MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 10 NOTIZIE
- 01 In Umbria un eccezionale recupero di manufatti etruschi
- 02 Record (annunciato) per Magritte all’asta di Christie’s: 121,2 milioni di dollari
- 03 L’Unesco interviene per proteggere i siti del patrimonio libanese
- 04 Il dipartimento di arte bizantina e cristiana orientale del Louvre sta prendendo forma
- 05 «La Galleria Nazionale»? D’ora in poi chiamatela Gnamc
- 06 Una nuova piazza firmata Renzo Piano davanti all’Auditorium Parco della Musica a Roma
- 07 Evelina Christillin confermata presidente del Museo Egizio di Torino fino al 2028
- 08 Sfregio alla fontana di Sansepolcro, appena restaurata
- 09 A Firenze la ricostruzione del centro storico documentata all’Archivio di Stato
- 10 Oltre 80 opere moderne e contemporanee sequestrate alla criminalità dalle Autorità in mostra a Milano
In Umbria un eccezionale recupero di manufatti etruschi
Ieri, 19 novembre, a Roma, nel Reparto operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc), si è tenuta una conferenza stampa per illustrare i risultati di una complessa indagine svolta dai Carabinieri del Nucleo Tpc-Sezione archeologia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, in cui sono stati sequestrati numerosi reperti di età etrusca in perfetto stato di conservazione. L’indagine era partita ad aprile, a seguito di una comunicazione dei Carabinieri del Comando Tpc che segnalava un possibile scavo abusivo nella zona fra Chiusi e Città della Pieve e il ritrovamento di importanti reperti archeologici etruschi. Sono state rinvenute otto urne in travertino bianco umbro, in parte decorate in altorilievo con scene di battaglia e di caccia con fregi, alcune delle quali conservano pigmenti policromi e rivestimenti a foglia d’oro, altre con la raffigurazione del mito di Achille e Troilo, e due sarcofagi, uno con la sola copertura, l’altro completo dello scheletro del defunto. Rinvenuto anche un ricco corredo funebre, con suppellettili e vasellame in terracotta e metallo, tra cui quattro specchi in bronzo (di cui uno decorato con l’antica divinizzazione di Roma e della lupa che allatta solo Romolo), un balsamario contenente ancora tracce organiche del profumo che era al suo interno e un pettine in osso. La collaborazione scientifica da parte di un docente dell’Università di Roma Tor Vergata ha permesso di contestualizzare l’appartenenza dei reperti a una necropoli etrusca, verosimilmente del territorio chiusino già ricco di analoghe testimonianze artistiche. Secondo gli esperti, si tratta di uno dei più importanti ritrovamenti di manufatti etruschi mai realizzato durante un’azione investigativa.
Record (annunciato) per Magritte all’asta di Christie’s: 121,2 milioni di dollari
La doppia asta serale newyorkese di Christie’s di una storica «single-owner collection» e di una tornata generalista di arte del XX secolo ha raggiunto i 460 milioni di dollari diritti compresi ieri sera 19 novembre. La collezione di Mica Ertegun, arredatrice d’interni e moglie di Ahmet Ertegun, magnate della musica pop e cofondatore della Atlantic Records, ha fatto da apripista alla serata, con un incasso totale di 183,9 milioni di dollari, compresi i diritti. Il nucleo di 19 dipinti e sculture era coperto con contratti di garanzia da Christie’s (tre lotti) e da varie terze parti (16 lotti), e ha raggiunto le alte stime prevendita comprese tra 139 e 157 milioni di dollari (calcolate senza diritti). L’attrazione principale, candidata a diventare l’opera più costosa delle aste autunnali, è stata un’opera di René Magritte, «L’empire des lumières» del 1954, un capolavoro diurno-notturno con un cielo blu steso sopra una casa buia, illuminata da un lampione. L’opera ha raggiunto la cifra record di 121,1 milioni di dollari con i diritti, a fronte di una stima non pubblicata di oltre 95 milioni. Alla fine un offerente al telefono con Alex Rotter, presidente per l’arte del XX e XXI secolo di Christie’s, ha superato l’offerente telefonico che parlava con Xin Li, vicepresidente Christie’s per l’Asia e il Pacifico.
L’Unesco interviene per proteggere i siti del patrimonio libanese
L’Unesco è intervenuta per proteggere il patrimonio del Libano inserendo 34 siti storici nella sua Lista di protezione rafforzata. La mossa segue gli attacchi aerei israeliani sul Paese, che si sono intensificati negli ultimi giorni. La decisione è stata presa dopo una «sessione straordinaria» del Comitato per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, che si è svolta a Parigi il 18 novembre. «L’Unesco svolge una cooperazione profonda e di lunga data con il Libano. Non tralasceremo alcuna opportunità per fornire tutte le competenze e l’assistenza necessarie a proteggere il suo eccezionale patrimonio», ha dichiarato Audrey Azoulay, direttore generale dell’Unesco. I siti Patrimonio dell’Umanità di Baalbek e Tiro sono tra le aree inserite nella Lista Internazionale dei Beni Culturali con una protezione rafforzata. Tra gli altri beni culturali tutelati vi sono il Tempio di Majdel Anjar, un enorme tempio romano costruito intorno al 41 d.C. e situato nella Bekaa occidentale, il Museo Nicolas Ibrahim Sursock di Beirut, che rimane chiuso, e il Museo Nazionale di Beirut.
Il dipartimento di arte bizantina e cristiana orientale del Louvre sta prendendo forma
Nel 1972, quando lo storico dell’arte Michael Baxandall espose per la prima volta la sua idea di «occhio d’epoca» in Pittura ed esperienze sociali nell’Italia del Quattrocento, sottolineò quanto di noi stessi portiamo nell’arte storica che vediamo. «Siamo più vicini alla mente del Quattrocento che a quella bizantina, per esempio», scriveva. Cinquant’anni dopo, Bisanzio e l’arte che ha prodotto sono ancora incompresi, quando non sconosciuti. Il Musée du Louvre intende avvicinare il pubblico ai tesori orientali con un nuovo dipartimento di Arte bizantina e cristiana orientale. La sua apertura è prevista per il 2027 e occuperà 3mila metri quadrati dell’Ala Denon, la più visitata del museo, accanto alle Antichità romane e all’Arte islamica al piano terra e al mezzanino. L’estensione del dipartimento è sorprendente: le sue oltre 20mila opere, attualmente sparse tra le sezioni egizia, greca, etrusca, romana e arti decorative, tracciano una mappa di un’area geografica vastissima, dall’Etiopia, alla Mesopotamia e il Medio Oriente alla Grecia, il Caucaso, i Balcani e la Russia.
«La Galleria Nazionale»? D’ora in poi chiamatela Gnamc
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma cambia la propria identità nell’immagine e nel marchio. Poiché la denominazione corretta è ora Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, il museo romano aggiunge la C anche nel suo acronimo, che d'ora in avanti sarà Gnamc. Il precedente nome, «La Galleria Nazionale», non aveva avuto grande presa sul pubblico. La nuova identità visiva è stata affidata al progetto creativo di Lorenzo Marini, che ha sviluppato un logotipo con un carattere tipografico che intende unire autorevolezza e contemporaneità.
Una nuova piazza firmata Renzo Piano davanti all’Auditorium Parco della Musica a Roma
Davanti all’Auditorium di Roma in via De Coubertin nascerà una piazza firmata da Renzo Piano. Il nuovo spazio prenderà forma nel 2026, davanti al Parco della Musica (tre grandiose sale da concerto che richiamano tre iconici gusci di scarabeo poggiati su un’area di 55mila metri quadrati), progettato anch’esso dall'architetto genovese e aperto nel 2002. La nuova piazza, tutta pedonale, con l’arredo urbano rinnovato e una diversa pavimentazione, sarà ricca di alberi, avrà spazi per sport, letture e un caffè nei giardini pensili, un’area verde esistente al di sopra della cavea. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso della conferenza stampa dedicata al «Terzo rapporto della città», dove ha presentato i primi dettagli del progetto in corso di elaborazione grazie alla collaborazione tra lo studio di Renzo Piano, quello della coppia di architetti Alvisi-Kirimoto e l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Maurizio Veloccia.
Evelina Christillin confermata presidente del Museo Egizio di Torino fino al 2028
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha comunicato ieri 19 novembre, alla vigilia del 200mo anniversario della nascita del Museo Egizio di Torino, la riconferma per i prossimi 4 anni, fino al 2028, di Evelina Christillin alla presidenza del museo torinese. La sua permanenza sembra blindare la posizione del direttore Christian Greco, con cui ha formato negli ultimi dieci anni un tandem affiatato con risultati importanti sul fronte della ricerca e dei numeri per il museo. La scadenza del mandato dell’attuale direttore è prevista a giugno dell’anno prossimo.
Sfregio alla fontana di Sansepolcro, appena restaurata
A qualche giorno di distanza dalla conclusione di lavori di restauro la fontana di piazza Garibaldi a Sansepolcro (Ar) è stata vandalizzata. Una scritta fatta con vernice bianca è comparsa durante la notte tra il 19 e il 20 novembre nella parte frontale. Lo sfregio ha suscitato sdegno da parte dei cittadini e dell’amministrazione comunale. «A distanza di pochi giorni, dichiara il sindaco Fabrizio Innocenti, dalla bella e partecipata cerimonia che ha riconsegnato alla città uno dei suoi simboli architettonici più amati, purtroppo prendiamo tristemente atto che i vandali sono entrati in azione arrecando uno sfregio al monumento e all’intera comunità. Ci stiamo attivando per cancellare quell’obbrobrio e nel contempo come amministrazione comunale sporgeremo denuncia contro ignoti».
A Firenze la ricostruzione del centro storico documentata all’Archivio di Stato
Fino al 31 gennaio l’Archivio di Stato fiorentino propone la mostra «Firenze Forma Continua Exhibition 2024/Incantesimo di fuoco», curata da Carlo Francini, Vanessa Staccioli, Gaia Vannucci, Chiara Cappuccini e Simone Barbi. Protagonista è la ricostruzione del centro storico a ottant’anni dalle distruzioni della Seconda guerra mondiale. Sostenuto dal Ministero della Cultura, il progetto nasce dalle ricerche del laboratorio HeRe_Lab, frutto della collaborazione tra l’Università e l’Ufficio del Comune preposto al patrimonio Unesco. Lo scopo è dimostrare come il processo di ricostruzione postbellica abbia permesso a Firenze di rinascere in equilibrio tra eredità storica e architettura moderna, rispettando identità e valori della città. Oltre ai lavori degli studenti di Architettura, Architettura del paesaggio e Design, mirati a trasmettere con approccio multidisciplinare una rinnovata percezione delle aree ricostruite attorno a Ponte Vecchio promuovendo una maggiore consapevolezza delle vicende storiche che li hanno coinvolti, la mostra presenta per la prima volta le preziose immagini, conservate all’Archivio di Stato, scattate da Nello Baroni ed Edoardo Detti nei giorni immediatamente successivi alle distruzioni belliche.
Oltre 80 opere moderne e contemporanee sequestrate alla criminalità dalle Autorità in mostra a Milano
L’esposizione «SalvArte: dalle confische alle collezioni pubbliche», dal 3 dicembre al 26 gennaio a Palazzo Reale di Milano, «non è una mostra, ma arte per la cultura della legalità», sostengono l’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità (Anbsc) del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con il Ministero dell’Interno. La mostra restituisce al pubblico oltre ottanta opere d’arte contemporanea, dipinti, grafica, sculture degli artisti Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Salvador Dalí, Mario Schifano, Rauschenberg, Christo ed altri, provenienti da confische fatte dalla pubblica autorità, tra queste Carabinieri e Guardia di Finanza, alla malavita organizzata. L’esposizione, presentazione di un patrimonio culturale in buona parte rimasto inaccessibile, fa parte del progetto «Cultura della legalità» che si è aperto con un’anteprima, novembre 2024, al Museo Hendrik Christian Andersen a Roma, e che si chiuderà al Palazzo della Cultura a Reggio Calabria, dall’8 febbraio al 27 aprile 2025.