NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 25 NOVEMBRE 2024

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LUNEDÌ 25 NOVEMBRE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: Mahku - Movimento dos Artistas Huni Kuin (Padiglione Centrale ai Giardini). Foto Matteo de Mayda (cortesia di La Biennale di Venezia); la coppia di cassettoni di Giuseppe Maggiolini dalla collezione di Gianni Giordano in asta domani da Sotheby’s a Parigi (© Sotheby’s); la Chiesa di San Piero a Grado a Pisa; i resti archeologici della Chiesa di San Martino in Aquaro a Verona nel cortile del Museo di Castelvecchio

01

I numeri della 60ma Biennale di Venezia

Si è chiusa ieri 24 novembre, dopo sette giorni di performance all’Arsenale, la 60ma Biennale di Venezia («Stranieri Ovunque-Foreigners Everywhere», 20 aprile-24 novembre), a cura di Adriano Pedrosa, che quest’anno ha fatto registrare una delle più alte affluenze di pubblico di sempre. Con una crescita del 18% rispetto all’edizione pre Covid del 2019 e seconda solo alla precedente del 2022 («Il latte dei sogni», a cura di Cecilia Alemani, aveva registrato il record di 800mila visitatori), la Biennale Arte 2024 riporta la vendita di 700mila biglietti (circa 3.300 i visitatori medi giornalieri), cui si aggiungono le 27.966 presenze durante la preapertura. Il pubblico è giunto per il 59% dall’estero e per il 41% dall’Italia. Forte la presenza dei giovani e degli studenti under 26, che sono stati più di 190mila, pari al 30% dei visitatori totali. Si registra un importante aumento del 20% delle scuole primarie; mentre il 35% delle scuole proviene dall’estero. Miglior risultato di sempre anche per la partecipazione delle categorie fragili alla mostra che quest’anno ha registrato il +67%.

02

Domani si disperde la Wunderkammer di Gianni Giordano da Sotheby’s a Parigi

Domani 26 novembre si tiene nei nuovi locali parigini di Sotheby’s (83, rue du Faubourg Saint-Honoré) l’asta degli arredi sei e settecenteschi di Gianni Giordano, uno dei maggiori protagonisti della scena collezionistica dell’ultimo quarto di secolo. Vengono proposti 190 lotti di arte prevalentemente italiana, tra cui segnaliamo una coppia di cassettoni di Giuseppe Maggiolini (stimata tra 700mila e un milione di euro), un rarissimo pannello in pietre dure delle Botteghe Granducali (stimato tra 800mila e 1.500.000 euro), due teste di imperatori romani risalenti al primo periodo della porcellana bianca di Doccia (testa in porcellana dell’imperatore Adriano stimata tra 100mila e 150mila euro; testa in porcellana dell’imperatore Traiano tra 60mila e 80mila euro), un grande dipinto di Gian Paolo Pannini che riproduce l’ordinazione ad arcivescovo del Marchese Molinari da parte di papa Benedetto XIV (stimato tra 600mila e 800mila euro), una coppia di candelabri di rara eleganza in bronzo dorato e marmo bianco, opera di Luigi Valadier (stimata tra 50mila e 80mila euro). Il giorno successivo, il 27 novembre, l’asta continua presentando prevalentemente opere realizzate in micromosaico.

03

Dopo l’inondazione di Valencia artisti, musei e chiese valutano i danni

In Spagna, artisti, musei e chiese valenciani si trovano a dover affrontare la devastazione causata dalle alluvioni del 29 ottobre. Se la città è stata in gran parte risparmiata, l’area meridionale conosciuta come La Huerta è stata inondata. I siti del patrimonio culturale sono stati gravemente colpiti, alcuni in modo irreparabile. La zona è molto frequentata dagli artisti locali, molti dei quali hanno perso il lavoro di una vita insieme ai loro laboratori. In Spagna, i Governi regionali sono responsabili della gestione dei disastri, compresa la protezione del patrimonio culturale. La cooperazione tra il Governo centrale e quello di Valencia per rispondere alla catastrofe è stata oggetto di pesanti critiche, con accuse di negligenza da entrambe le parti. Molte persone devono affrontare un altro ostacolo: l’inadeguatezza delle assicurazioni e delle tutele sociali. Secondo Alberto González Pulido, consulente legale del mercato dell’arte: «Gli assicuratori spesso offrono una copertura specifica per i disastri naturali, comprese le inondazioni, ma con premi più elevati e a condizioni di sicurezza aggiuntive, come il deposito in aree sopraelevate o speciali». 

04

Nan Goldin dalla parte di Gaza

Sostenuta da una folla di manifestanti pro palestinesi, la fotografa americana Nan Goldin ha condannato la guerra di Israele a Gaza come genocidio e ha attaccato quella che ha definito la censura tedesca nei confronti dei critici di Israele in un discorso tenuto all’inaugurazione della sua retrospettiva alla Neue Nationalgalerie di Berlino. «Ho deciso di usare questa mostra come piattaforma per amplificare la mia posizione di indignazione morale nei confronti del genocidio a Gaza e in Libano», ha detto Goldin alla folla riunita davanti al museo. «I miei nonni sono sfuggiti ai pogrom in Russia. Quello che vedo a Gaza me li ricorda». Amico di Goldin da più di 30 anni, il direttore del museo Klaus Biesenbach ha detto di non essere d’accordo con la sua posizione, ma «sostengo il diritto di esprimersi liberamente». Infatti, la Neue Nationalgalerie ha dichiarato di «prendere esplicitamente le distanze dalle dichiarazioni dei manifestanti e di sottolineare il proprio impegno per la libertà di espressione, il dialogo rispettoso e il rispetto reciproco».

05

Restaurato e riaperto al pubblico il parco storico del Castello di Monticello d’Alba

Ieri 24 novembre è stato inaugurato il rinnovato Parco del Castello di Monticello d’Alba (Cn), presso la Sala dei Quadri del Castello Roero di Monticello. Il parco è stato protagonista di un progetto di valorizzazione finanziato dal bando Pnrr («Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici»), del Ministero della Cultura, dal titolo «Il parco del Castello di Monticello d’Alba: valorizzazione e fruizione di un luogo da 7 secoli simbolo del Roero». Il parco fu disegnato nel 1827 dal paesaggista Xavier Kurten secondo la tradizione romantica inglese e fu portato a termine nel 1839 dal giardiniere Marcellino Roda.

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Fiocco rosa in casa Electa: è nata la collana «Scritti»

Nasce per Electa la collana di «Scritti», antologie scelte, affidate ogni volta a curatori o studiosi, che raccolgono saggi e articoli, spesso difficilmente reperibili; testi, ritrovati e riscoperti, riuniti in corpus consistenti che propongono letture talvolta difficili e sfidanti, a cui rivolgersi e tornare anche oggi, «in un momento di crisi della critica d’arte nel nostro Paese». La collana, in libreria dal 3 dicembre, inaugura un cantiere di scritture fuori asse e ospita l’inattualità di autori quali Paolo Fossati, Paolo Volponi e Marco Vallora (in pubblicazione nel 2025), per trasformarla in una nuova attualità. L’ambizione è quella di riscoprire la loro prosa d’arte, guidata da una profonda ispirazione letteraria, lo sguardo e l’approccio, il dibattersi tra immagine e scrittura di questi intellettuali del secolo scorso e di coinvolgere il lettore affinché possa tornare a essere un soggetto attivo del «libro».

07

Oltre la metà delle archeologhe ha subito abusi o discriminazioni

Denunce delle archeologhe nella giornata internazionale per l’eliminazione delle violenza contro le donne: su 6mila archeologi in Italia il 65% sono donne e oltre la metà ha subito abusi e discriminazioni. L’Associazione Nazionale Archeologi (Ana) ha diffuso i dati dell’indagine con un focus sulle discriminazioni e gli abusi di genere: una su tre dichiara di essere stata vittima di molestie verbali sul luogo di lavoro. Il 69% delle intervistate ha subito più di un comportamento discriminatorio e il 70% ne ha visto almeno uno a danno delle colleghe. Nell’80% dei casi si tratta di donne che hanno subito discriminazioni di tipo sessuale e/o di genere (46,45%), molestie di tipo verbale (91%) mobbing (50%), molestie fisiche (24%) stalking (22%). Questi dati sono il risultato di una azione più ampia “che descrive criticità che non dobbiamo sottovalutare in un momento di grande richiesta del lavori degli archeologi, settore  composto soprattutto da donne con un alto livello di istruzione: donne giovani che però sono vittime di comportamenti inaccettabili” afferma Marcella Giorgio, presidente dell’Ana.

08

A Firenze restaurato un Cristo deposto, copia dell’unica scultura conosciuta del Volterrano

È tornata nella Chiesa di Sant’Egidio all’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze una scultura raffigurante Cristo deposto: l’opera, restaurata attraverso la Fondazione Santa Maria Nuova, grazie a una donazione di Luca e Marina Bandettini, è stata collocata nel primo altare laterale a sinistra. La scultura di gesso è con ogni probabilità una copia del Cristo morto realizzato da Baldassarre Franceschini, noto più semplicemente come il Volterrano (1611-89), per l’Oratorio della Compagnia di San Benedetto Bianco e conservato nella Chiesa di Santa Lucia al Prato dagli anni Quaranta del Novecento: il Cristo sarebbe l’unica scultura riferibile all’artista nella sua lunga carriera, totalmente incentrata sulla pittura.

09

A Pisa il Campanile di San Piero a Grado fu distrutto e non è stato mai restaurato

Distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche in ritirata, il campanile del XII secolo della Basilica di San Piero a Grado, a Pisa, è stato di fatto abbandonato e mai ricostruito. Nel 2000 la ricostruzione del campanile iniziò ma non arrivarono i finanziamenti (2,5 milioni), promessi dal Ministero dei Beni culturali. Da allora è tutto fermo, con i colossali resti del campanile in buone condizioni ma abbandonati. «Il Governo ha confermato, rispondendo alla mia interrogazione sui lavori alla Basilica di San Piero, che il Comune non ha presentato nessuna richiesta di finanziamento né progetti di restauro per il campanile danneggiato», afferma la senatrice pisana Ylenia Zambito. Di fatto non sono previsti interventi o progetti ministeriali neppure di parte della Basilica danneggiata dall’incendio dello scorso agosto.

10

I musei e siti archeologici statali oggi, 25 novembre, si tingono di arancione

Il Ministero della Cultura aderisce alla campagna di sensibilizzazione «Orange the World», promossa da Un Women in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall’Onu. Oggi 25 novembre musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali si tingeranno di arancione per diffondere la cultura della promozione dell’uguaglianza di genere e del contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne.

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A Verona si illustrano gli esiti degli scavi di un anno nel cortile del Museo di Castelvecchio

A Verona, nell’ambito del ciclo di conferenze dei Musei Civici, domani 26 novembre alle 17, nell’auditorium del Palazzo della Gran Guardia, saranno presentati gli esiti della ricerca archeologica condotta a partire dall’autunno del 2023 nel cortile del Museo di Castelvecchio. Un progetto di durata triennale realizzato grazie alla collaborazione tra Università di Verona, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza e Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano. Il primo obiettivo è quello di portare alla luce il sito e i resti archeologici della chiesa di San Martino in Aquaro attestata a partire dall’VIII secolo. Già Carlo Scarpa, impegnato negli anni Sessanta del Novecento nel restauro di Castelvecchio, aveva iniziato a ragionare sulla valorizzazione dei resti, già emersi allora in piccola parte. Il secondo obiettivo è quello di approfondire la conoscenza del contesto urbano in cui si trovava l’edificio religioso, in relazione ai ritrovamenti di età romana, medievale e scaligera nella zona. Il cantiere è aperto ai visitatori del museo, gli interventi saranno di Filippo Bricolo, Politecnico di Milano, Brunella Bruno, Soprintendenza, Luca Fabbri, Musei Civici, Elisa Lerco e Fabio Saggioro, Università di Verona. Info sul sito del Comune. 

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A Faenza un convegno sulla filantropia

A partire dalla figura del medico e poeta Emilio Bortoluzzi, scomparso nel 2018, la figlia Elisa Bortoluzzi Dubach il 29 novembre, alle ore 17, al MiC di Faenza tiene una conferenza dal titolo «Filantropia e generosità: alla scoperta della figura di Emilio Bortoluzzi, uomo, medico, poeta». È un’occasione per analizzare lo stato, fornire strumenti e illustrare le buone pratiche del mecenatismo contemporaneo. Elisa Bortoluzzi Dubach, docente universitario in Italia e Svizzera e consulente di Relazioni Pubbliche e Sponsorizzazioni, è un’esperta del settore di lunga esperienza ed è stata capo progetto di campagne nazionali e internazionali. Al MiC affronterà l’argomento con un’attenzione particolare alla filantropia legata al mondo dell’arte, dei musei e della cultura in generale.

Redazione, 25 novembre 2024 | © Riproduzione riservata