NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 17 NOVEMBRE 2023

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VENERDÌ 17 NOVEMBRE 2023

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Particolare del cartone di Giulio Romano raffigurante «La battaglia di Costantino», che sarà esposto dal 23 novembre nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano

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Il presidente del board del British George Osborne favorevole a raggiungere un accordo con la Grecia sui marmi del Partenone

George Osborne, presidente del Board of Trustees del British Museum, ha ospitato il 15 novembre una cena per centinaia di ospiti in un luogo sorprendente e che alcuni potrebbero considerare provocatorio: la galleria dove sono esposti i marmi del Partenone. Questa mossa suggerisce che il museo intende assumere un ruolo proattivo per risolvere l’annosa disputa con la Grecia, che risale a più di due secoli fa, quando Elgin portò i marmi in Gran Bretagna. Negli ultimi 40 anni il governo greco ha rivendicato formalmente le sculture, per poterle accogliere nel Museo del Partenone di Atene. Osborne, già cancelliere dello scacchiere (cioè ministro dell’Economia), è stato franco e ha parlato più apertamente delle controversie che il museo sta affrontando: «Troppe volte abbiamo pensato: stiamo zitti. Se non parliamo di cose difficili, nessun altro lo farà. E naturalmente non ha funzionato. Quando c’è una controversia a causa di errori che abbiamo commesso, allora dovremmo riconoscerli». Osborne ha poi espresso la speranza che «si possa raggiungere un accordo con la Grecia», affinché almeno alcune sculture del British Museum «possano essere viste ad Atene». In cambio, chiede che «altri tesori della Grecia, alcuni dei quali non hanno mai lasciato quelle coste, siano visibili qui al British Museum».

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Ritirate le accuse a Jean-François Charnier per il presunto saccheggio di antichità egizie (ma respinto l’appello di Jean-Luc Martinez)

Le accuse penali contro il curatore francese Jean-François Charnier, per aver «facilitato la vendita» di presunte antichità egizie saccheggiate al Louvre Abu Dhabi, sono state ritirate in seguito a una decisione di un’Alta corte francese. Tuttavia, il tribunale ha respinto l’appello dell’ex direttore del Louvre, Jean-Luc Martinez, confermando la sua incriminazione per «complicità in una frode di gruppo». Entrambi gli uomini sono stati incriminati nel 2022 in relazione all’indagine sul traffico di antichità egiziane che ha coinvolto numerosi commercianti e importanti istituzioni artistiche, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York. Le accuse contro Martinez e Charnier erano state confermate a febbraio da una sezione della Corte d’appello di Parigi. Il 14 novembre l’Alta corte francese ha deciso che non è stata seguita una procedura corretta quando Charnier, ex curatore senior della società di consulenza France Muséums responsabile del Louvre Abu Dhabi, è stato messo in custodia nel luglio 2022. Il tribunale ha rilevato che il giudice non era stato debitamente informato dagli investigatori sui motivi del suo arresto. La sua custodia e la successiva incriminazione avrebbero quindi dovuto essere annullate dalla Corte d’appello, che ora dovrà riesaminare il caso. Tuttavia, la sentenza non impedisce al giudice di interrogare nuovamente Charnier.

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A Milano nella primavera 2024 riunito il Polittico Agostiniano di Piero della Francesca

È stata annunciata ieri, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino a Milano, l’irripetibile esposizione che dal 21 marzo al 24 giugno vedrà riunito, nel Museo Poldi Pezzoli, il polittico che Piero della Francesca realizzò tra il 1454 e il 1469 per l’altare maggiore della Chiesa degli Agostiniani di Borgo San Sepolcro (Arezzo). Smembrata e dispersa già alla fine del Cinquecento, di quella pala grandiosa restano otto pannelli (mancano la tavola centrale e la gran parte delle predella), divisi tra la Frick Collection di New York, il Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona, la National Gallery di Londra, la National Gallery of Art di Washington e il Museo Poldi Pezzoli, che conserva il «San Nicola da Tolentino». [Il Giornale dell’Arte]

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Il cartone di Giulio Romano «La battaglia di Costantino» torna nella Pinacoteca Ambrosiana

Restaurato grazie al progetto «Restituzioni 2022» di Intesa Sanpaolo, il cartone «La battaglia di Costantino», opera di Giulio Romano per l’omonima Stanza Vaticana, torna dal 23 novembre nella Pinacoteca Ambrosiana. Il grande frammento del cartone preparatorio per la «Battaglia di Ponte Milvio» fu realizzato dall’allievo più geniale di Raffaello ispirandosi al cartone del maestro, oggi al Louvre. La «Sala di Costantino», commissionata da Leone X Medici a Raffaello, che morì nel 1520, fu portata a compimento entro il 1524 da Giulio Romano (cui Vasari assegna questa scena) e da Francesco Penni. Giulio guardò sì al cartone di Raffaello ma caricò le figure di una nuova, potente energia, e dotò la composizione di un’inedita tensione, poi in parte perduta nella traduzione pittorica sulla parete. Il restauro del cartone ne ha recuperato la grande forza, mentre la nuova collocazione, nella Sala 4, proprio accanto a quella che ospita il superbo cartone di Raffaello per la «Scuola d’Atene» vaticana, mette in evidenza il rapporto tra il maestro e il (grandissimo) allievo.

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I restauri degli affreschi di Francesco da Milano nella Sala dei Battuti del Duomo di Conegliano

Sono iniziati nei giorni scorsi, nella Sala dei Battuti del Duomo di Conegliano (Tv) i lavori di restauro del ciclo pittorico di Francesco da Milano, per riportare agli antichi fasti gli affreschi parietali, datati al secondo decennio del Cinquecento. L’intervento dovrebbe terminare nella seconda metà del 2024 e non comprometterà le visite guidate, a cura dei volontari, nei fine settimana. La Sala dei Battuti si trova sopra il porticato del Duomo e occupa tutto il primo piano, con un’estensione di circa 41 metri per 7. Le pareti sono affrescate con pregevoli opere di Francesco da Milano e di un maestro flandro-veneto. Proprio il ciclo pittorico di Francesco da Milano, caratterizzato da 32 affreschi più alcune trifore, presenta alcuni ammaloramenti che richiedevano da tempo un recupero. Il progetto di restauro, del valore di circa 130mila euro, è opera del Rotary Club Conegliano ed è stato reso possibile grazie all’importante sostegno fornito da Banca Prealpi SanBiagio che ha donato 50mila euro, e dalla generosità di alcune aziende del territorio che hanno aderito alla campagna «Adotta il tuo affresco». [qdpnews.it]

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A Brescia un gioco di ruolo ambientato nell’Italia dei Longobardi

Il 18 novembre nella Basilica di San Salvatore a Brescia si svolgerà il gioco di ruolo «Prima che il gallo canti», ambientato nell’Italia dei Longobardi e con la partecipazione di un centinaio di partecipanti guidati da otto game master. Sarà così possibile vivere un’avventura all’interno di un tipico monastero dell’epoca, tra il 568 e il 774 d.C., cercando di risolvere una serie di misteri. Il gioco, anche nella versione scaricabile, vuole contribuire a diffondere la conoscenza del sito seriale Unesco dei Longobardi in Italia, che annovera i seguenti gruppi monumentali: l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (Ud), il monastero di San Salvatore-Santa Giulia e l’area archeologica del Capitolium a Brescia, il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Torba e a Castelseprio (Va), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (Pg), il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (Pg), il Complesso di Santa Sofia a Benevento e il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (Fg). L’iniziativa è ideata e prodotta dall’Associazione Italia Langobardorum, ente di gestione del sito seriale Unesco «I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)» in collaborazione con Gummy Industries. Per l’occasione la Fondazione Brescia Musei offrirà ai giocatori una visita guidata gratuita alla sezione Longobarda del Museo di San Salvatore-Santa Giulia e un biglietto (gratuito) per visitare il Parco archeologico di Brixia romana.

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Pubblicato un dizionario sul pensiero filosofico di Gianni Vattimo

L’Institute for Doctoral Studies in the Visual Arts (ente con sede istituzionale a Portland nel Maine, ma di natura itinerante, con le sue residenze d’artista) ospita il primo lancio online del libro The Vattimo Dictionary (Edinburgh University Press, 2023), curato dalla direttrice dell’Idsva Simonetta Moro. Alla conversazione parteciperanno tre autori che hanno contribuito al dizionario: Silvia Mazzini (Idsva), David Webb (Staffordshire University) e Santiago Zabala (Icrea/Pompeu Fabra University). Il dizionario presenta un’introduzione al pensiero filosofico di Gianni Vattimo (1936-2023), considerato il più importante filosofo italiano degli ultimi 50 anni e uno dei principali pensatori europei contemporanei. Le voci dalla A alla Z forniscono una copertura di oltre 100 concetti e temi chiave di Vattimo, oltre a filosofi che hanno influenzato il suo pensiero e termini di interesse biografico. I contributi includono 53 autori di spicco del settore, da Franca d’Agostini, Carmelo Dotolo, Silvia Mazzini, Eduardo Mendieta, Robert Valgenti, Federico Vercellone, David Webb a Santiago Zabala. Il volume comprende un’introduzione biografica e una bibliografia completa. Il volume è già stato presentato il 7 novembre all’Università Pompeu Fabra di Barcellona, nell’ambito di un omaggio a Gianni Vattimo. L’evento è stato organizzato dal professor Zabala, responsabile dell’Archivio Vattimo dell’Università Pompeu Fabra.

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A Napoli due turni di visite ai depositi di arredi e opere d’arte di Palazzo Reale

Nell’ambito dell’iniziativa «Il sabato dei depositi. Visite guidate ai depositi di arredi e opere d’arte di Palazzo Reale», domani 18 novembre il Palazzo Reale di Napoli organizza due turni di visite guidate al Deposito quadri e al Laboratorio di restauro. Durante le visite il personale del Museo illustrerà ai visitatori un percorso solitamente non accessibile al pubblico: gli ambienti di lavoro in cui gli operatori del restauro si prendono cura del patrimonio artistico del Museo e il deposito dei dipinti, entrambi ritornati in funzione nel 2014 a seguito di importanti lavori di ristrutturazione.

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Mostre che aprono

La Callas alla Scala
Il Teatro alla Scala presenta, da oggi 17 novembre 2023 a martedì 30 aprile 2024, la mostra «Fantasmagoria Callas», a cura di Francesco Stocchi con allestimento di Margherita Palli, dedicata al celebre soprano (New York, 2 dicembre 1923-Parigi, 16 settembre 1977) presso il Museo Teatrale alla Scala, nell’ambito del palinsesto Callas 100. In occasione del centesimo anniversario dalla nascita, la Scala omaggia Maria Callas con un’esposizione concepita per celebrarne il mito, evocando l’impronta indelebile che ha lasciato nell’immaginario collettivo. L’eredità del soprano, che ha saputo coniugare canto e recitazione in una miscela unica che l’ha consegnata alla storia quale icona senza tempo, è celebrata in un allestimento che restituisce il ritratto di un’artista completa, profondamente legata alla storia del Teatro che l’ha vista interprete di 23 titoli d’opera in 28 spettacoli dal 1950 al 1961, tra cui 6 inaugurazioni di stagione.

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Addii

Radcliffe Bailey. Il 15 novembre è morto ad Atlanta, in Georgia, all’età di 55 anni, l’artista americano Radcliffe Bailey, noto per aver utilizzato una serie di materiali e procedimenti per creare un complesso corpo di opere a tecnica mista che esploravano in larga misura la diaspora africana e la storia e l’esperienza dei neri americani. La morte di Bailey è stata confermata dal suo gallerista, Jack Shainman, e da suo fratello Roy, che ha indicato come causa del decesso un cancro al cervello. Nato nel New Jersey, Bailey si trasferì con tutta la sua famiglia all’età di 4 anni ad Atlanta, città in cui ha poi trascorso tutta la sua vita. La capitale della Georgia ha celebrato e alimentato la sua carriera con importanti commissioni e con una grande mostra del 2011 sul suo lavoro all’High Museum of Art. 

Redazione, 17 novembre 2023 | © Riproduzione riservata