GIOVEDÌ 20 APRILE 2023
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
- 01 La Francia semplifica la procedura di restituzione dell’arte saccheggiata dai nazisti agli eredi dei legittimi proprietari.
- 02 A Parigi sono state restituite tre opere d’arte razziate dai nazisti.
- 03 Riapre il palazzo reale Het Loo.
- 04 Riaprire una galleria d’arte in Ucraina è un segno di resilienza.
- 05 La galleria Lgdr prende casa dai Wildenstein.
- 06 Venti reperti di Palmira restaurati a Praga.
- 07 Al Museo del Bargello parte il riallestimento della Sala Islamica e della Sala delle Maioliche.
- 08 Recuperati dal Nucleo Tpc dei Carabinieri tre reperti archeologici rubati.
- 09 Quattro anni dopo l’incendio, la metamorfosi di Notre-Dame.
- 10 Ora la Galleria Tornabuoni è anche a Roma.
- 11 Mostre che aprono A Racconigi arte etnografica dalle collezioni del Castello.
- 12 Magritte, de Chirico, Sironi e Severini ad Arzachena.
La Francia semplifica la procedura di restituzione dell’arte saccheggiata dai nazisti agli eredi dei legittimi proprietari.
Un nuovo progetto di legge è stato presentato il 18 aprile dalla ministra della Cultura, Rima Abdul Malak, che modifica il Code du Patrimoine, introducendo una deroga al principio di inalienabilità delle collezioni nazionali che sarà applicato «a tutti i beni culturali sottratti tra l'ascesa di Hitler al potere il 30 gennaio 1933 e la capitolazione del nazismo l'8 maggio 1945». Una «commissione amministrativa specializzata», la Commissione per il risarcimento delle vittime delle spoliazioni (Civs), sarà incaricata di valutare i fatti, caso per caso, e raccomandare o meno la restituzione. La nuova legge «fa opera di giustizia e di memoria», ha detto la ministra. La procedura ne uscirà semplificata perché ora, proprio per il principio di inalienabilità delle collezioni nazionali, la restituzione delle opere saccheggiate è possibile solo con leggi ad hoc. [Luana De Micco]
A Parigi sono state restituite tre opere d’arte razziate dai nazisti.
Due dipinti e una scultura del XV secolo razziati dai nazisti tra il 1933 e il 1945 sono stati restituiti ai legittimi proprietari martedì a Parigi. La ministra della Cultura francese Rima Abdul Malak ha consegnato agli eredi di Agathe ed Ernst Saulmann un dipinto su tavola fiorentino raffigurante una «Scena di battaglia: assedio di Cartagine di Scipione Emiliano», che si trovava al Musée des Beaux-Arts di Angers, e una «Madonna con Bambino» padovana conservata al Musée de Picardie di Amiens. Una scultura raffigurante una Vergine della Pietà, realizzata dalla cerchia di Gil de Siloé, che si trovava al Louvre, è stata invece riconsegnata agli eredi di Harry Fuld. [Redazione]
Riapre il palazzo reale Het Loo.
A un’ora da Amsterdam, il palazzo reale Het Loo, costruito alla fine del XVII secolo, riaprirà le porte domani 21 aprile completamente restaurato e dotato di un’estensione sotterranea. E sarà pronto a ricevere non 400mila ma 700mila visitatori, più di Fontainebleau o Chantilly. Ma comunque dieci volte meno di Versailles, a cui peraltro assomiglia. [Redazione]
Riaprire una galleria d’arte in Ucraina è un segno di resilienza.
Per oltre un anno, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dlela Russia, lo spazio della galleria di Max e Julia Voloshyn a Kiev è diventato un ricovero e un rifugio bellico per gli artisti e i lavoratori dell’arte. Ora è stata riportata al suo scopo originario di spazio espositivo e, in una situazione ancora di emergenza, mira a restituire un senso di normalità alla comunità artistica e al pubblico. «La decisione di riaprire la nostra galleria a Kiev in questo momento, hanno dichiarato i coniugi Voloshyn, è stata dettata da un forte senso di sostegno alla scena artistica ucraina in tempi difficili». [artnet.com]
La galleria Lgdr prende casa dai Wildenstein.
Lgdr, la potente galleria costituita alla fine del 2021 da Dominique Lévy, Brett Gorvy, Amalia Dayan e Jeanne Greenberg Rohatyn, ha aperto le porte di un nuovo spazio newyorkese sulla East 64th Street. Lo stabile di sei piani è stato costruito all’inizio degli anni Trenta e, oltre a essere uno dei più «antichi» edifici per gallerie d’arte di New York, è stato a lungo la sede della dinastia di mercanti Wildenstein. La mostra inaugurale, «Rear View», comprende decine di opere di autori classici moderni, come René Magritte e Francis Bacon, o di nomi più contemporanei, come Eric Fischl, Barkley Hendricks e Yoko Ono, fino a star cutting-edge come Urs Fischer, Jenna Gribbon, Jenny Saville e Issy Wood. [Redazione]
Venti reperti di Palmira restaurati a Praga.
Danneggiate durante la guerra civile siriana e restaurate da specialisti cechi, venti antichità sono in mostra al Museo Nazionale di Praga, in attesa del loro ritorno nel Paese d’origine. Tra le opere esposte ci sono tre ritratti funerari in pietra provenienti dall’antico sito di Palmira, danneggiati dai combattenti jihadisti dello Stato Islamico quando nel 2015 si sono impadroniti della città patrimonio dell’Unesco. Gli oggetti sono stati «danneggiati dai combattimenti, deliberatamente per motivi ideologici o da gente del posto in cerca di qualcosa da vendere», ha dichiarato all’Afp il direttore del Museo Nazionale Michal Lukes. «Questi ritratti sono stati tutti rotti con martelli di metallo», ha precisato. Gli oggetti torneranno in Siria alla fine di maggio se «la situazione sarà sufficientemente stabile da poter far pensare che non siano nuovamente danneggiati». [Le Figaro]
Al Museo del Bargello parte il riallestimento della Sala Islamica e della Sala delle Maioliche.
Il progetto di riallestimento della Sala Islamica e della Sala delle Maioliche, site al primo piano del Museo del Bargello a Firenze, è curato dallo studio di architettura Guicciardini & Magni e prevede il ripensamento del percorso espositivo, migliorando le modalità di conservazione e valorizzazione delle opere grazie all’ausilio di speciali vetrine dotate di cristalli antiriflesso e controllo del microclima. I lavori nelle due sale sono finanziati grazie al Piano Strategico «Grandi Progetti Beni Culturali» del Ministero della Cultura per un totale di 2,2 milioni di euro. La procedura di gara per l’appalto dei lavori, gestita da Invitalia, è stata vinta dal raggruppamento temporaneo di imprese composto da Goppion SpA con la ditta Masi. I lavori per la realizzazione delle vetrine sono in corso e avranno una durata circa dieci mesi. A partire dal prossimo settembre entrambe le sale chiuderanno per consentire il montaggio delle vetrine e quindi la nuova disposizione degli oggetti. [Redazione]
Recuperati dal Nucleo Tpc dei Carabinieri tre reperti archeologici rubati.
Un askos (piccolo vaso) e un’anfora apuli sono stati riconsegnati alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) di Venezia, a parziale conclusione dell’indagine «Magna Grecia», coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. L’individuazione dei beni, provenienti da contesti archeologici italici, è avvenuta a seguito di specifici servizi di controllo del mercato dell’arte. L’askos è datato tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. L’anfora apula a figure rosse, invece, è databile alla metà del IV secolo a.C. I beni individuati sono stati sequestrati a seguito di perquisizioni presso abitazioni private, nelle province di Crotone e Firenze. Otto persone sono state deferite all’autorità giudiziaria per ricettazione di beni culturali. [Redazione]
Quattro anni dopo l’incendio, la metamorfosi di Notre-Dame.
Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha visitato il 14 aprile il cantiere della cattedrale di Notre-Dame. A quattro anni dal disastro del 15 aprile 2019, il monumento parigino si sta poco per volta ricomponendo e il suo interno è già stato in parte trasformato. Quasi 44mila metri quadrati di pietra sono stati puliti, riportando la cattedrale ai colori originali. È stato riaffermato l’obiettivo della riapertura prevista per il 2024. [Redazione]
Ora la Galleria Tornabuoni è anche a Roma.
Taglio del nastro ieri 19 aprile a Roma per la Galleria Tornabuoni che, dopo Parigi, Londra, Milano e Forte dei Marmi approda nella capitale, in via Bocca di Leone, vicino a Palazzo Torlonia. Come è accaduto per tutte le altre sedi (la prima è nata a Firenze nel 1981), il titolare Roberto Casamonti apre con Lucio Fontana di cui, in una sorta di miniantologia, espone trenta opere. Si parte con una «Via Crucis» del 1947, per approdare allo Spazialismo (in mostra un «Concetto spaziale» del 1963) dei tagli e dei fori degli anni Sessanta. Casamonti spiega che l’inaugurazione delle Gallerie Tornabuoni con Lucio Fontana è merito di una frase capace di aprire i cuori, scritta dall’artista sul retro di una sua opera: «Oggi è una giornata bella da viversi». Diretta da Andrea Bizzarro, la Galleria rende anche omaggio a Enrico Crispolti, lo storico dell’arte scomparso nel 2018 autore del catalogo generale dell’opera di Fontana. [Tina Lepri]
Mostre che aprono A Racconigi arte etnografica dalle collezioni del Castello.
Da oggi 20 aprile a domenica 25 giugno, nel Salone d’Ercole del Castello di Racconigi (Cn), all’interno del consueto percorso di visita è allestita l’esposizione «Storie dal mondo in Castello. Nuovi incontri». Sono esposti 8 manufatti inediti, selezionati dalla raccolta di armi e oggetti etnografici custodita nel deposito Armeria, uno dei segmenti inediti e più sorprendenti del patrimonio conservato nella residenza sabauda. I beni esposti provengono da diverse parti del mondo (India, Persia, Sudan, Congo, Giappone, Impero ottomano) e coprono un arco cronologico che dal Settecento giunge al primo quarto del Novecento. Si tratta di doni ricevuti da Vittorio Emanuele III e dall’ultimo re d’Italia Umberto II, in occasione di viaggi all’estero o di visite diplomatiche legate alle relazioni internazionali intrattenute da Casa Savoia. [Redazione]
Magritte, de Chirico, Sironi e Severini ad Arzachena.
«Piacere, non sono io! Quattro capolavori in cerca di identità» è la mostra allestita al Museo Civico di Arzachena (Ss) dal 21 aprile al 23 luglio. Al centro dell’esposizione quattro opere di René Magritte, Giorgio de Chirico, Mario Sironi e Gino Severini per un progetto promosso dalla delegata alla Cultura, Valentina Geromino. L’identità umana, la consapevolezza di sé, la fragilità della sfera umana e la percezione del proprio io sono i temi di questa iniziativa che accomuna, afferma il direttore della mostra Walter Marchionni, i lavori dei quattro artisti, uno dei quali, il belga Magritte, non è mai approdato in Sardegna. L’illusione, tema in comune delle quattro opere, coinvolge anche le opere di dieci artisti contemporanei esposti nella sezione «Piacere, non sono io» che offriranno al pubblico sensazioni e richiami frutto di singolari percorsi e contaminazioni tra i diversi linguaggi dell’arte. Gli artisti sono Salvatore Alessi, Francesco Altomare, Tonino Mattu, Juan Eugenio Ochoa, Nara Tomassini, Laura Muolo, Francesco Zafferino, Sinisha Kashawelski, Marco Corridoni e Marco Mattei. [Tina Lepri]