MARTEDÌ 17 SETTEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 16 NOTIZIE
- 01 Restaurato il «Grande Ferro R» di Alberto Burri a Ravenna
- 02 Gli Uffizi diventano anche Accademia e restaurano (e riaprono) il Teatro del Rondò di Bacco
- 03 Il Museo delle Civiltà di Roma nel 2026 diventerà il maggior museo italiano di arte orientale
- 04 Nella Reggia di Caserta riaprono le Serre di John Andrew Graefer
- 05 Il Museum Data Service ospiterà 100 milioni di schede relative a oggetti nelle collezioni britanniche
- 06 Sono tornate «a casa» le otto campane del campanile nord di Notre-Dame
- 07 I parchi dei castelli tedeschi sono sinergici contro il cambiamento climatico
- 08 Si è aperto il cantiere di restauro del duomo di S. Catervo a Tolentino
- 09 La nuova stagione della Rete dell’800 lombardo
- 10 Restaurata la figura di san Giovanni Battista nel Complesso di Santa Maria la Nova a Napoli
- 11 Un libro sui condottieri del Duomo di Firenze e sul loro restauro
- 12 In vendita Villa Palmieri a Firenze, dove Boccaccio ambientò il Decamerone. Vi soggiornò anche la regina Vittoria
- 13 La prima parte della collezione numismatica Bruun fattura all’asta 14,8 milioni di euro
- 14 Che cosa è andato storto all’evento di Cai Guo-Qiang per l’apertura di Pst Art del Getty?
- 15 Per la Giornata Internazionale della Pace, «Lerici regala un sogno»
- 16 Un cartone di Felice Vanelli preparatorio per gli affreschi di S. Lorenzo martire a Dovera donato alla Provincia di Lodi
Restaurato il «Grande Ferro R» di Alberto Burri a Ravenna
È stato restaurato il «Grande Ferro R», una scultura del 1990 di Alberto Burri che troneggia nell’area esterna del Palazzo Mauro De André a Ravenna. L’imponente struttura misura 10 metri di altezza e 16 di base. «Siamo molto orgogliosi, ha dichiarato il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, di restituire a distanza di oltre trent’anni al “Grande Ferro R” il suo aspetto originario. Attraverso questo restauro non abbiamo solo compiuto un atto doveroso, in termini di tutela e valorizzazione, nei confronti di uno degli esempi più importanti e significativi di arte pubblica che, attraverso l’impegno e l’investimento del Gruppo Ferruzzi, il secolo scorso ha lasciato alla nostra città, ma abbiamo voluto anche dare risposta a un sentimento diffuso che lega i ravennati al “Grande Ferro”». L’attento restauro, coadiuvato dall’Area Infrastrutture Civili Servizio Edilizia Pubblica, U.O. Edifici Vincolati del Comune di Ravenna in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, è stato realizzato dal Laboratorio del Restauro di Ravenna e dall’impresa Il Pennello di Faenza che, dopo un’attenta analisi, hanno portato l’opera allo splendore originario. Il costo complessivo del restauro è stato di 74.600 euro
Gli Uffizi diventano anche Accademia e restaurano (e riaprono) il Teatro del Rondò di Bacco
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde ha annunciato il 16 settembre, nell’ambito della presentazione di «Brevissime» (un nuovo ciclo di incontri su temi artistici in programma nell’Auditorium Paolucci della Galleria dal 25 settembre al 28 novembre e dal 6 marzo al 29 maggio 2025), la creazione di «Cattedra Uffizi», un nuovo corso che «sarà strutturato proprio come un corso monografico, annuale e di livello accademico, a cadenza settimanale con un singolo docente, su un tema all’anno. Come tutti i musei, anche gli Uffizi non sono solo esposizione di opere d’arte, ma anche e soprattutto uno spazio di ricerca alternativo all’Università, non secondario ad essa né in competizione. L’argomento di quest’anno sarà l’antiquaria». Il professore in cattedra, per questo primo anno, sarà Fabrizio Paolucci. Verde ha annunciato anche il restauro, la riapertura e il rilancio del Teatro del Rondò di Bacco a Palazzo Pitti, chiuso ormai da anni, precisando di «aver reperito 250mila euro nei fondi del museo per rimetterne a norma gli ambienti e restituire alla città il suo palcoscenico per tante e variegate attività: è ciò di cui abbiamo bisogno se vogliamo essere luoghi di produzione e costruzione culturale. Presto inizieremo le operazioni per il rilancio di questo luogo, dove sono state tra l’altro scritte pagine importanti nella storia del teatro e della danza fiorentina».
Il Museo delle Civiltà di Roma nel 2026 diventerà il maggior museo italiano di arte orientale
Il Museo delle Civiltà di Roma, nella riallestita sede del Palazzo delle Scienze all’Eur, diventerà il maggior museo italiano di arti e culture asiatiche. Si realizza il «Grande Progetto Beni Culturali», lanciato nel 2016. Dal 3 ottobre al Museo delle Civiltà si uniscono le due importanti collezioni dell’ex Mnao-Museo Nazionale d’Arte Orientale Giuseppe Tucci, nato nel 1957, e quello Preistorico Etnografico Luigi Pigorini, fondato nel 1875 presso il Collegio Romano. Le collezioni etnografiche del Museo Luigi Pigorini non sono più aperte al pubblico dagli anni Settanta. Quelle ricche e poco conosciute del Museo Nazionale d’Arte Orientale che raccolgono le migliaia di reperti scavati dal 1950 in Afghanistan, Pakistan, Iran, Giappone, dall’Ismeo (Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente) sono già confluite nel Museo delle Civiltà che ne sta curando la catalogazione e il riallestimento. Questa nuova parte del Museo, intitolata EurAsia, sarà completata nel 2026 al piano terra dell’edificio, con altre opere esposte in cinque sezioni che illustreranno la lunga storia delle Collezioni di Arti e Culture Asiatiche dello stesso museo.
Nella Reggia di Caserta riaprono le Serre di John Andrew Graefer
Alla Reggia di Caserta il 19 settembre alle ore 11.30 si terrà la presentazione, alla stampa e agli addetti ai lavori, dell’apertura delle Serre di Graefer (dal nome del botanico John Andrew Graefer, incaricato dalla regina Maria Carolina della realizzazione del Giardino Inglese, completato tra il 1786 e il 1798 ). L’evento sarà un’anteprima dell’apertura al pubblico, che avrà luogo da sabato 21. Il recupero dell’area delle Serre Borboniche restituisce la dimensione produttiva che da sempre caratterizza i siti di questa dinastia. La qualificazione è stata realizzata sperimentando un modello di gestione del patrimonio culturale fondato sul partenariato speciale pubblico-privato, che vede la collaborazione tra Reggia e imprese del territorio. Il progetto ha l’obiettivo di dare nuovo impulso culturale ed economico al sito, nel rispetto della sua identità, con il coinvolgimento di chi opera nel territorio.
Il Museum Data Service ospiterà 100 milioni di schede relative a oggetti nelle collezioni britanniche
Il 13 settembre è stata lanciata una piattaforma digitale per riunire 100 milioni di schede relative a oggetti provenienti da collezioni di tutto il Regno Unito. Il Museum Data Service (Mds) sarà una collaborazione tra l’ente di beneficenza Art Uk, il Collections Trust e l’Università di Leicester, con il finanziamento di Bloomberg Philanthropies e dell’Arts and Humanities Research Council. Gli organizzatori affermano che l’iniziativa sarà «trasformativa» per curatori, ricercatori, educatori e altro. L’obiettivo è quello di fornire un unico programma su cui i musei possano archiviare e condividere materiali di oggetti, in un formato semplice e uniforme. Inizialmente è stata avviata con circa 3 milioni di documenti provenienti da 21 musei, tra cui la National Gallery di Londra e il museo del Galles l’Amgueddfa Cymru, molti altri sono attesi in futuro. Tramite la National Collection, un progetto da 18,9 milioni di sterline finanziato dal governo britannico che mira a creare «una “collezione nazionale” virtuale unificata dissolvendo le barriere tra le diverse collezioni».
Sono tornate «a casa» le otto campane del campanile nord di Notre-Dame
A meno di 100 giorni dalla data di riapertura della cattedrale parigina di Notre-Dame, le otto campane del campanile nord sono arrivate a Parigi per essere reinstallate. Un lungo camion le ha trasportate dal dipartimento della Manica, dove erano state restaurate dopo essere state rimosse nel 2023. Nella rue d’Arcole, che conduce al piazzale, una folla di curiosi ha assistito il 12 settembre all’arrivo di questi spettacolari oggetti dal peso di diverse tonnellate. Ciascuna delle campane ha un nome (Marcel, Marie-Gabriel, Denis, Anne-Geneviève, Étienne, Benoît-Joseph, Maurice e Jean-Marie) inciso su di essa. Per sei di esse, di colore chiaro, ci si è limitati a una pulitura. Solo due, leggermente danneggiate dall’incendio, sono state restaurate. Il lavoro si è svolto presso la fonderia Cornille Havard, una delle poche officine specializzate in Francia, che le aveva fuse nel 2013.
I parchi dei castelli tedeschi sono sinergici contro il cambiamento climatico
I parchi dei castelli storici tedeschi stanno diventando sempre più fragili e gli alberi ultracentenari stanno scomparendo. Un articolo pubblicato sul sito del quotidiano francese «Le Figaro» prende in esame alcuni casi concreti, come quello del parco del castello di Bad Muskau, in Sassonia (ex Germania est). Un fusto di frassino cresce nella cavità del tronco di un suo simile centenario, che era stato devastato dai parassiti ed era poi crollato durante una tempesta. Qui la chiamano «rigenerazione naturale». Il «ripiantamento» del frassino in un tronco di 150 anni ha i suoi motivi, «perché beneficerà delle radici del vecchio albero e sarà più resistente alle minacce», spiega la giardiniera Jana Kretschmer. A Monaco di Baviera invece, nel castello di Nymphenburg, le invasioni di fitoftora (un fungo) e di vischio stanno privando gli alberi dell’acqua. «Gli alberi si trovano in uno stato di stress da siccità, anche negli anni in cui le precipitazioni sono sufficienti», spiega Michael Degle, architetto paesaggista del parco. Dal 2021, Bad Muskau e Nymphenburg collaborano con una decina di altre località in un gruppo di lavoro dedicato all’adattamento dei siti ai cambiamenti climatici. Secondo i loro calcoli, nel lungo periodo sarebbe necessario un investimento tra i 200 e i 250 milioni di euro per adattare i principali giardini storici.
Si è aperto il cantiere di restauro del duomo di S. Catervo a Tolentino
Il 13 settembre, con un rito di benedizione del vescovo Nazareno Marconi, si è aperto a Tolentino (Mc) il cantiere di restauro nel duomo di S. Catervo. I lavori consisteranno nella riparazione dei danni strutturali prodotti dal sisma del Centro Italia del 2016 e nella messa in sicurezza degli apparati decorativi. Progettati dall’architetto Alessandro Nardi in collaborazione con l’ingegner Henry Gullini e il coordinamento dell’Ufficio Sisma della Diocesi di Macerata, saranno eseguiti dall’impresa Fratelli Navarra srl. La fine dei lavori è prevista per il mese di settembre 2026. L’attuale chiesa di S. Catervo è in realtà la terza fabbrica eretta sul medesimo luogo nel corso dei secoli. Il primo sacello dedicato al Santo martire del IV secolo, primo evangelizzatore di queste terre, fu voluto dalla moglie di lui, Settimia Severina, per raccoglierne le spoglie mortali, che riposano tuttora nel sarcofago monumentale insieme a quelle del figlio Basso. Il tempio fu ricostruito nelle forme attuali a partire dal 1822, per essere canonicamente eretto a concattedrale.
La nuova stagione della Rete dell’800 lombardo
Il 21 e 22 settembre una grande festa nei musei aderenti, il 22 e 23, due giornate di studi al Museo Poldi Pezzoli e al Castello Sforzesco sul tema «Le arti applicate in Lombardia nell’Ottocento: artisti, collezionisti, esposizioni e musei»: la Rete dell’800 Lombardo (19 i musei aderenti, dell’intera Lombardia) inaugura la nuova stagione con un programma in grado di stimolare l’interesse di tutti gli appassionati della cultura di quel secolo. Nel fine settimana, riuniti sotto il titolo «Guardare i libri, leggere i dipinti», si tengono visite guidate, mostre, focus espositivi, laboratori didattici, tutti dedicati al grande patrimonio librario custodito nelle biblioteche di quei musei, dai codici miniati ai romanzi storici, messo qui in connessione con le opere esposte, accendendo inaspettate scintille. Nelle giornate di studi (aperte gratuitamente al pubblico), organizzate da Marco Albertario, Roberta D’Adda, Lavinia Galli e Francesca Tasso, che hanno chiamato numerosi studiosi ad approfondire il tema, il dibattito riguarderà il mondo delle arti applicate, che nell’800 conobbero una grande fioritura, indagando anche le vicende personali e storiche di collezionisti e istituzioni.
Restaurata la figura di san Giovanni Battista nel Complesso di Santa Maria la Nova a Napoli
Il 28 settembre, alle ore 12, il Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova nel centro storico di Napoli, apre le porte al pubblico in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024. È in programma una visita guidata gratuita in compagnia del direttore Giuseppe Reale, che per l’occasione accompagnerà i presenti alla scoperta della scultura restaurata di san Giovanni Battista, tradizionalmente attribuita a Pietro Bernini (1562-1629). Dopo un lungo intervento di recupero conservativo ed estetico, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza e la direzione scientifica di Alessio Cuccaro, la statua in marmo dello scultore fiorentino risalente al XVII secolo è tornata all’altare del Cappellone di San Giacomo della Marca.
Un libro sui condottieri del Duomo di Firenze e sul loro restauro
Edito da Officina Libraria, è in libreria il volume La spada e la memoria. Giovanni Acuto e Niccolò da Tolentino: i condottieri del Duomo di Firenze fra storia, arte e conservazione, dedicato agli affreschi, oggetto di un recentissimo restauro, realizzati da Paolo Uccello e Andrea del Castagno nel Duomo di Firenze. Il libro (128 pp., 130 ill. a colori, 35 euro), a cura di Lorenzo Fabbri, è un progetto dell’Opera di Santa Maria del Fiore realizzato con il sostegno di American Express, che ha supportato anche l’intervento sulle due opere. Nel volume sono presentati per la prima volta i risultati delle indagini diagnostiche e le complesse vicende conservative che le opere hanno vissuto nel corso del tempo. L’intervento sui due affreschi (eseguito nel 2022 e proseguito con ulteriori indagini diagnostiche nel 2023) è stato affidato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sotto la tutela della Soprintendenza Abap per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, alla restauratrice Daniela Dini, che già nel 2000 si era occupata delle due opere.
In vendita Villa Palmieri a Firenze, dove Boccaccio ambientò il Decamerone. Vi soggiornò anche la regina Vittoria
È stata messa in vendita, per oltre 50 milioni di euro, Villa Palmieri a Firenze. La residenza si estende su quasi 4mila metri quadrati, con un’area verde di circa nove ettari, in pratica il secondo parco più grande della città. Della vendita si sta occupando un’agenzia specializzata in immobili di lusso, la Dreamer Luxury Real Estate. La villa prende il nome da Matteo e Marco Palmieri che la acquisirono nel 1454. Nel 1697 fu avviata una prima ristrutturazione; nel 1769 la dimora passò a un conte Cowper e poi al conte inglese di Crawford e Belcaress, a cui si deve la fisionomia del giardino all’inglese. Fu qui, secondo la fantasia di Giovanni Boccaccio, che si incontrarono i giovani fiorentini per sfuggire alla peste e dunque qui è ambientato il suo Decamerone. Qui soggiornò la regina Vittoria d’Inghilterra, che amava questa dimora e che la arredò in larga parte.
La prima parte della collezione numismatica Bruun fattura all’asta 14,8 milioni di euro
Una prima parte della collezione danese di Lars Emil Bruun, con monete raccolte e tesaurizzate per un secolo, è stata venduta all’asta a Copenaghen il 14 settembre per un totale di 14,8 milioni di euro. Michael Fornitz, direttore della filiale danese della casa d’aste Stack’s Bowers, ha dichiarato alla stampa di essere soddisfatto del risultato, superiore del 25% rispetto alle stime. La vendita ha riguardato una prima parte della raccolta, che comprende circa 20mila lotti e ha una stima totale di 67 milioni di euro. Lars Emil Bruun, imprenditore danese e grande numismatico, acquistò la collezione dell’aristocratica famiglia Bille-Brahe nel 1922.
Che cosa è andato storto all’evento di Cai Guo-Qiang per l’apertura di Pst Art del Getty?
La sera del 15 settembre al Los Angeles Coliseum alla fine dello spettacolo di fuochi d’artificio di Cai Guo-Qiang, una serie di esplosioni fragorose sopra il campo da football americano ha indotto gli spettatori ad accovacciarsi e a coprirsi le orecchie. Poi, mentre sulla folla pioveva la cenere dei fuochi, si sono viste diverse persone ripararsi o coprirsi la bocca. Nel presentare l’evento, in apertura della terza edizione di Pst Art (una «stravaganza» da 20 milioni di dollari che si annuncia come il più grande evento artistico degli Stati Uniti), intitolato «We Are», l’artista cinese ha raccontato una storia sul complesso rapporto dell’umanità con l’Intelligenza Artificiale. Anche se i fuochi d’artificio di Cai erano spettacolari, il messaggio è stato bizzarro. O, come ha detto un visitatore all’uscita dello stadio: «Era tutto sbagliato».
Per la Giornata Internazionale della Pace, «Lerici regala un sogno»
La città di Lerici (Sp) presenta dal 19 settembre un’opera inedita che vede protagonisti i bambini. Per celebrare la Giornata mondiale della Pace quest’anno si parte dalla città ligure con l’installazione luminosa e mostra «Lerici regala un sogno: i bambini al potere!», in piazza Garibaldi, un progetto artistico a cura di Marco Nereo Rotelli, nel quale sono stati coinvolti circa mille bambini delle scuole dell’infanzia e primaria che si sono espressi con i loro disegni a tema. Il progetto è dedicato al libro La Piccola Guida del Mondo per Bambini di Simona Paravani, con il patrocinio dell’Associazione Robert F. Kennedy Human Rights Italia. L’evento sulla Pace si celebra con poche ore di differita anche in Ecuador; il 21 settembre toccherà a Roma in contemporanea con Osaka in Giappone; il 28 a Paesi Bassi, Abruzzo e Stati Uniti.
Un cartone di Felice Vanelli preparatorio per gli affreschi di S. Lorenzo martire a Dovera donato alla Provincia di Lodi
Un cartone del pittore figurativo lombardo Felice Vanelli (1936-2016), preparatorio per gli affreschi che decorano la chiesa parrocchiale di S. Lorenzo Martire a Dovera (Cr), che fu realizzato tra il 1993 e il 1994 e che rappresenta san Gabriele arcangelo (144x284 cm), è stato donato dal fotografo Pasqualino Borella alla Provincia di Lodi.