Secondo una recente indagine,  139 opere d’arte dei Nativi americani donate al Metropolitan Museum of Art di New York da Charles e Valerie Diker sono prive per la maggior parte di documentazione relativa alla provenienza. Solo il 15% di esse ha una «storia di proprietà solida o completa»; molti oggetti riportanto dettagli molto vaghi e alcuni non hanno alcun cenno sui precedenti passaggi di proprietà. L’assenza di questi elementi fa supporre agli esperti che i pezzi della collezione Diker possano essere perlopiù rubati o falsi. [Redazione]

Con decreto del Ministro della Cultura del 19 aprile, la curatrice capo del Patrimonio Muriel Barbier è stata nominata direttrice del Patrimonio e delle Collezioni del Castello di Fontainebleau a partire dal primo giugno prossimo. Succede a David Guillet, che ha ricoperto la posizione da maggio 2020 fino al suo pensionamento nell’agosto 2022. [Redazione]

«Al di là del marmo» è il nuovo podcast della Galleria Borghese che in dieci episodi presenta il tesoro delle opere della collezione archeologica. È stato ideato da Stefania Vannini, storica dell’arte e referente per l’accessibilità della Galleria Borghese, e dall’archeologo Rasul Mojaverian. Con il podcast l’ascoltatore viene accompagnato in un viaggio alla scoperta delle opere antiche che nel museo romano sono disposte lungo le pareti: un patrimonio che resta al margine dello sguardo e dell’attenzione del pubblico, solitamente interessato ai grandi capolavori. [Redazione]

Si conosce ora l’identità dell’acquirente di «White Disaster (White Car Crash 19 Times)», l’opera di Andy Warhol messa all’asta da Sotheby’s  a New York lo scorso 16 novembre con una stima di 80 milioni di dollari e che ha cambiato proprietà per 85,4 milioni. A comprarla è stato il megacollezionista Peter M. Brant, che il 10 maggio inaugurerà presso la nuova sede della sua Brant Foundation nell’East Village «Thirty Are Better Than One», una mostra di 100 opere del maestro di Pittsburgh che coprono un ampio arco cronologico, dai disegni e dalle sculture dei suoi esordi alle polaroid e alle serigrafie della maturità. L’esposizione ruota proprio intorno a «White Disaster». [Redazione]

A Torino la Pista 500, progetto artistico di Pinacoteca Agnelli a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti per l’ex pista di collaudo delle automobili Fiat sul tetto del Lingotto, accoglie da oggi 4 maggio una nuova grande opera site specific commissionata dalla Pinacoteca e curata da Lucrezia Calabrò Visconti: Pistarama, dell’artista francese Dominique Gonzalez-Foerster (Strasburgo, 1965). L’opera di Gonzalez-Foerster si aggiunge alla programmazione della Pista 500, che include installazioni di Nina Beier, Valie Export, Sylvie Fleury, Liam Gillick, Marco Giordano, Nan Goldin, Shilpa Gupta, Louise Lawler, Mark Leckey, Cally Spooner e Superflex. [Redazione]

Opere site specific allestite in un antico edificio rurale siciliano, riconvertito in spazio culturale immerso tra i vigneti della tenuta dell’Ulmo dell’azienda vinicola Planeta, e incontri a tema ambientale ospitati nella biblioteca di famiglia nella tenuta La Dispensa a Menfi (Ag). È «Versoterra | Earthwards», l’ultimo progetto di «Planeta Cultura per il Territorio», in collaborazione con il collettivo curatoriale Radiceterna. La Casina dell’Ulmo trasformata in spazio per l’arte si inaugura il prossimo 14 maggio con una prima grande installazione di Ignazio Mortellaro, dal titolo «Corpo fragile», che affronta il tema della desertificazione del suolo (curata da Valentina Bruschi con il coordinamento di Vito Planeta junior, nipote dell’omonimo mecenate e imprenditore, scomparso lo scorso febbraio a soli 57 anni). Le conversazioni con artisti e studiosi sugli effetti nefasti del riscaldamento globale in un contesto agricolo e produttivo specifico come quello del Mediterraneo sono realizzati in collaborazione con la rivista «Suq Magazine, Unconventional Sicily». Il progetto si inserisce all’interno dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa «Iter Vitis», fa parte del programma culturale ZACentrale della Fondazione Merz ed è realizzato in occasione del riconoscimento di Menfi Città Italiana del Vino 2023. [Giusi Diana]

È dedicato all’«Arte pubblica in Italia. Le stazioni dell’Arte di Napoli: conservazione, didattica, ricerca e Terza Missione» il convegno, curato da Giovanna Cassese e Maria Corbi e organizzato dall’Accademia di Belle Arti di Napoli con Anm Azienda Napoletana Mobilità, in programma il 5 maggio all’Accademia di Napoli. La giornata sarà dedicata a illustrare gli aspetti metodologici e le problematiche di conservazione che hanno investito i Cantieri della Scuola di Restauro dell’Accademia napoletana, la quale dal 2006 compie puntuali interventi di conservazione e di restauro su quel particolare patrimonio d’arte pubblica, definito da Achille Bonito Oliva, coordinatore artistico del progetto Stazioni dell’Arte, un «museo obbligatorio». Interverranno, tra gli altri, oltre alla curatrici e a Bonito Oliva, anche Fabio De Chirico (direttore Servizio Arte e architetture del Dg Creatività contemporanea e Rigenerazione Urbana, MiC), Barbara Balbi (funzionaria restauratrice per il Comune di Napoli, MiC), Marta Ragozzino (direttrice regionale Musei Campani, MiC), Rosanna Romano (Dg per le politiche culturali e del turismo della Regione Campania), Claudia Collina (responsabile Valorizzazione Patrimonio Culturale, Regione Emilia-Romagna), Alessandra Donati (docente di Diritto Comparato, Università degli Studi di Milano Bicocca), Alessandro Oldani (conservatore, Ufficio Arte negli spazi pubblici, Comune di Milano), Serena Riccio (dirigente Servizio Infrastrutture del Comune di Napoli), Gregorio Botta (artista), Alberto Sifola (presidente Friends of Naples), Gianfranco D’Amato (collezionista e mecenate). Dei Cantieri scuola parleranno, invece, alcuni docenti dell’Accademia: Manlio Titomanlio (opere di Enzo Cucchi e di Ugo Marano, stazione Salvator Rosa), Gabriella Russo (opere di Ettore Spalletti e di Sol LeWitt, stazione Materdei; Perino & Vele, stazione Salvator Rosa), Merj Nesi (opere di Mimmo Paladino e di Renato Barisani, stazione Salvator Rosa), Bartolomeo Ciccone (opera di Michal Rovner, stazione Municipio), Massimiliani Massera (opera di Marisa Albanese, stazione Quattro Gornate). [Olga Scotto di Vettimo]

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha visitato ieri 3 maggio il Museo di Fotografia Contemporanea, unico museo pubblico in Italia dedicato alla fotografia contemporanea, nella sede di Villa Ghirlanda, complesso architettonico secentesco con ampio parco all’inglese situato nel centro storico di Cinisello Balsamo, a pochi chilometri da Milano. Ad accoglierlo il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi, l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso, il presidente del Museo Davide Rondoni e la direttrice Gabriella Guerci. [Redazione]