GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 9 NOTIZIE
- 01 Nel Colosseo a maggio vi sarà una rievocazione storica dei gladiatori…
- 02 … mentre il suo nuovo Centro Servizi è ancora in alto mare
- 03 Gli archeologi dei cantieri obbligati a una patente a crediti?
- 04 Da Bonhams una lampada islamica del XIV secolo è stata venduta a 5,13 milioni di sterline
- 05 Yves Bouvier deve essere processato per i Picasso rubati
Nel Colosseo a maggio vi sarà una rievocazione storica dei gladiatori…
All’interno del Colosseo un gruppo di 16 turisti farà una rievocazione storica degli antichi combattimenti romani, pensata per pubblicizzare l’uscita del «Gladiatore II» di Ridley Scott, sequel del Gladiatore. L’iniziativa fa parte di un accordo tra il Parco Archeologico del Colosseo e la piattaforma per gli affitti Airbnb, e sarà finanziata anche dalla Paramount Pictures, la casa di produzione del film. Si dovrebbe svolgere i prossimi 7 e 8 maggio. Non è la prima volta di una rievocazione al Colosseo: due anni fa un gruppo di appassionati mise in scena i combattimenti dei gladiatori, ma lo fece all’esterno delle mura. È invece la prima volta che a partecipare a un’iniziativa simile ci sono grandi società, tra cui peraltro una che basa il suo business sugli affitti brevi, una pratica turistica che suscita controversie. I combattimenti saranno organizzati proprio all’interno dell’anfiteatro, che per la prima volta sarà aperto al pubblico dopo il tramonto.
… mentre il suo nuovo Centro Servizi è ancora in alto mare
A undici anni dall’inizio dei lavori di restauro del Colosseo finanziati dalla Tod’s di Diego Della Valle e a sei anni dal concorso internazionale vinto dallo Studio degli architetti Alvisi e Kirimoto, il nuovo Centro servizi per i visitatori («completamente ipogeo», disse Alvisi), che doveva iniziare i lavori nel 2018, è ancora un sogno che aspetta di essere realizzato. Restano i tanti rendering del progetto, mentre da anni gli scavi intorno al Parco archeologico, propedeutici alla nascita del nuovo centro, giacciono in attesa delle gare di appalto per i lavori. Il Centro servizi, un moderno punto informativo con un unico nucleo centrale, dovrebbe accogliere i turisti già muniti di biglietto in un nuovo spazio antistante l’Anfiteatro Flavio, in prossimità dell’Arco di Costantino, dotato di servizi igienici, una lounge, deposito bagagli, infrastrutture di servizi e arredi didattici in relazione ai percorsi di visita. Nel 2018 la procedura di gara dell’appalto del Centro servizi, del valore di oltre 230mila euro, fu curata da Invitalia e dal Parco Archeologico del Colosseo e prevedeva anche un programma di riqualificazione e valorizzazione dell’assetto dell’area archeologica.
Gli archeologi dei cantieri obbligati a una patente a crediti?
«Obbligare gli archeologi, prestatori di lavoro intellettuale, a sottostare alla norma della patente a crediti per operare nei cantieri edili, differentemente da quanto accade per altre professioni intellettuali, non solo è lesiva per il settore ma rischia di far perdere il lavoro a migliaia di professionisti». L’Associazione Nazionale Archeologi contesta l’interpretazione secondo cui gli archeologi liberi professionisti, debbano dotarsi della patente a punti per la sicurezza in cantiere: «La norma esclude le professioni intellettuali, come architetti e ingegneri. Perché per gli archeologi deve essere diverso?».
Da Bonhams una lampada islamica del XIV secolo è stata venduta a 5,13 milioni di sterline
Una lampada islamica in vetro Sarghitmish del XIV secolo è stata venduta per 5,13 milioni di sterline all’asta di arte islamica e indiana di Bonhams del 12 novembre, in una gara di rilanci tra la sala e il telefono. È il prezzo più alto mai registrato in asta per un oggetto in vetro, dice il comunicato stampa della casa d’aste. La stima era compresa tra 600mila e 1 milione di sterline. Nella seconda metà del XIX secolo la lampada era appartenuta al collezionista francese Charles Schefer; nel 1906 entrò a far parte della raccolta dell’aristocratico armeno Boghos Nubar Pasha, figlio del primo ministro egiziano. La lampada è stata consegnata dagli eredi di questa famiglia, che la consideravano un semplice oggetto di decorazione: veniva utilizzata come vaso per i fiori secchi.
Yves Bouvier deve essere processato per i Picasso rubati
Il mercante d’arte svizzero Yves Bouvier e il suo socio d’affari Olivier Thomas devono essere processati in Francia: l’accusa è di aver fatto sparire più di dieci anni fa decine di opere di Picasso. Il 7 novembre, a Parigi, una sezione della Corte d'appello ha emesso un provvedimento che respinge il tentativo di Bouvier di annullare il lungo procedimento legale. Le accuse a carico dei due derivano da un’indagine penale avviata nel 2015 quando la figlia di Jacqueline Picasso, Catherine Hutin, scoprì che da un deposito da lei affittato nella periferia di Parigi erano sparite diverse opere. In base all'inventario, mancavano all’appello una settantina tra disegni e dipinti. Le opere erano state messe nel deposito nel 2018 da Olivier Thomas, incaricato da Hutin di trasferire da una tenuta in Costa Azzurra parte della collezione di Jacqueline Picasso. Il deposito apparteneva alla società di Bouvier, Art Transit International. Hutin ha anche dichiarato di aver scoperto che due ritratti mancanti di sua madre, datati 1957, erano stati venduti nel 2013 da Bouvier al suo cliente Dmitri Rybolovlev per 27 milioni di euro.
Due placche in argento rubate 44 anni fa a Brindisi, rintracciate dai Carabinieri e restituite all’arcivescovo
Due placche in argento, di fattura napoletana e risalenti al XVIII secolo, che erano state rubate dal paliotto dell’altare centrale della cattedrale di Brindisi 44 anni fa, sono state restituite all’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Giovanni Intini, dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Sono stati loro a trovarle mentre erano in vendita, lo scorso anno, in una trasmissione televisiva. Le caratteristiche mostrate in video, la tecnica di lavorazione e le raffigurazioni religiose hanno spinto i Carabinieri a fare degli approfondimenti. Le indagini, svolte anche consultando banche dati dei beni culturali illecitamente sottratti, hanno permesso di accertare che le opere in vendita in tv corrispondevano alle due placche in argento trafugate nella notte tra il 16 e il 17 dicembre 1980 dalla cattedrale brindisina.
Un weekend fotografico a Milano
A Milano, sabato 16 e domenica 17 novembre, l’Istituto Italiano di Fotografia ospita la quinta edizione dell’evento «Photography Books & Zines Reviews», un weekend dedicato all’editoria fotografica d’autore ed emergente. L’evento, inserito nel palinsesto ufficiale di Bookcity Milano 2024, è prodotto da StarRing con Photographers.it, in partnership con l’Istituto ospitante, con il supporto della rivista «Il Fotografo» e con la collaborazione di Colorno Photo Life. Sabato 16, per esempio, si terrà tra le 10 e le 11 una tavola rotonda sull’editoria fotografica con Angelo Cucchetto, Maurizio Cavalli, Federica Berzioli, Loredana De Pace ed Enrico Genovesi. Tutti i libri e le fanzine presentate sono state pubblicate nel 2024. Domenica 17, invece, a conclusione dell’evento, tra le 18 e le 19 verranno presentate e premiate le fanzine vincitrici della call «Premio Siz Fanzine», lanciata da Photographers e Iif.
Una galleria ancora giovane, dopo 60 anni di attività
Era il 1964 quando Angelica Savinio, figlia di Alberto Savinio, inaugurava la galleria Il Segno, che nel corso della sua attività ha proposto il meglio di quei fantastici anni Sessanta, da Andy Warhol a Robert Rauschenberg, da Lucio Fontana a Fausto Melotti, da Alberto Burri ad Alberto Giacometti: un parterre da pelle d’oca. Adesso, a sessant’anni dalla nascita e dopo aver cambiato nome nel 2014, da Il Segno a Francesca Antonini Arte Contemporanea (Francesca è la figlia di Angelica Savinio), la galleria festeggia il traguardo dei sei decenni con uno spirito ancora giovane, dedicandosi soprattutto alla ricerca di nuovi talenti ed artisti emergenti e alternando nello spazio di Via Capo le Case mostre dei pittori rappresentati (Monica Carocci, Sabrina Casadei, Enrico Trealdi ed altri) a presentazioni di artisti ospiti, tra cui il cinese Shafei Xia. La mostra attualmente in corso è una personale della giovane russa Oxana Tregubova, nata nel 1990. L’esposizione rimarrà aperta fino all’11 gennaio prossimo.
Addii | Mahasen Al-Khateeb
Mahasen al-Khateeb, una delle artiste digitali più influenti di Gaza, è stata uccisa il 18 ottobre insieme ai membri della sua famiglia nel campo profughi di Jabalia, a nord di Gaza, durante un attacco aereo israeliano. Aveva poco più di 30 anni e su Instagram condivideva le sue illustrazioni e i suoi disegni con più di 100mila follower. Ora, mentre la sua morte continua a circolare sui media, una collega artista e amica si chiede: perché non è stata celebrata mentre era in vita, mentre chiedeva sostegno? «Tutti ora parlano di Mahasen e questo mi fa arrabbiare, perché quando era viva nessuno si preoccupava di lei, del suo lavoro e in generale delle persone che lavorano in questo settore a Gaza», ha raccontato agli organi di stampa Khaled Jadara, artista visivo palestinese ora residente in Francia.