NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 28 LUGLIO 2023

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VENERDÌ 28 LUGLIO 2023

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L’artista cherokee Jeffrey Gibson rappresenterà gli Usa alla prossima Biennale di Venezia © Brian Barlow

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Jeffrey Gibson rappresenterà gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia 2024

Di origini Cherokee, nato in Colorado e residente a New York, membro della Mississippi Band of Choctaw Indians, sarà il primo artista indigeno ad avere una personale nel Padiglione degli Stati Uniti alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 2024. Il lavoro di Gibson mescola molte tecniche e tradizioni: perline indigene, tessitura, lavorazione dei metalli, Astrattismo, Pop art e altro ancora, spaziando dalla scultura, alla pittura, installazione e performance. L’artista è noto per le sculture fatte di sacchi da boxe sospesi che incorporano fili, frange, jingle e frasi scritte con perline e per i dipinti su larga scala con testi stilizzato audacemente colorati. Per il Padiglione realizzerà opere e performance all’interno ed esterno dello spazio e presenterà programmi educativi con gli studenti dell’Institute of American Indian Arts a Venezia. La presentazione di Gibson a Venezia è stata co-commissionata da Kathleen Ash-Milby (Navajo Nation), curatrice dell'arte dei nativi americani al Portland Art Museum; Louis Grachos, direttore esecutivo di Site Santa Fe; e la curatrice indipendente Abigail Winograd.

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Gagosian si lancia nel mondo dei bibliofili

Nuova frontiere per Larry Gagosian, che ha appena lanciato un nuovo servizio di consulenza per i collezionisti appassionati di libri rari. Se ne occupa lo specialista in materia Douglas Flamm, con una venticinquennale esperienza nei libri rari, da sette anni in forza alla galleria. Arricchire con i titoli giusti o formare da zero intere e nuove biblioteche diventa, così, un nuovo ramo del business di una delle più potenti e influenti gallerie internazionali. Il focus sarà principalmente su artisti e movimenti del XXI secolo, ma non solo. « Economicamente i libri sono un’attività in perdita, ma sono un “lusso” che artisti e collezionisti adorano», ha dichiarato Gagosian a Patrick Radden Keefe sul «New Yorker». Il servizio sarà attivo sia nella sede fisica sia online.

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Pam Evelyn, 27enne pittrice britannica neolaureta, è la nuova stella della Pace Gallery

È la più giovane della scuderia, entra in un parterre di nomi stellari che vanno da Jeff Koons a Robert Longo e Adrian Ghenie. Un master al Royal College of Art di Londra conseguito lo scorso anno, è autrice di dipinti astratti realizzati con vernici stratificate e rimosse nel corso di mesi, e di più rapidi lavori su carta. « Ha avuto una mostra personale alla galleria Approach di Londra nel 2022 ed è apparsa in mostre collettive alla Baert Gallery di Los Angeles e alla Massimodecarlo di Parigi. Poche le opere di Evelyn arrivate all’asta, un dipinto prodotto nel 2020, prima ancora che conseguisse il master, è stato venduto da Phillips nel 2022 per 81.900 sterline, più di sei volte la sua stima più alta», scrive Alex Greenberger su «Artnewes».

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Il Beeple da 29 milioni di dollari arriva al Crystal Bridges Museum of American Art

Si intitola «Human One» è stata realizzata nel 2021 e nello stesso anno acquistata a un’asta di New York nel 2021 dallo svizzero Ryan Zurrer. Ora l’opera di Beeple (pseudonimo di Michael Joseph Winkelmann, nato in Wisconsin nel 1981) è esposta negli Stati Uniti per la prima volta. Il debutto in un museo statunitense segue le mostre all’M+ di Hong Kong e al Castello di Rivoli in Italia. Il lavoro rimarrà in mostra nel Crystal Bridges Museum of American Arte a Bentonville, in Arkansans, fino al 22 gennaio 2024. «Human One» è composto da quattro schermi con risoluzione 16K posizionati all’interno di un’armatura metallica e raffigura i primi passi dell’umanità nel Metaverso. L’opera è dinamica e in costante aggiornamento, sfrutta perciò tutte le potenzialità dell’arte digitale. Beeple sta «tracciando un nuovo territorio per la creazione artistica combinando un’esistenza virtuale e fisica, una metafora del progresso umano», ha dichiarato Xuxa Rodríguez, curatrice associata di arte contemporanea presso il Crystal Bridges.

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A Roma in ottobre il nuovo Spazio Treccani Arte

Sarà inaugurato all’interno di Palazzo Mattei di Paganica in piazza della Enciclopedia Italiana, storica sede di Treccani dal 1927. Sarà uno spazio espositivo accessibile gratuitamente, un luogo per incontri e presentazioni e un hub di ricerca sul contemporaneo. La prima mostra presenterà tutte opere realizzate nei cinque anni di Treccani Arte da oltre trenta artisti contemporanei tra cui Giorgio Andreotta Calò, Giovanni Anselmo, Francesco Arena, Massimo Bartolini, Loris Cecchini, Rä Di Martino, Bruna Esposito, Isabella Ducrot, Cao Fei, Marzia Migliora, Francesco Vezzoli. Dall’inizio del 2024 lo spazio ospiterà nuove mostre temporanee e progetti speciali. «Treccani Arte nasce nel 2018 dalla volontà dell’Istituto di rinnovare l’impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura, promuovendo una diffusione della conoscenza in ambito artistico attraverso la produzione di multipli d’artista e pubblicazioni dedicate all’arte contemporanea italiana e internazionale», raccontano da Treccani Arte.

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Eva Respini alla Vancouver Art Gallery

La Vancouver Art Gallery (VAG) ha nominato Eva Respini vicedirettrice dell’istituzione e direttrice dei programmi curatoriali. Già curatrice della fotografia al Museum of Modern Art (MoMA) di New York, Respini (padre italiano, madre norvegese) lascia l’incarico da capo curatrice all’Institute of Contemporary Art di Boston. Sarà in carica dal primo agosto. La carriera curatoriale di Respini include, tra l’altro, la curatela e la co-commissioning della mostra di Simone Leigh nel Padiglione degli Stati Uniti alla Biennale di Venezia del 2022. Respini è molto contenta di lavorare a Vancouver e in Canada, Paese che, rispetto agli Stati Uniti, gode a suo parere di maggiori finanziamenti governativi per «l’arte non commerciale» e di maggiore leadership sulle tematiche indigene. Tutti elementi che confluiranno nel suo lavoro, soprattutto ora che il VAG intraprende un importante progetto di costruzione, con la nuova galleria progettata da Herzog & de Meuron, il completamento è previsto per il 2028.

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Boom di visitatori alla Galleria Borghese

Si è conclusa il 9 luglio (dal 14 marzo) con 202.765 visitatori la mostra « Giuseppe Penone. Gesti Universali» a cura di Francesco Stocchi, con più di trenta opere realizzate tra gli anni Settanta e i primi Duemila, allestite nel Salone di Mariano Rossi, nella Sala di Apollo e Dafne, nella Sala degli Imperatori e quella di Enea e Anchise e all’esterno nel Giardino dell’Uccelliera ed eccezionalmente nel Giardino della Meridiana. Successo anche per «Dosso Dossi. Il Fregio di Enea», a cura di Marina Minozzi nel Salone Lanfranco, che in soli due mesi ha staccato 113.606 biglietti. Il testimone passa ora (dal 14 novembre al 18 febbraio) alla mostra «Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma», a cura di Francesca Cappelletti e Lucia Simonato, che metterà in luce la novità dirompente del suo stile e il contributo straordinario, alle soglie del Barocco, dato dall’artista a una nuova concezione di antico, di naturale e di imitazione.

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Approvata la costruzione del nuovo museo della collezione di Lee Kun-hee in Corea del Sud

Un nuovo museo con circa 23mila opere d’arte raccolte dal defunto presidente di Samsung, Lee Kun-hee (1942-2020), sarà costruito nel centro di Seul entro il 2028, ufficialmente approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze del Paese. Dopo la sua morte nel 2020, la famiglia del magnate ha donato le sue 23.181 opere d’arte, una collezione comprendente vari capolavori di rinomati artisti coreani e occidentali, tra cui Kim Whan-ki, Park Su-geun, Claude Monet, Pablo Picasso e Salvador Dalí. Il nuovo museo, con una superficie di 26mila metri quadrati, sorgerà vicino a Gwanghwamun, nel centro di Seul. Il budget totale per la costruzione del museo è di 118,6 miliardi di won (92,5 milioni di dollari).

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All’asta le collezione di Gérard Depardieu e Hubert Guerrand-Hermès

Sarà messa all’asta a Parigi da Drouot, nella sessione prevista per il prossimo 26 e 27 settembre, la collezione del popolare attore francese comprendente opere di Auguste Rodin, Marcel Duchamp, Alexander Calder, Germaine Richier e Hans Hartung. I quadri sono ammucchiati sul pavimento nella sua casa a Parigi, la maggior parte senza cornice. Depardieu vive con loro ma non sopporta il confronto, il faccia a faccia con opere forti. Collezionista istintivo, ha acquistato lavori di André Masson, Niki de Sainte Phalle (un quadro degli esordi), 25 dipinti di Leroy, dipinti astratti di Hartung e del gruppo Cobra. Circa 250 dipinti, disegni e sculture tra cui un bronzo di Germaine Richier, «The Walking Man», l’opera più quotata (da 500mila a 800mila €). Il prossimo dicembre, sempre a Parigi, Sotheby’s proporrà invece all’incanto la collezione di mobili e arte antica di Hubert Guerrand-Hermès, stilista erede dell’impero del lusso Hermès, scomparso a 75 anni nel 2016.

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Stefano Raimondi nuovo direttore al Mac di Lissone

Bergamasco, classe 1981, già curatore alla GAMeC di Bergamo e direttore di ArtVerona dal 2019, Stefano Raimondi è stato scelto come successore di Francesca Guerisoli. Il museo d’arte contemporanea di Lissone (Monza Brianza), oltre alle numerose attività espositive, conferisce ogni anno il Premio Lissone, a cui è dedicata fino al 24 settembre una mostra che espone « l’intera collezione dello Storico Premio Lissone, composta dai lavori che dal 1946 al 1967 entrarono a far parte delle collezioni comunali attraverso il prestigioso premio di pittura. Si tratta delle opere che vinsero il Gran Premio per la Pittura, il Secondo Premio, il Premio Acquisto e le donazioni di artisti che parteciparono al contest», spiegano dal museo. La prima opera entrata nella collezione del museo è stata «Immagine» di Ennio Morlotti del 1951. Fino al 17 settembre esposti anche i venti artisti selezionati per l’edizione 2023, presentati in quattro mostre curate da Lucrezia Longobardi, Gabi Scardi, Noah Stolz e Saverio Verini, «con l’obiettivo far emergere le linee di ricerca legate al mezzo pittorico attraverso lo sguardo di curatori e artisti di generazioni diverse».

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Addii - Joop Sanders

È mancato a 101 anni Joop Sanders, pittore olandese americano tra i primi esponenti dell’Espressionismo Astratto. Era nato ad Amsterdam nel 1921, la morte sarebbe avvenuta il 6 luglio, ne ha dato ora notizia il genero fotografo Timothy Greenfield-Sanders. Figura influente nella scena newyorkese dei primi anni Cinquanta, Sanders ha trascorso la seconda metà del decennio in Europa, motivo per cui è stato spesso escluso dalle narrazioni del movimento AbEx (Abstract Expressionism). Nel 1949 fu il più giovane dei venti artisti, tra cui Franz Kline, Willem de Kooning, Milton Resnick e Ad Reinhardt, che insieme fondarono The Club at 39 East 8th Street nel Greenwich Village di Manhattan. In Europa espose a fianco del Gruppo Zero in mostre organizzate da Enrico Castellani e Piero Manzoni. Nel 1960 Sanders tenne una mostra personale allo Stedelijk Museum di Amsterdam, la prima introduzione al pubblico europeo dello stile astratto americano dell’epoca. Sue opere sono nelle collezioni di musei quali MoMA, Philadelphia Museum of Art e Stedlijk, tra gli altri.

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Addii - Aurora Paolillo

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Mostre aperte

Nuove mostre da vedere nel weekend

La Biennale Smach-Constellation of art, culture & history in the Dolomites
dall’8 luglio al 10 settembre in Val Badia


Mario Nigro, le opere dal 1947 al 1992
nel Museo del Novecento a Milano dall’8 luglio al 5 novembre 
e a Palazzo Reale a Milano fino al 17 settembre


Mimmo Paladino, i disegni di Pulcinella
al Palazzo Reale a Napoli dal 6 luglio al 3 ottobre


Dal futurismo all’Informale. Capolavori nascosti nelle collezioni del Mart
nel Museo di Alto Garda a Riva del Garda dal 16 luglio al 29 ottobre 


Leonor Fini
al Mart di Rovereto dal 16 luglio al 5 novembre


Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus
nel Colosseo a Roma dal 21 luglio al 7 gennaio
 

Redazione, 28 luglio 2023 | © Riproduzione riservata