VENERDÌ 26 APRILE 2024
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 Venezia con il ticket: il primo giorno pagano in 15.700
- 02 «Covoni» di Monet all’asta da Sotheby’s: stima 30 milioni di $
- 03 Venduto alla stima minima (30 milioni di euro) il Klimt da Im Kinsky
- 04 Torna accessibile al pubblico a Napoli la Prima Anticamera di Palazzo Reale
- 05 A Ban, Humphries e Moran il premio ArtCrush 2024
- 06 È della scuola di Donatello la «Madonna con Bambino» di Malcesine
- 07 La galleria Ceysson & Bénétière aprirà un nuovo spazio espositivo a Tokyo il prossimo autunno
- 08 A Pompei è necessaria una manutenzione programmata e grandi interventi straordinari. Pubblicato un bando
- 09 Alla Sabauda un nuovo allestimento per la collezione del Principe Eugenio e la pittura fiamminga e olandese
- 10 Per una lite tra eredi, scoperta a Roma un’importante collezione di antichità
- 11 Un nuovo premio per i giornalisti d’arte «under 40». È il «Margutta54»
- 12 Una giornata di studi su femminismo e arte a partire dagli anni ’70
- 13 Nel Gallery Weekend berlinese anche Mark Grotjahn alla galleria Max Hetzler
- 14 Addii | Fausta Squatriti
- 15 I 100 anni del Castello del Buonconsiglio
Venezia con il ticket: il primo giorno pagano in 15.700
Ieri 25 aprile, per la prima volta nella storia della Serenissima, per entrare a Venezia bisognava pagare il biglietto (o «contributo di accesso alla città», come era definito nei documenti ufficiali). Alla fine della giornata, su 113mila domande d’accesso registrate, i paganti erano 15.700, mentre 97.300 risultavano esentati perché entrati in città con la prenotazione in un hotel o un B&B, quindi già gravati dalla tassa di soggiorno. L’incasso totale è stato di 78.500 euro. Sulla carta l’obiettivo era quello di scoraggiare il turismo giornaliero, tra tutti il meno redditizio. Il sindaco della città, Luigi Brugnaro, ha dichiarato: «Siamo i primi al mondo a fare questa cosa, ci stiamo provando. Chiediamo scusa per gli eventuali disguidi, ma l’obiettivo è quello di preservare Venezia». In piazzale Roma in giornata si sono radunati dei cittadini veneziani contrari al ticket. Organizzati in corteo, hanno percorso le calli sino a Campo Margherita, con qualche momento di tensione. Tra le voci registrate dagli organi di stampa, quella della professoressa in pensione Andreina Zitelli, «Siamo cittadini liberi in un territorio nazionale libero. Venezia non può essere assoggettata a una gabella» e quella del professor Luca Pes, insegnante di Diritto civile all’Università del Piemonte orientale: «C’è un problema costituzionale, questo provvedimento è un eccesso di controllo sulla vita delle persone. E poi il ticket rende Venezia ancora più turistica. La equipara a un parco di divertimenti».
«Covoni» di Monet all’asta da Sotheby’s: stima 30 milioni di $
Un dipinto di Claude Monet a lungo rimasto in collezioni d’arte statunitensi sarà messo all’asta il 15 maggio da Sotheby’s New York, nell’anno in cui ricorre il centocinquantesimo della prima mostra degli impressionisti a Parigi (mostra in cui Monet ebbe una presenza schiacciante. Le stime degli esperti per «Meules à Giverny» (1893) si aggirano intorno a un minimo di 30 milioni di dollari. Il suo primo proprietario fu il pittore paesaggista americano Dwight Blaney, che lo acquistò a Parigi per poi portarlo negli Stati Uniti nel 1895. Fu poi concesso in prestito al Museum of Fine Arts di Boston e ad altre istituzioni statunitensi. Da quando Blaney portò il dipinto oltreoceano, «Meules à Giverny» non ha più varcato l’Atlantico. Negli ultimi quarant’anni il dipinto è stato di proprietà di un collezionista americano che il prossimo mese metterà all’asta anche opere di Camille Pissarro, Childe Hassam e Pablo Picasso. «Meules à Giverny», che sarà esposto a New York a partire dal 3 maggio, è una delle poche opere di Monet con il motivo del covone che sono state vendute all’incanto negli ultimi anni. Cinque anni fa, un altro dipinto di Monet raffigurante un covone, «Meules» (1890), è stato venduto per 110,7 milioni di dollari da Sotheby's New York, stabilendo un record per l’artista e il prezzo più alto per qualsiasi opera di un impressionista all’asta.
Venduto alla stima minima (30 milioni di euro) il Klimt da Im Kinsky
È stata un’asta veloce, quella del 24 aprile da Im Kinsky di Vienna per il «Ritratto della signorina Lieser» di Gustav Klimt. Contrariamente alle aspettative, non vi è stata battaglia per il dipinto di 140x80 cm, che non è andato oltre i 30 milioni di euro, limite inferiore di stima (quest’ultima era 30-50 milioni), ben lontano da altri esiti klimtiani (i 140 milioni di dollari raggiunti negli anni scorsi per «Adele Bloch-Bauer II» o i 135 milioni di dollari per «Adele Bloch-Bauer I», o ancora i 104 milioni di euro per «Bosco di betulle» o i recenti 99 milioni di euro per «Signora con Ventaglio»). «Speravamo in qualcosa di più, ma si tratta comunque del record austriaco per la vendita all’asta di un dipinto», dichiara a «Il Giornale dell’Arte» Claudia Mörth-Gasser, l’esperta di Klimt che ha accompagnato i preparativi per la vendita.
Torna accessibile al pubblico a Napoli la Prima Anticamera di Palazzo Reale
È stata riaperta al pubblico dopo i restauri la Prima Anticamera di Palazzo Reale a Napoli. «È solo l’inizio di un lungo lavoro di ripristino dell’allestimento storico, attraverso un lavoro di documentazione e restauri che continueranno», ha dichiarato il direttore di Palazzo Reale Mario Epifani. Seguiranno i restauri della Sala del Trono, della Galleria e del Salone d’Ercole, affidati all’architetto Almerinda Padricelli, responsabile del progetto. Il restauro dell’Anticamera ha irichiesto 280 giorni di lavoro e impegnato 60 persone tra ricercatori, restauratori, allestitori e artigiani, per un costo di 660mila euro.
A Ban, Humphries e Moran il premio ArtCrush 2024
Il 24 aprile l’Aspen Art Museum ha annunciato i nomi degli assegnatari del premio del gala ArtCrush 2024: l’architetto Shigeru Ban, l’artista Jacqueline Humphries e il compositore e artista Jason Moran. In concomitanza con il 45mo anniversario dell’istituzione del Museo e il 10mo anniversario dell’apertura dell’attuale edificio progettato da Shigeru Ban, sarà la prima volta che più persone riceveranno il Premio Aspen per l'Arte. Il gala ArtCrush del 2024 accoglierà un nuovo gruppo allargato di copresidenti: Sarah Arison e Thomas Wilhelm, Jen Rubio e Stewart Butterfield, Charlie Pohlad e Jack Carter, Eleanore e Domenico De Sole. ArtCrush è reso possibile dal generoso sostegno di Bottega Veneta. Un ulteriore sostegno è fornito da JP Morgan Private Bank e da Steven Shane di Compass Real Estate.
È della scuola di Donatello la «Madonna con Bambino» di Malcesine
Con la fine del restauro della «Madonna con Bambino» conservata al Palazzo dei Capitani di Malcesine (Vr) dove ora è ritornata, sono state presentate le analisi, correlate da una ricerca storico archivistica, che confermano l’ipotesi di appartenenza dell’opera in gesso alla scuola di Donatello. L’intervento di restauro, che ha permesso di identificare oltre al primo strato pittorico originale numerose successive fasi d’imbiancatura dell’opera, è stato curato da Giuseppina Rossignoli con la collaborazione della storica dell’arte della Soprintendenza scaligera Francesca Meneghetti.
La galleria Ceysson & Bénétière aprirà un nuovo spazio espositivo a Tokyo il prossimo autunno
Dopo Parigi, Lione, Lussemburgo, New York, Ginevra e il Domaine de Panéry vicino a Uzès, la galleria fondata a Saint-Étienne nel 2006 da François Ceysson e Loic Bénétière, a cui si è aggiunto Bernard Ceysson, consulente artistico, aprirà il suo ottavo spazio a Tokyo. La prima sede asiatica della galleria, che occuperà ben 325 mq, sarà all’ottavo piano della torre Cura Ginza nel quartiere di Ginza. A dirigere la galleria sarà Leslie You, laureata all’École du Louvre in arte contemporanea e con un master in Conservazione, gestione e distribuzione delle opere d’arte. Formatasi presso Mennour e Perrotin prima di aprire la sua agenzia di consulenza, LYAA art advisory, nel 2017, You collabora con Ceysson & Bénétière da diversi anni.
A Pompei è necessaria una manutenzione programmata e grandi interventi straordinari. Pubblicato un bando
Tutti i 13mila ambienti dell’antica Pompei, molti dei quali scavati secoli fa, sono fragili e privi di tetti e hanno bisogno «di una manutenzione programmata, ovvero una cura costante del vasto patrimonio in tutti i suoi dettagli per evitare che si torni a situazione emergenziali come il crollo della Schola Armaturarum nel 2010 e di grandi interventi straordinari», dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel. Per una nuova strategia di «manutenzione e cura innovativa e sostenibile» che tenga Pompei sotto una perenne osservazione è stata pubblicata la gara per «il monitoraggio e la progettazione degli interventi di manutenzione che possa diventare un modello per altri siti». La gara, pubblicata sul portale Acquisti in Rete Pa di Consip, prevede un servizio di monitoraggio triennale che passa direttamente dal rilevamento periodico dello stato di conservazione del sito alla definizione delle priorità e della progettazione esecutiva degli interventi. Il termine per le offerte scade il 21 maggio 2024; fino al 16 maggio possono essere posti quesiti all’Amministrazione in merito alla procedura.
Alla Sabauda un nuovo allestimento per la collezione del Principe Eugenio e la pittura fiamminga e olandese
Dopo il riallestimento della collezione Gualino e della pittura del Settecento, la sistemazione del secondo piano di visita della Galleria Sabauda di Torino si conclude con il riordinamento della raccolta del principe Eugenio di Savoia Soissons, uno dei protagonisti delle vicende europee a cavallo tra il Seicento e il Settecento. Stratega geniale e comandante in capo dell’esercito asburgico, fermò l’avanzata dei Turchi in Europa. Intellettuale raffinato e colto, radunò una collezione d’arte, ospitata nelle sue dimore viennesi, il Palazzo di Città e la magnifica residenza extraurbana del Belvedere. Morì nel 1736, lasciando erede universale delle sue ricchezze la nipote Vittoria di Savoia Soissons, che mise in vendita l’immenso patrimonio. Grazie all’azione diplomatica del conte Luigi Malabaila, ambasciatore sabaudo a Vienna, il re di Sardegna Carlo Emanuele III riuscì ad acquistare la quadreria, che annoverava una selezione di opere dei più autorevoli maestri del classicismo seicentesco, come Nicolas Poussin, Guido Reni e Francesco Albani, e un nucleo di pittura fiamminga e olandese rappresentato da capolavori di Antoon van Dyck, scene di genere, paesaggi, nature morte e soggetti sacri e mitologici di Jan Brueghel il Vecchio, Paul Bril, Gerard Dou, Jan Griffier, Paulus Potter e David Teniers. Il nuovo allestimento sarà presentato il 6 maggio alle ore 11.30.
Per una lite tra eredi, scoperta a Roma un’importante collezione di antichità
Ventitré pezzi rari, dalle statue alle epigrafi funerarie che la Soprintendenza ha datato con precisione. Alcune opere risalgono all’età imperiale di Roma, altre al XV secolo dopo Cristo. Una statua di un semidio su un piedistallo, lunga 90 centimetri, una testa di uomo in marmo, consumata dal tempo, una lastra con bassorilievi probabilmente staccata da un sarcofago del III secolo dopo Cristo e un Mercurio in pietra. L’ultimo tesoro dell’Antica Roma, trafugato chissà quando, è apparso a sorpresa in tribunale. Tutto a causa di una lite tra due fratelli per l’eredità del padre. I carabinieri sono entrati in azione subito dopo la denuncia di uno dei due, un avvocato. Il legale, stufo di litigare con la sorella, nel 2022 ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine per rivendicare il possesso di un signorile appartamento a due piani a pochi passi dal verde di Villa Ada. Nell’esposto anche il timore, messo nero su bianco, che all’interno dell’elegante dimora potessero esserci reperti storici. A quel punto è partita l’inchiesta e la procura ha disposto un sopralluogo all’interno dell’abitazione. Tredici opere su 23 sono state affidate proprio agli esperti della Soprintendenza, essendo di fatto classificabili come beni di proprietà pubblica.
Un nuovo premio per i giornalisti d’arte «under 40». È il «Margutta54»
Si sono aperte il 20 aprile, per concludersi il prossimo 30 giugno, le iscrizioni per un nuovo premio dedicato ai giornalisti under 40 che «raccontano l’arte». L’iniziativa di questo riconoscimento si deve alla galleria romana Antonacci Lapiccirella Fine Art che con «Margutta54», questo il nome del premio, vuole dare giusto valore a coloro che, con il proprio lavoro, e spesso con sacrifici, sostengono il mondo dell’arte. Chi potrà concorrere? Autori nati dal primo gennaio 1984, a cui è richiesto di presentare un proprio articolo o contenuto pubblicato dal 15 giugno 2023 al 15 giugno di quest’anno, naturalmente di argomento artistico, ma senza vincoli sul periodo storico o l’argomento trattato. Il riconoscimento di 1.500 euro, che gode del Patrocinio dell’Associazione Antiquari d’Italia, sarà assegnato da una giuria di esperti: Toto Bergamo Rossi, Anna Coliva, Sabina Minardi, Laura Pranzetti Lombardini e Claudio Strinati. Il vincitore verrà proclamato durante la prossima Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze che si svolgerà dal 28 settembre al 6 ottobre.
Una giornata di studi su femminismo e arte a partire dagli anni ’70
Femminismo e arte si intrecciano sin dal secolo scorso e sono oggi temi cardine del volume Now We Have Seen: Women and Art in the Seventies in Italy, frutto del progetto di ricerca avviato nel 2022 da Biblioteca Hertziana-Istituto Max Planck per la Storia dell’arte a Roma, con il sostegno dell’Italian Council, Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Italiana con la curatela scientifica di Giorgia Gastaldon. La presentazione del libro avverrà sabato 27 aprile presso Magazzino Italian Art, a Cold Spring (Usa) nel contesto di una giornata di studi aperta al pubblico e visibile in diretta online, durante la quale interverranno la stessa curatrice e le autrici dei saggi Silvia Bottinelli, Maria Bremer, Lara Conte e Raffaella Perna. Filippo Fossati, direttore del museo, spiega: «Il titolo di questo fondamentale libro, che dà anche il titolo alla nostra giornata di studi, è tratto da una frase del Manifesto di Rivolta Femminile del 1970, “Abbiamo guardato per quattrocentomila anni: adesso abbiamo visto!” Il passaggio dal verbo “guardare” al verbo “vedere” quale indicatore di una svolta dal passivo all’attivo, è la testimonianza della crescente autoconsapevolezza delle artiste dell’epoca e della loro richiesta di cambiamento».
Nel Gallery Weekend berlinese anche Mark Grotjahn alla galleria Max Hetzler
All’interno del Gallery Weekend che si apre oggi a Berlino una delle mostre più interessanti e attese è quella dell’americano Mark Grotjahn alla galleria Max Hetzler. Viene esposta un’unica opera composta da 71 lavori tutti uguali nelle dimensioni e nella forma ma diversi nell’accostamento dei colori. Si tratta della tipica struttura utilizzata dall’artista che riecheggia un fascio di luce che dal centro si diffonde geometricamente verso i bordi. Al di là della bellezza e della potenza di ogni singolo lavoro, notevole e lodevole è il fatto che una delle più importanti gallerie di Berlino abbia scelto, per Gallery Weekend, di esporre un’opera non vendibile al singolo collezionista ma per dimensioni destinata a uno spazio pubblico del quale diverrebbe una delle opere centrali. Ora, museo cercasi.
Addii | Fausta Squatriti
Si è spenta a 82 anni il 23 aprile nella sua casa di Milano l’artista, editrice e poetessa Fausta Squatriti. Espose le proprie opere in Italia e più frequentemente all’estero, dove la condusse anche un’intensa attività di editrice di grafica e multipli svoltasi tra il ’64 e l’86. Insegnò all’Accademia di Belle Arti di Carrara, a Venezia e a Milano. Fu visiting professor alla University of Hawaii at Manoa (a Honolulu), a Mons (Belgio), e tenne conferenze sul proprio lavoro e su altri argomenti in Italia, a Tel Aviv, Haifa, Parigi. Nel 1986 fu curatrice della sezione «Arte e scienza: colore» alla Biennale di Venezia, con saggi pubblicati in catalogo. Come poetessa e narratrice, Squatriti ha pubblicato dal 1977 con Il Laboratorio delle Arti, Vanni Scheiwiller, Manni, Book, Testuale, Tracce, Il Laboratorio di Nola, oltre che in numerose riviste di settore. La più recente raccolta poetica è «Vietato entrare», data alle stampe da La Vita felice nel 2013.
I 100 anni del Castello del Buonconsiglio
Il 27 aprile del 1924 veniva inaugurato a Trento il museo del Castello del Buonconsiglio: domani (sabato 27 aprile) per festeggiare questo speciale anniversario il museo sarà aperto dalle 9.30 alle 20 con ingresso gratuito, con visite guidate e attività per bambini, giovani e famiglie, proponendo appuntamenti con i conservatori del Museo e con i curatori dei musei della Provincia, mentre i giardini con la caffetteria saranno aperti fino a mezzanotte. Piazza della mostra e via Bernardo Clesio saranno chiuse al traffico per l’occasione dalle 18.30 alle 24 ospitando una serie di eventi che vedranno protagonisti tra gli altri il videomaker e art-influencer Roberto Celestri (alle 17) e il filosofo Umberto Galimberti sul tema della bellezza (alle 18.15). Il centenario sarà festeggiato anche con il taglio, alle 15, di una speciale torta realizzata con secondo un’antica ricetta della famiglia Thun e con un annullo filatelico. Oltre al coro della Sat, agli studenti del Conservatorio Boniporti e al Quartetto Alternativo Trentino, in chiusura alle 20.30 concerto di Cisco a cura del Trento Film Festival. Tutti gli appuntamenti sono liberi e gratuiti e si svolgeranno anche in caso di maltempo, il programma completo qui .