NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 23 MAGGIO 2024

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GIOVEDÌ 23 MAGGIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: Ron Perelman alla festa di Vanity Fair per il Tribeca Film Festival 2012 (foto David Shankbone, Creative Commons); la testa di Igea ritrovata a Laodciea, in Turchia; particolare della «Cacciata dei progenitori dall’Eden» di Masaccio, nella Cappella Brancacci; particolare del «San Girolamo penitente» di Aurelio Lomi, fresco di restauro

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In due anni il collezionista Ron Perelman per pagare debiti ha venduto arte per quasi un miliardo di $

Nell’arco di due anni, tra marzo 2020 e gennaio 2022, l’imprenditore e megacollezionista statunitense Ron Perelman ha venduto opere della sua famosa collezione d’arte per un totale di quasi un miliardo di dollari. Il motivo? Ripagare il debito causato dal crollo delle azioni dell’azienda cosmetica Revlon, di cui Perelman è a capo. Lo si apprende da documenti giudiziari da poco resi pubblici. All’inizio della pandemia di Covid-19, fattore scatenante della crisi (anche) della Revlon,  Perelman aveva dato le sue azioni come garanzia per i prestiti concessi dalla Deutsche Bank e da altri finanziatori. Dai documenti ora dissigillati risulta che la vendita di 71 opere avrebbe fruttato 963,3 milioni di dollari (910,3 dei quali sono stati destinati al pagamento dei creditori). Le vendite avrebbero interessato lavori di 25 artisti: Ellsworth Kelly, Cy Twombly, Ed Ruscha, Andy Warhol, Brice Marden, Roy Lichtenstein, Gerhard Richter, Egon Schiele, Alberto Giacometti, Franz Kline, Jasper Johns, Henri Matisse, Jean-Michel Basquiat, Joan Miró, Damien Hirst, Constantin Brâncuși, Blinky Palermo, Francis Bacon, Günther Förg, Jackson Pollock, Mark Rothko, Pablo Picasso, Paul Klee, Willem de Kooning e Anish Kapoor. Secondo Bloomberg, il primo ad aver resi noti i documenti, Perelman sarebbe stato spinto a vendere dopo aver ricevuto una richiesta da parte della Deutsche Bank, che esigeva più capitale sul conto. Nel 2020 Perelman ha anche venduto un superyacht e un jet privato.

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A Laodicea, in Turchia, scoperta una testa di Igea, la figlia di Esculapio

In Turchia, a Laodicea, un team di archeologi guidato dal professor Celal Şimşek dell’Università di Pamukkale ha scoperto una testa di Igea, la figlia di Esculapio, personaggio che nell’antichità simboleggiava la salute e la pulizia. Le sue statue erano comuni nei principali centri di cura, in particolare nei templi dedicati ad Esculapio, con quelli più importanti situati a Epidauro, Corinto, Cos e Pergamo. Şimşek ha condiviso la notizia della scoperta sul suo account di X con la notazione: «L’incontro del Sole e di Igea con noi a Laodicea dopo 2.100 anni». Laodicea, storicamente conosciuta come «Laodikeia ai margini del Lycus», fu fondata tra il 263 e il 261 a.C. da Antioco II, che le diede il nome della moglie. Vivace centro nell’antichità, vantava numerose strutture imponenti, tra cui il maggior stadio dell’Anatolia, due teatri, quattro terme, cinque agorà, cinque fontane, lunghe strade colonnate e una serie di templi, chiese e basiliche. Nonostante la sua prosperità, Laodicea fu spesso colpita da terremoti, il più devastante dei quali si verificò nel 60 d.C., durante il regno dell’imperatore Nerone, e la rase al suolo. 

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Pnrr: 129,3 mln di euro assegnati dal Mic per adeguamento e messa in sicurezza sismica di luoghi di culto

Sono 167, di 15 regioni, i luoghi interessati al finanziamento globale di 129,3 milioni di euro assegnati dal MiC per l’adeguamento e la messa in sicurezza sismica nell’ambito del Pnrr-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Union Europea. «Considerando anche le assegnazioni previste in due precedenti provvedimenti tra giugno 2022 e dicembre 2023, spiega una nota odierna del Ministero, il nuovo provvedimento porta a 374,3 milioni di euro le risorse totali assegnate alla linea di azione 1 - Realizzazione di interventi di adeguamento sismico dei luoghi di culto, torri e campanili dell’Investimento 2.4: “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fec (Fondo edifici di culto) e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art)”». Nell’elenco ci sono edifici danneggiati dal devastante terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 (che causò oltre 300 vittime) e di altri eventi catastrofici insieme a campanili, torri e chiese di sperduti centri dell’Italia.I finanziamenti maggiori vanno a: Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Soncino (Cr) (2,9 milioni di euro), Abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena (Fc) (2,9 milioni), Chiesa di Sant'Andrea Apostolo di Veroli (Fr) (2, 6 milioni), Chiesa del Carmine di Pozzuoli (Na) (2,4 milioni). L’elenco completo qui.

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A Torino il Museo Egizio chiude per un mese, da metà giugno a metà luglio

il Museo Egizio a Torino chiude temporaneamente al pubblico dal 17 giugno al 12 luglio. «Il cantiere di trasformazione del Museo Egizio, si legge sul sito, sta entrando nel vivo. I lavori culmineranno nella costruzione della copertura per la Piazza, che diventerà il nuovo centro nevralgico del museo: uno spazio aperto, permeabile e connesso con l’esterno». La chiusura consentirà le prime lavorazioni della copertura. Durante questo periodo sarà disponibile un’installazione immersiva fuori dal museo. La chiusura, ha chiarito la presidente del museo Evelina Christillin, non è una sorpresa, ma era stata messa in conto anche nel bilancio preventivo. Il restauro, che complessivamente avrà un costo di 23 milioni di euro, produrrà un «Egizio alla carta», potendo per esempio scegliere tra tre ingressi (via Duse, via Accademia delle Scienze e via Maria Vittoria), ognuno con un suo particolare «imprinting».

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A Firenze riapre al pubblico la Cappella Brancacci

A Firenze, nella Chiesa di Santa Maria del Carmine, ha riaperto al pubblico dopo due anni di restauri la Cappella Brancacci. Terminati i lavori a fine marzo, si è ora chiuso il cantiere, con il disallestimento delle impalcature che permettevano ai visitatori di vedere da vicino le pitture di Masaccio, Masolino e Filippino Lippi durante l’intervento. Finanziato da Friends of Florence e dalla Jay Pritzker Foundation, il restauro è iniziato nel 2022 con indagini approfondite non solo sul degrado di parti considerevoli delle pitture ora risanate, ma anche sulle tecniche esecutive dell’opera. La chiusura dei lavori alla Cappella Brancacci sarà presentata il 28 maggio alle ore 12 nella conferenza stampa che si terrà in Sala Macconi a Palazzo Vecchio, insieme alla presentazione del piano di restauro dell’Oratorio di San Sebastiano, sede di un importante museo d’arte sacra.

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In Piemonte nasce un nuovo istituto museale: le «Residenze reali sabaude»

Nell’ambito della riorganizzazione del Ministero della Cultura annunciata nei mesi scorsi, nasce in Piemonte un nuovo istituto museale che assume la denominazione «Residenze reali sabaude-Direzione regionale Musei nazionali Piemonte». Nella rinnovata prospettiva dell’autonomia gestionale e contabile, questa realtà eredita dalla Direzione regionale le cinque residenze sabaude (Palazzo Carignano, Villa della Regina e i Castelli di Moncalieri, Agliè e Racconigi, nonché i siti delle Abbazie di Vezzolano e Fruttuaria, del Forte di Gavi, del Castello di Serralunga e delle Aree archeologiche di Libarna, Industria e Augusta Bagiennorum). La direzione del nuovo istituto è affidata a Filippo Masino, dirigente tecnico di nuova nomina, selezionato dal Ministero della cultura attraverso un corso-concorso. Architetto, si è formato al Politecnico di Torino come storico dell’architettura ed esperto di beni culturali, temi che ha approfondito nell’ambito del dottorato in Storia dell’Architettura e del master in Economia dei Beni Culturali all’Università degli Studi Roma Tre.

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La nuova direttrice dei musei sardi è Valentina Uras

Valentina Uras è la nuova responsabile della Direzione Regionale Musei Sardegna. Dallo scorso 16 maggio sostituisce Francesco Muscolino alla guida dell’Ufficio del Ministero della Cultura che si occupa della gestione e valorizzazione dei musei statali in Sardegna. Classe 1979, cagliaritana, Valentina Uras ha prestato servizio come funzionaria, dal 2010, in diversi istituti del Ministero della Cultura in Piemonte, in Lombardia e, da ultimo, in Sardegna presso il Segretariato Regionale Mic. Arriva alla Direzione Regionale Musei Sardegna dopo essere risultata vincitrice del primo corso-concorso per dirigenti tecnici del Mic. Un ruolo molto importante per dare continuità amministrativa, in un periodo caratterizzato da un grande fervore di attività per i numerosi cantieri in corso, e per pianificare nuovi progetti, ottimizzare le attività di valorizzazione e proseguire il grande lavoro realizzato fino ad oggi dalla Direzione per la fruizione dei musei e delle aree archeologiche statali presenti nel territorio regionale.

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Restaurato a Pisa un «San Girolamo Penitente» di Aurelio Lomi

Oggi 23 maggio alle 18, all’Auditorium dell’Opera della Primaziale Pisana, si terrà la presentazione del restauro del «San Girolamo penitente» di Aurelio Lomi realizzato dall’Opera della Primaziale Pisana. Aurelio Lomi (Pisa 1556-1622), fu il secondo dei tre figli di Giovanni Battista, un orafo fiorentino che si trasferì a Pisa intorno al 1550. A partire dal 1589, nel pieno della sua maturità artistica, diventò l’artista di fiducia dell’Opera della Primaziale Pisana, per cui realizzò numerose opere. Nel 1594, l’arcivescovo di Pisa Carlo Antonio Dal Pozzo fece riedificare la Cappella attigua al Camposanto, e così gli commissionò la realizzazione del quadro da collocare nella cornice dell’altare intitolato a San Girolamo e la decorazione ad affresco delle vele della cupola. All presentazione odierna interverranno, oltre al presidente dell’Opera della Primaziale Pisana Andrea Maestrelli, lo storico dell’arte Pierluigi Carofano, Stefano Lupo, responsabile restauro Opa, Giulia Scolari e Simonetta Rota, restauratrici dell’Opera della Primaziale Pisana e Carlo Serino di Equilibrarte.

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A Genova un nuovo museo: il Muce

A Genova ha aperto al pubblico il 22 maggio il Museo alla Certosa di San Bartolomeo nel quartiere di Rivarolo, al centro di un profondo intervento di restauro realizzato dalla Direzione Lavori Pubblici del Comune ligure. I lavori hanno interessato gli interni del complesso certosino e il chiostro, danneggiato profondamente dall’alluvione del 2014 che portò a un crollo della parte centrale del loggiato lato est. Il complesso monastico medievale, fondato nel 1297, ospiterà una nuova struttura museale genovese: il Muce-Museo Certosa di Genova-Territorio, Storie, Culture che custodirà testimonianze materiali e immateriali del territorio della Val Polcevera e del genovesato, tra le quali la fornace per ceramica di età romano-imperiale, scoperta nel 2022 nel corso dei lavori di scavo per la realizzazione della nuova stazione della metropolitana Brin-Canepari in piazzale Palli, dove sono state rinvenute tracce di un insediamento produttivo.

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A Bologna seconda edizione di Books, festival del Libro d’Arte e d’Artista

Dal 24 al 26 maggio, presso la Sala delle Ciminiere del MAMbo Danilo Montanari Editore, presenta la seconda edizione di Books, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista. Realizzato in collaborazione con MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna-Settore Musei Civici Bologna, Books accoglie 36 espositori, librai ed editori del settore, italiani e internazionali, presenti con veri e propri progetti sul libro d’arte: non stand, ma tavoli di approfondimento concentrati su un numero limitato di titoli (non più di 100 per espositore).

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All’Aquila il primo di sei seminari di museologia, critica e storia dell’arte

Il 24 maggio, dalle 9 alle 13, nell’aula 3B del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila, si terrà l’incontro «Il racconto dei musei» a cura di Giuseppe M. Della Fina della Fondazione per il Museo «Claudio Faina» di Orvieto, che apre il ciclo di sei seminari di museologia, critica e storia dell’arte organizzati da Michele Maccherini e Luca Pezzuto, riconosciuti come crediti Cfu. Gli altri appuntamenti prevedono la partecipazione di Teresa Nocita («Arte e Filologia. Istruzioni per l’uso», 28 maggio), Elisa Spataro («Il trattato ritrovato di Giuseppe Valeriano: Della pittura e del “methodo di impararla”», 30 maggio), Domenico Spinosa («Croce e i crociani: dall’estetica alla critica d’arte tra metodo e storia», 3 giugno), Axel Hémery («Il riallestimento della Pinacoteca Nazionale di Siena», 4 giugno), Antonello Ciccozzi («Politiche e poetiche del patrimonio culturale nell’Abruzzo aquilano», 7 giugno). Per info e iscrizioni: luca.pezzuto@univaq.it.

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A Roma la prima Giornata di Studi della Società Italiana di Studi sulla Fonoriproduzione Storica

Il 25 maggio 2024 dalle ore 9 alle ore 19 si terrà a Roma, nella sede dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, la prima Giornata di Studi organizzata da Sofos, Società Italiana di Studi sulla Fonoriproduzione Storica. L’evento, per la prima volta in Italia, richiamerà l’attenzione di studiosi accademici, ricercatori indipendenti e collezionisti che si confronteranno sui numerosi temi di studio legati al mondo della registrazione e riproduzione sonora, in un arco temporale che va dalla fine dell’800 alla prima metà del secolo scorso. La Giornata di Studi, oltre a essere un’occasione per riflettere sul mondo della registrazione e della riproduzione sonora storica in Italia, offrirà anche l’opportunità di rendere omaggio a Carlo Marinelli (1926-2022), fondatore e presidente dell’Istituto di Ricerca per il Teatro Musicale, primo studioso in Italia ad occuparsi di Discologia.

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Anche i Rotary Club di Napoli partecipano al restauro di organi antichi

Ammonta a 45mila euro la donazione che i Rotary Club partenopei hanno effettuato a favore della Soprintendenza napoletana per permettere il restauro di due straordinari strumenti musicali antichi. Nella Chiesa di San Gregorio Armeno hanno dimora due organi gemelli settecenteschi, realizzati da Tomaso de Martino, che con l’organo del cappellone di Domenico Antonio Rossi e con l’organo del coro delle monache compongono una rilevante strumentazione musicale d’epoca. L’intervento di restauro per «restituire voce» all’organo sinistro, dall’ammontare complessivo di 120mila euro, è finanziato al 30% dal Mibact. Si può quindi ora procedere all’intervento.

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NOTIZIE DAL MIC | Un libro sulla valorizzazione dell’architettura contemporanea italiana

È stato presentato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma il volume Ereditare il presente. Conoscenza, tutela e valorizzazione dell’architettura italiana dal 1945 ad oggi (Magonza Editore, 2024), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura (MiC) e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Il volume, curato da Stefania De Notarpietro, Alessandra Ferrighi, Eliana Garofalo e Luciano Antonino Scuderi, riproduce gli atti delle due giornate di studio tenutesi a Roma l’11 e 12 ottobre 2022, in occasione delle quali sono stati presentati gli esiti della ricerca «Ereditare il presente», frutto della collaborazione tra la Direzione Generale Creatività Contemporanea e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

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La Giornata Nazionale dell’Adsi

Il 26 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi). Sono oltre 450 le proprietà visitabili gratuitamente in tutta la Penisola: castelli, rocche, ville, parchi, giardini che accoglieranno tutti coloro che vorranno immergersi in luoghi e atmosfere senza tempo. L’iniziativa, giunta alla XIV edizione, è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (Fidam) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero della Cultura.

Redazione, 23 maggio 2024 | © Riproduzione riservata