NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 30 MAGGIO 2024

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GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: l’ingresso alla sede londinese di Sotheby’s (© Sotheby’s); uno scorcio della mostra a Palazzo Pretorio «Prato prima di Prato»; un render digitale di «Pumpkin» (2024) di Yayoi Kusama (© Yayoi Kusama, Cortesia Ota Fine Arts, Victoria Miro, e David Zwirner); una veduta dell’Antica Spezieria dell’Ospedale Serristori di Figline Valdarno

01

Licenziamenti in vista da Sotheby’s

La casa d’aste Sotheby’s ha avviato delle consultazioni a Londra per prepararsi a licenziare decine di dipendenti. Secondo quattro fonti anonime, nella capitale britannica circa 50 persone lasceranno l’azienda. Altri licenziamenti sono previsti a New York e nelle sedi europee della casa d’aste, ma secondo quanto risulta a chi scrive la forza lavoro di Sotheby's nel Regno Unito sarà particolarmente colpita. Sotheby’s ha rifiutato di commentare i dettagli della ristrutturazione, compresi i numeri o le motivazioni alla base della decisione. Tuttavia, un portavoce dell’azienda ha smentito le voci sull’intenzione di vendere la sua sede londinese, affermando che «non ci sono piani per vendere l’edificio o lasciare New Bond Street». «Londra è e continuerà ad essere il nostro maggior centro per importanza per le vendite e le mostre in Europa e la nostra seconda sede di vendita nel mondo», ha aggiunto il portavoce. La scorsa settimana Sotheby’s ha tenuto una riunione del personale a Londra in cui i dipendenti sono stati informati del ridimensionamento. Secondo una fonte, alcuni ruoli di direttore sono in fase di valutazione nell’ambito della ristrutturazione. Secondo un’altra fonte, anche alcuni addetti alla gestione delle opere d’arte verranno lasciati a casa.

02

Il caso Siae: un articolo denuncia di Dario Pappalardo su «la Repubblica»

Sul quotidiano «la Repubblica» oggi le due pagine dedicate all’arte compaiono senza illustrazioni: è un gesto di protesta per le tariffe esorbitanti e gli eccessi di burocrazia con cui la Siae (Società Italiana degli Autori ed Editori) sta rendendo quasi impossibile riprodurre le immagini delle opere d’arte per giornali e gallerie. Riproduciamo l’incipit dell’articolo di Dario Pappalardo che affronta la questione. «Picasso, Matisse, Morandi e Giacometti sono spariti. Non è un errore né uno scherzo: quelli che vedete qui in pagina al posto delle opere sono proprio spazi bianchi. Perché all’arte, nelle redazioni dei giornali, siamo costretti sempre più spesso a rinunciare. “È Siae”. Il responso del desk fotografico di Repubblica suona come una sentenza, quando scopriamo chi tutela l’artista di cui vogliamo occuparci. Parte allora la caccia alla liberatoria. Tramite gli uffici stampa, si contattano gli studi d’artista, gli eredi o gli aventi diritto per ottenere il via libera all’utilizzo delle immagini. Se va bene, si inviano poi con largo anticipo gli impaginati in pdf alla Siae per il placet definitivo, allo scopo di evitare multe da migliaia di euro. È un succedersi di e-mail che può andare avanti per settimane, a volte senza alcun risultato». In risposta all’articolo di Dario Pappalardo, interviene sul sito di «la Repubblica» il presidente della Siae Salvatore Nastasi, che propone «quattro immagini gratis per ogni articolo».

 

«Il Giornale dell’Arte» è stato il primo a occuparsi della questione. Ecco quando ne abbiamo parlato:

La Siae a tutela degli artisti, della redazione, 29 luglio 2022

Il cortocircuito tra volontà degli artisti e Siae, di Luca Zuccala, 23 febbraio 2024

Le norme Siae non sono leggi dello Stato, di Emiliano Rossi, 23 febbraio 2024

Siae: risponde Stefania Caponetti, di Luca Zuccala, 4 marzo 2024

Fotografia e diritto d’autore: l’immagine di chi è?, di Teresa Scarale, 22 maggio 2024

 

03

Una nuova sezione archeologica al Museo di Palazzo Pretorio a Prato

Il Museo di Palazzo Pretorio di Prato continua ad ampliarsi e nelle nuove sale al piano terra si possono ammirare 120 inediti tesori archeologici nella nuova sezione «Prato prima di Prato». Si tratta di importanti reperti dalla preistoria all’età tardoantica, provenienti dal territorio della vicina area di Gonfienti, sede di un insediamento etrusco del VI secolo a.C. «In un museo che offre importanti testimonianze artistiche di Prato, ora poniamo all’attenzione la fase più antica della sua storia», afferma la direttrice Rita Iacopino. Tra i numerosi strumenti del più antico popolamento nel Paleolitico, grandi olle, fuseruole, utensili in ferro, pesi da telaio, una rara grande macina completa del suo macinello, tutte testimonianze di un’economia produttiva del Neolitico di circa 7mila anni fa. 

04

Un’opera di Yayoi Kusama per le Serpentine Galleries

Le Serpentine Galleries, assieme a The Royal Parks, presentano una nuova scultura di grandi dimensioni dell’artista giapponese Yayoi Kusama (Matsumoto, Giappone, 1929). «Pumpkin» (2024) sarà visibile dal 9 luglio al 3 novembre presso il Round Pond nei Kensington Gardens,  L’opera sarà la più alta tra le sue iconiche zucche in bronzo: 6 metri di altezza per 5,5 metri di diametro. Collocata in posizione dominante, potrà essere vista da molti punti di vista, in un intrigante dialogo con l’ambiente del parco. «Mando a Londra con amore la mia zucca gigante. Sin dalla mia infanzia, le zucche sono state per me un grande conforto, sono oggetti da tenere, da toccare, così attraenti nei colori e nelle forme. Sono umili e divertenti allo stesso tempo e mi parlano della gioia di vivere», ha dichiarato l’artista, che ritorna nelle gallerie londinesi dopo la sua prima retrospettiva in Gran Bretagna nel 2000.

05

Restaurata l’Antica Spezieria dell’Ospedale Serristori di Figline Valdarno

È stata inaugurata il 29 maggio, dopo un restauro durato circa un anno, l’Antica Spezieria dell’Ospedale Serristori di Figline Valdarno (Fi). Sarà visitabile a partire da giugno con una serie di aperture mensili, su prenotazione. Il recupero dello spazio è stato possibile grazie a un intervento di manutenzione e restauro da parte della Ausl Toscana Centro con la collaborazione della Fondazione Santa Maria Nuova Ets. La farmacia dello Spedale, fondato nel 1399 da Ser Ristoro di Iacopo Serristori, nacque nella prima metà del Cinquecento e fu rinnovata una prima volta nel 1724. La bottega era fornita delle più diverse sostanze e materie: qui potevano servirsi i malati per le erbe officinali e i composti, ma anche i pittori per i colori e le signore per i cosmetici.

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Una statuetta tolemaica sarà restituita «tra qualche anno» alla Libia dal Cleveland Museum of Art

Il Cleveland Museum of Art (Cma) restituirà alla Libia una statua di 2.200 anni fa dell’Antico Egitto di epoca tolemaica, che si sospetta sia stata razziata dopo la Seconda guerra mondiale. L’accordo, raggiunto congiuntamente dal museo e dal Dipartimento delle Antichità dello Stato libico, prevede che il museo statunitense riconosca la statua come proprietà libica, consentendo al manufatto di rimanere in mostra a Cleveland come prestito «per qualche anno», accompagnato dalla promessa di future collaborazioni scientifiche e da una descrizione aggiornata che citi la Libia come legittimo proprietario. L’oggetto, una figura di basalto nero alta circa 60 cm e databile tra il 200 a.C. e il 100 a.C., era stato acquistato dal Cma nel 1991. La dinastia tolemaica, caratterizzata da un’estetica ibrida greco-romana, terminò con la morte per suicidio della regina Cleopatra nel 30 a.C.. Il collezionista Lawrence A. Fleischman donò la statua al museo in onore di Arielle P. Kozloff, allora curatrice del museo per l’arte antica. Fleischman, morto nel 1997, era un noto mecenate con un’importante collezione di antichità.

07

Una nuova serie podcast sull’arte di Chora Media e Intesa Sanpaolo: è «Inestimabile»

Ogni opera d’arte nasconde più di quanto si possa immaginare: dietro tele, sculture ed edifici si celano spesso storie affascinanti che svelano dettagli nascosti della nostra storia. È il principale assunto di «Inestimabile», la nuova serie podcast di Chora Media e Intesa Sanpaolo realizzata con il supporto della direzione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo in esclusiva per Intesa Sanpaolo On Air. Narrata dalla voce dello storico dell’arte Jacopo Veneziani, la serie è arricchita dal contributo di numerose voci esperte e autorevoli. Attraverso quattro episodi ci si immerge in alcune storie poco conosciute che ruotano tutte intorno al mondo dell’arte. Ne sono un esempio le vicissitudini del «Martirio di sant’Orsola» di Caravaggio, opera «dimenticata» per oltre un secolo prima di essere riscoperta a Napoli, e quelle della breve ma intensa vita del pittore Cesare Breveglieri. Non mancano nemmeno le storie di luoghi dal grande fascino, come quella del caveau nella sede di Intesa Sanpaolo in via Verdi a Milano, vero e proprio forziere che ha protetto decine di opere durante i giorni bui della Seconda guerra mondiale. Il podcast si conclude con il racconto delle attività di restauro del progetto «Restituzioni» che permette alle opere d’arte di restare intatte nella loro delicata bellezza o di ritrovare nuova vita. Il primo episodio di Inestimabile è già disponibile sul sito di Chora Media e su quello di Intesa Sanpaolo.

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Tornano a Venezia le illy Art Conversations

Illycaffè torna a Venezia con le illy Art Conversations. L’azienda, conosciuta per il legame privilegiato che ha costruito da più di trent’anni con il mondo dell’arte contemporanea, ripropone la serie di dialoghi sull’arte, realizzata quest’anno in collaborazione con The Human Safety Net, in cui artisti, curatori e storici dell’arte dibattono intorno a tematiche legate alla Biennale Arte 2024. Attraverso tre incontri si esplorerà il modo in cui l’arte può superare i confini, entrando in relazione con gli altri e facendosi promotrice della giustizia sociale. Il primo si terrà il 3 giugno alle ore 18.30 e prevede un dialogo tra Michael Anastassiades, designer e artista, e Alberto Salvadori, curatore e direttore della Fondazione Ica, Milano, moderato da Valentina Raggi, caporedattrice di «AD». Il secondo avrà luogo l’11 giugno alle 18.30 e sarà dedicato al Padiglione Italia, alla presenza dell’artista Massimo Bartolini e del curatore Luca Cerizza, e moderato dalla giornalista, critica e storica dell’arte Angela Vettese. L’ultimo, in data 27 giugno alle 18.30, vedrà l’artista iraniana Mehrnoosh Roshanaei e l’artista americano Tracey Snelling confrontarsi con Farian Sabahi, esperta di Medio Oriente.

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In occasione dei 30 anni dalla morte di Alighiero Boetti, presentate «Le Edizioni Speciali»

Alighiero Boetti (Torino. 1940-Roma, 1994), tra i principali protagonisti dell’Arte povera, sempre più apprezzato dal mercato internazionale che ne riconosce l’indubbio valore alle principali aste mondiali, è mancato trent’anni fa nella sua abitazione romana. A ricordare la sua importante figura di creativo e intellettuale «libero» del secondo Novecento è la figlia, Agata Boetti, che stasera, alle ore 18.30, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino (via Modane 16) presenta Le Edizioni Speciali in un dialogo con Luca Cerizza, curatore del Padiglione Italia alla 60ma Biennale di Venezia. Nell’ottica di evidenziare l’attualità dei concetti sviluppati dal padre, durante l’incontro, organizzato dalla libreria Oolp, Agata Boetti annuncia l’uscita di quattro nuovi progetti: il Manuale della conoscenza, una raccolta di testi dattiloscritti dall’artista in collaborazione con l’amico Giovanni Battista Salerno; Vernici industriali, un cofanetto contenente cinquanta cartoline di colori e tonalità diverse; Chi gioca da solo non perde mai, che mira a stimolare giocosamente l’interazione tra l’osservatore e l’opera; Boetti da colorare, libro il cui intento è dare la possibilità alle persone di giocare con il colore. L’Archivio Boetti, che ha sede a Roma ed è diretto dalla figlia Agata, porta avanti da anni il ricordo dell’artista tramite la catalogazione delle sue opere e riproponendo la sua concezione dell’arte.

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Marcella Giorgio è la prima donna al vertice dell’Associazione Nazionale Archeologi

Il 24 e 25 maggio a Pisa l’Associazione Nazionale Archeologi (Ana) ha svolto, in due giorni di lavoro, il VII Congresso Nazionale che si è concluso con l’elezione del nuovo presidente nazionale, Marcella Giorgio, prima donna al vertice dell’Ana. I lavori congressuali hanno, inoltre, portato al rinnovo delle Cariche Nazionali Ana e all’elezione dei Consiglieri del Direttivo Nazionale. Circa 80 delegati, in rappresentanza di tutte le regioni italiane, hanno discusso e approvato mozioni che saranno di indirizzo alla nuova presidenza nel condurre azioni di tutela e sviluppo professionale degli archeologi italiani. Il nuovo organigramma dell’Associazione Nazionale Archeologi risulta così composto: presidente Marcella Giorgio; vicepresidente Ghiselda Pennisi; tesoriere Salvo Barrano; coordinatore Luana Belmonte; direttore Oriana Cerbone; segretario Luisa Zito. Collegi: probiviri Alessandro Garrisi (presidente), Raffaella Martino, Michele Zanchetta. Revisori dei conti: Giuseppe Clemente (presidente), Marco Correra, Valentina Leonelli. Comitato tecnico-scientifico: Paolo Güll (presidente). 

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Un cantiere didattico per gli studenti della Scuola di Botticino su un’opera di Ugo La Pietra

Nel contesto della collaborazione tra il centro di formazione e ricerca Valore Italia e il Museo MA*GA di Gallarate, ha preso il via il cantiere didattico per gli studenti e le studentesse del primo anno di corso della Scuola di Restauro di Botticino. Protagonista dell’intervento sarà il «Soggiorno urbano» in pietra leccese di Ugo La Pietra, realizzato dall’architetto e designer in occasione della mostra a lui dedicata dal museo nel 2016, «Abitare è essere ovunque a casa propria. Opere e ricerche nell’ambiente urbano». Gli studenti della Scuola di Botticino, accompagnati dai propri docenti, saranno chiamati a realizzare un’azione di «pulitura enzimatica», ovvero quel tipo di intervento che si avvale dell’azione distruttiva degli enzimi per rimuovere, in maniera selettiva, patine e pellicole superficiali di varia natura. 

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Scoperto in Bassa Baviera uno scheletro risalente al Neolitico

Nel distretto della Bassa Baviera di Dingolfing-Landau è stato scoperto durante i lavori in un’area di costruzione accanto a una strada trafficata nella valle di Vilstal uno scheletro risalente al Neolitico: appartiene a un uomo vissuto presumibilmente circa 6.800 anni fa, dunque 1.500 anni prima del «nostro» altoatesino Ötzi. L’Exinger, come è stato già ribattezzato dal luogo del ritrovamento non lontano da Landau an der Isar, potrebbe rivelarsi prezioso per gli archeologi che sperano con lui di ottenere nuove informazioni sulla vita nel Neolitico in Bassa Baviera grazie al ritrovamento accanto al corpo di un importante corredo funerario. Secondo l’archeologo ed esperto di Neolitico Florian Eibl sarebbe di particolare interesse il contenuto di una piccola borsa rinvenuta nella tomba: «forse contenente una pietra colorata, oltre a pirite e selce... e un dente di cinghiale spaccato: un distintivo di rango all’epoca». Unica nota dolente: per quanto quasi completamente conservato, lo scheletro non si trova in buone condizioni, perciò la sua età dovrà essere determinata sul posto anziché in laboratorio, facendo uso delle più recenti tecnologie.

Redazione, 30 maggio 2024 | © Riproduzione riservata