state demolite per riqualificare l’area di West Bund e che erano raccolte in un unico isolato, si tratta di «due musei di collezionisti e tre gallerie commerciali che appartenevano tutte alla generazione pionieristica che ha dato impulso allo sviluppo di questa zona artistica un decennio fa, insieme ad alcuni importanti studi di architettura e musei privati», spiega ad «Artnews» la curatrice indipendente Evonne Jiawei Yuan. Un’inversione di tendenza si era già verificata l’anno scorso, come ricorda nel medesimo articolo la giornalista Reena Devi, quando lo Yuz Museum si era trasferito a un’ora di distanza dal centro di Shanghai e lo Shanghai Center of Photography aveva definitivamente chiuso. L’Art Tower che ospitava il Qiao Space è stata venduta al colosso della tecnologia Alibaba. Nell’ultimo decennio il Governo aveva promosso per l’area del West Bund politiche per attrarre gallerie, musei e artisti. Negli ultimi anni, però, questa politica è cambiata a favore di imprese di tecnologia e finanza, con un’attenzione particolare all’intelligenza artificiale e ai big data.

05

V&A batte Met e si aggiudica un avorio medievale per 2 milioni di sterline

L’acquisto della scultura medievale in avorio, datata tra il 1190 e il 1200, alta 18 centimetri e raffigurante Cristo deposto dalla croce, è stato reso possibile dopo che l’anno scorso le autorità del Regno Unito avevano rinviato la licenza di esportazione per l’opera romanica. Il Victoria and Albert Museum (V&A) di Londra ha superato così in astuzia il Metropolitan Museum of Art di New York aggiudicandosi l’opera per poco più di 2 milioni di sterline che equivalgono ai 2,5 milioni di dollari precedentemente offerti dal Met. Il rinvio della licenza di esportazione emesso dalle autorità del Regno Unito lo scorso novembre ha infatti dato al V&A l’opportunità di adeguare il prezzo. Il comitato di revisione delle esportazioni, consulente del Governo, aveva valutato la scultura come «uno degli oggetti più significativi dal punto di vista culturale ed estetico di cui si era occupato negli ultimi cinque anni». I fondi sono pervenuti dall’ente governativo National Heritage Memorial Fund (700mila sterline) e dall’associazione benefica Art Fund che aiuta con gli acquisti dei musei (350mila sterline), il resto dall’Headley Trust (fondato da Timothy Sainsbury della famiglia Sainsbury) e da fonti proprie del museo.

06

Reggia di Caserta e Pompei tra i vincitori del City’Scape Award

La Reggia di Caserta ha vinto il City’Scape Award 2024 nella sezione interventi parchi e giardini storici ex aequo con il Parco archeologico di Pompei, tra 242 progetti provenienti da tutto il mondo. La giuria ha dato particolare importanza e attenzione alla «riqualificazione operata dalla Reggia della Via d’acqua, attraverso l’intervento di rinnovo integrale del primo filare dei lecci del Parco Reale». Iniziato due anni fa con la collaborazione di autorevoli enti riconosciuti dalla UE, come il dipartimento Distal dell’Università di Bologna e il reparto Dia dell’Università Federico II di Napoli, il City’Scape Award 2024, organizzato da «Paysage promozione e sviluppo per l’ Architettura del Paesaggio» e da Cnappc Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, attraverso il progetto speciale della nuova e premiata gestione del patrimonio vegetale rende merito al lavoro svolto alla Reggia di Caserta e in particolare dal Servizio Salvaguardia e Valorizzazione delle «vaste praterie» del Parco reale. Altri vincitori del City’Scape Award 2024 sono stati il progetto del «Corridoio Unesco» della via dei Musei a Brescia e il Parco Marittimo di Ravenna nella categoria Tourism Landscape. Nella categoria «Paesaggio in luce» il progetto per la Valorizzazione del Paesaggio del Comune di Jesi (An). Al Comune di Venezia, invece, il premio per il Bosco dello Sport; per la sezione «Rigenerazione Urbana» premiata poi la piazza della Stazione di Pisa e, infine, premio speciale al Museo della Scienza di Roma per il progetto di «Riqualificazione Urbanistica di ex aree industriali».

07

Hartwig Fischer, ex direttore del British Museum, dirigerà il Museo saudita delle culture mondiali

Fischer, dimessosi lo scorso anno dopo uno scandalo legato a una vicenda di furti al British Museum, è stato nominato direttore della nuova istituzione la cui apertura è prevista per il 2026 a Riyadh. Ne dà notizia la Saudi Museums Commission. Il nuovo museo attualmente in costruzione sarà ospitato in un edificio alto 110 metri progettato dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill nel Royal Arts Complex nel King Salman Park: «Esporrà il patrimonio saudita e della penisola arabica e metterà in risalto le culture che sono emerse e si sono espanse dall’Africa attraverso Asia, Europa, Oceania e Americhe. Un momento cruciale nella rinascita culturale dell’Arabia Saudita». Fischer ha lasciato il British Museum nell’agosto 2023, un anno prima del previsto, dopo la scoperta che centinaia di oggetti erano stati rubati dal dipartimento greco e romano del museo nel corso di diversi anni. Il museo ha licenziato diversi membri dello staff e ha avviato un procedimento legale contro un ex curatore. 

08

Raro album di Caspar David Friedrich acquisito dai musei di Berlino, Dresda e Weimar

Il taccuino del 1804 verrà esposto in tutte e tre le città per celebrare il 250mo anniversario della nascita dell’artista, avvenuta il 5 settembre 1774. È stato acquisito congiuntamente dalle autorità museali di Berlino, Dresda e Weimar in una vendita della casa d’aste berlinese Villa Grisebach. Noto come Karlsruhe Sketchbook, contiene disegni dell’area di Dresda ed è uno dei suoi sei taccuini di schizzi ancora esistenti, era l’ultimo in mani private. Quattro sono nella collezione del Norwegian National Museum di Oslo e solo uno era di proprietà di un museo tedesco, il Dresden Museum of Prints, Drawings and Photographs. «Potrebbe essere un modello per la futura politica di acquisizioni museali: condividere è il nuovo avere», ha affermato Marion Ackermann, direttore delle collezioni d’arte statali di Dresda. La Ernst von Siemens Art Foundation, che spesso acquista opere d’arte per i musei tedeschi, ha negoziato con Villa Grisebach per acquistare l’oggetto. Anche la Fondazione Culturale degli Stati Federali Tedeschi ha contribuito all’acquisizione. Non è stato rivelato il prezzo concordato, ma la stima all’asta era compresa tra 1 milione e 1,5 milioni di euro.

09

Pisa, il Bastione del Parlascio diventerà un museo

Riaperto dopo oltre otto secoli il Bastione del Parlascio ai Bagni di Nerone, dopo una serie di lavori di restauro realizzati con un budget di 1,2 milioni di euro. Il Bastione è ora un nuovo punto di accesso alle Mura di Pisa e sarà aperto negli stessi orari. Si lavora inoltre per renderlo in futuro un museo multimediale dedicato alla storia di Pisa. «La costruzione delle mura di Pisa iniziò nel 1154 nella parte della città a nord dell’Arno; la realizzazione dell’opera si è protratta fino all’anno 1161, con il successivo completamento nel 1284 nella parte dell’area della Cittadella Vecchia. Nella parte a sud dell’Arno, la costruzione delle mura è stata completata nell’anno 1186. Situato in prossimità dell’area archeologica delle Terme Romane, sul prolungamento dell’asse pedonale di Borgo Stretto e Borgo Largo, l’architettura fortificata del Bastione è un punto strategico per l’interesse storico e per l’accessibilità al percorso in quota alle mura urbane: al suo interno si colloca uno dei punti di salita, realizzato con il superamento delle barriere architettoniche», spiegano dal Comune di Pisa. 

10

Intesa Sanpaolo contro la crisi climatica a Cortona on the Move

Si è svolta dall’11 al 14 luglio l’inaugurazione della 14ma edizione di Cortona on the Move, il festival nel cuore della Toscana dedicato alla Fotografia, che proseguirà fino al 3 novembre. Sancita anche quest’anno la partnership del Festival con Intesa Sanpaolo e le Gallerie d’Italia, che contribuiscono alla kermesse con il progetto fotografico «Cronache d’acqua. Immagini dal Nord Italia», una campagna fotografica prodotta in collaborazione con «Green & Blue» dedicata all’acqua e commissionata dalle Gallerie d’Italia nella primavera 2023 al collettivo di fotografi e fotografe Cesura, per promuovere la consapevolezza ambientale. «È un progetto speciale che racconta mesi complicati vissuti a causa della crisi climatica. Dieci storie italiane dedicate all’acqua, per riflettere sulla difesa del pianeta e sul rapporto tra uomo e natura. Sono temi del tempo presente che evidenziano il valore e l’efficacia di questa forma d’arte, in piena sintonia con l’impegno della Banca in ambito sostenibilità», ha spiegato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia.

11

New York festeggia i 50 anni e la nuova era della Dia Art Foundation

A 50 anni dalla sua istituzione, avvenuta a New York nel 1974 con lo scopo di commissionare e presentare importanti opere d’arte pubbliche, la Dia Art Foundation entra in una nuova era. «Lo scopo della fondazione, nelle parole dei suoi fondatori Heiner Friedrich, Philippa de Menil ed Helen Winkler Fosdick, è pianificare, realizzare e mantenere progetti pubblici che non possono essere facilmente prodotti, finanziati o posseduti da singoli collezionisti a causa del loro costo e della loro portata». Da qui sono passate opere di Robert Smithson, Walter De Maria, Dan Flavin, Donald Judd, James Turrel, solo per citarne alcuni. Dia è ora in quello che la direttrice Jessica Morgan descrive come «un periodo di rivitalizzazione». Gli ultimi anni hanno visto la diversificazione della programmazione e della collezione di Dia (praticamente tutta di artisti maschi occidentali), nonché il consolidamento e la riattivazione dei suoi spazi espositivi sia a New York City che a Beacon (nella parte settentrionale dello stato di New York), dove Dia ha occupato una vasta ex fabbrica dal 2003. La forza lavoro di Dia si è sindacalizzata e una vigorosa raccolta fondi ha visto le sue finanze stabilizzarsi, ma il cambiamento istituzionale più visibile è negli artisti, giovani, interdisciplinari e di tutti i generi e latitudini, entrati a far parte del suo gruppo, fino al 20 luglio di scena l’artista colombiana Delcy Morelos.

12

Rabat, il Governo del Marocco lancia la prima mappa archeologica nazionale

Il Ministero della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione del Marocco ha annunciato venerdì, in collaborazione con l’Agenzia nazionale per la tutela del territorio, il catasto e la cartografia (ANCFCC), il lancio della prima mappa archeologica nazionale del Paese. La mappa include siti da Dakhla a Essaouira, Casablanca, Rabat-Salé-Kénitra, Asilah a tutta la regione orientale. L’iniziativa mira a catalogare sistematicamente il patrimonio culturale del Marocco, implementare gli sforzi di conservazione e migliorare la gestione dei siti e dei monumenti archeologici. I futuri aggiornamenti amplieranno la copertura per includere siti aggiuntivi a Tan Tan, Zagora, Tamanart, Rehamna e Beni Mellal-Khenifra.

13

Addii | Scomparso a 73 anni Bill Viola

Il pioniere della video arte si è spento il 12 luglio nella sua casa di Long Beach, in California, per complicazioni legate al morbo di Alzheimer. A diramare la notizia della sua scomparsa è stata la galleria newyorkese James Cohan Gallery. Bill Viola era nato nel 1951 nel Queens a New York ed è riconosciuto come uno dei principali videoartisti sulla scena internazionale. Per oltre 40 anni ha creato video, videoinstallazioni, ambienti immersivi e performance sonori presentati in tutto il mondo, i suoi scritti sono stati pubblicati e antologizzati per lettori internazionali. Qui il ritratto scritto da Franco Fanelli per «Il Giornale dell’arte».

14

Addii | Scomparso a 89 anni l’artista indigeno Alex Janvier

Originario delle First Nations di Cold Lake in Alberta, è considerato uno dei più grandi pittori canadesi, grazie alla sua capacità di coniugare l’arte indigena con il modernismo occidentale. La sua scomparsa è stata annunciata durante l’Assemblea delle Prime Nazioni e omaggiato con un minuto di silenzio in suo onore. Nel 2018 la National Gallery of Canada ne aveva celebrato 65 anni di carriera con una grande retrospettiva: «I dipinti unici dell’artista, con i loro colori vivaci e le linee calligrafiche, combinano l’iconografia Denesuline con stili e tecniche artistiche occidentali, come la pittura automatica e l’astrazione modernista. Esplorando il paesaggio geoculturale della casa di Janvier nel nord dell’Alberta, le sue opere su carta, tela e lino fanno riferimento alla cultura e alla storia indigene, inclusa la sua esperienza personale degli effetti della colonizzazione e delle scuole residenziali, all’interno di un’estetica personale e universale», ricordano dal museo.

Redazione, 15 luglio 2024 | © Riproduzione riservata