MERCOLEDÌ 26 APRILE 2023
NOTIZIE IN BREVE | 12 NOTIZIE
- 01 In India recuperati a casa di un collezionista 55 idoli e diversi manufatti ritenuti provenienti da antichi templi indù.
- 02 Nuove acquisizioni per il Lacma per 2 milioni di dollari.
- 03 Sotheby’s ha annunciato la dispersione delle collezioni di Freddie Mercury.
- 04 Sei «Donne del Patrimonio» assegnatarie dell’attestato di merito dedicato a Desideria Pasolini Dall’Onda.
- 05 Vittorio Sgarbi furioso per la demolizione di una palazzina Liberty del 1926 a Milano.
- 06 Grido d’allarme di Paolo Portoghesi per l’architettura moderna di Roma.
- 07 Il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia.
- 08 Selezionati i 16 nuovi borsisti dell’Accademia di Francia a Roma.
- 09 Il Premio Ermanno Casoli 2023 a Claire Fontaine.
- 10 La Fiaf festeggia i suoi 75 anni con un censimento fotografico dell’Italia.
- 11 A Napoli Desina, primo festival indipendente di grafica e culture visive.
- 12 Addii Harry Belafonte.
In India recuperati a casa di un collezionista 55 idoli e diversi manufatti ritenuti provenienti da antichi templi indù.
L’«Idol Wing», un’unità speciale del dipartimento di polizia dello Stato indiano del Tamil Nadu incaricata di recuperare le opere d’arte rubate, ha recuperato 55 idoli indù che si ritiene siano stati saccheggiati dai templi di tutta l’India. Gli oggetti, che pare risalgano al IX o X secolo d.C., sono stati rintracciati dagli inquirenti in una casa nella città di Chennai appartenente alla collezionista Shobha Durairajan, casa in cui si erano già trovati in precedenza altri oggetti antichi di provenienza dubbia. [Redazione]
Nuove acquisizioni per il Lacma per 2 milioni di dollari.
Lo scorso fine settimana i membri del Comitato dei collezionisti del Lacma (Los Angeles County Museum of Art) hanno raccolto più di 2 milioni di dollari per il budget di acquisizione del museo e hanno acquistato dieci opere per le collezioni permanenti. Le acquisizioni riguardano oggetti che vanno dall’XI al XXI secolo. L’oggetto più antico che entra a far parte della collezione del Lacma è un frammento architettonico, il capitello di una colonna ritenuto pertinente a un palazzo fortificato nell’Alhambra a Granada, in Spagna. Si aggiunge a numerosi altri manufatti della Spagna islamica presenti nella collezione del museo. [Benjamin Sutton]
Sotheby’s ha annunciato la dispersione delle collezioni di Freddie Mercury.
Oggi 26 aprile la casa d’aste Sotheby’s ha annunciato che nel mese di settembre si terranno sei vendite, in presenza e online, per disperdere circa 1.500 oggetti provenienti da Garden Lodge, dimora londinese della rockstar Freddie Mercury, frontman dei Queen. Si inizierà con un’asta in presenza il 6 settembre, in cui verrà offerta una sezione rappresentativa degli oggetti più significativi della collezione. Il 7 e l’8 settembre seguiranno altre due aste in presenza: la prima dedicata a Mercury «On Stage», la seconda dedicata alla sua vita «At Home» e agli oggetti che amava e con cui viveva a Garden Lodge. Parallelamente si svolgeranno tre aste online, una che mette in luce il suo profondo amore per il Giappone e le altre due, «Crazy Little Things», in due parti, che presentano una serie eclettica di oggetti curiosi che facevano parte della quotidianità di Mercury. A Londra si terrà, tra il 4 agosto e il 5 settembre, una mostra di tutti gli oggetti in vendita esposti in una sequenza di gallerie immersive appositamente progettate, ognuna dedicata a un diverso aspetto della vita del cantante. Prima dell’esposizione a Londra, i pezzi forti della collezione saranno esposti a New York, Londra e Hong Kong nel mese di giugno. Tra i cimeli in vendita, il testo manoscritto dallo stesso Mercury della canzone «We Are The Champions», stimato tra 200 e 300mila sterline, la corona e il mantello indossati dalla rockstar per l’esecuzione finale di «God Save The Queen» durante il suo ultimo tour con i Queen, «The Magic Tour», stime 60-80mila sterline, e «Type of Beauty», un dipinto di James Jacques-Joseph Tissot del 1880, l’ultimo acquisto d’arte di Mercury (400-600mila sterline). [Sotheby’s]
Sei «Donne del Patrimonio» assegnatarie dell’attestato di merito dedicato a Desideria Pasolini Dall’Onda.
La Camera dei Deputati ospita oggi 26 aprile nella sala di rappresentanza del Cenacolo di Campo Marzio la seconda edizione dell’evento «Donne del Patrimonio». Nel programma è prevista la cerimonia di consegna dell’attestato di merito dedicato alla figura di Desideria Pasolini Dall’Onda, filantropa e mecenate, tra i fondatori di Italia Nostra. Saranno sei gli attestati di merito. Queste le assegnatarie: Edith Gabrielli, direttore del Vittoriano e di Palazzo Venezia, «per le attività di promozione e valorizzazione del Vittoriano e di Palazzo Venezia»; Marina Giuseppone, direttore generale organizzazione del Ministero della Cultura, «per le attività di organizzazione del Ministero della Cultura»; Rosangela Mattei, «per le attività di conservazione e promozione della Casa Museo di Enrico Mattei a Matelica»; Marina Lalli, presidente di Federturismo «per le attività di promozione del turismo culturale»; Paola Migliosi, presidente di Confguide, «per le attività di promozione e qualificazione delle guide turistiche italiane»; Sofia Sonia Vedani, presidente della compagnia alberghiera Planetaria, «per le attività di ospitalità nel patrimonio architettonico italiano». [Redazione]
Vittorio Sgarbi furioso per la demolizione di una palazzina Liberty del 1926 a Milano.
«Farò le dovute verifiche e poi procederò per vie legali nei confronti di chi ha commesso questo scempio. Sarò implacabile». Lo ha detto il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, riferendosi alla demolizione, a Milano, della palazzina liberty di via Crema all’angolo con piazza Trento, in zona Porta Romana. La villetta, costruita nel 1926 dall’architetto Lorenzo Salvini, era soprannominata Villa Badoglio perché considerata (a torto) residenza del generale. «Sono indignato, arrabbiatissimo: mi vergogno io per la Soprintendenza, per il Comune, per Milano», si è sfogato il critico d’arte con «Il Corriere della Sera». [Redazione]
Grido d’allarme di Paolo Portoghesi per l’architettura moderna di Roma.
A Roma, nello spazio di Canova Gallery, Paolo Portoghesi, architetto della Grande Moschea e uno dei progettisti più famosi nel mondo, ha lanciato un pesante «j’accuse»: «L’architettura moderna di Roma continua ad essere lasciata in balia di vandali e degrado». Responsabili anche gli stessi architetti, dice Portoghesi; lo stesso Ordine «non ha mai mosso un dito». Non c’è solo il caso della Casa Papanice al Nomentano, capolavoro dell’architettura postmoderna, e dell’Ambasciata di Giordania, nata con le canne rovesciate che la circondavano come un organo, smantellata e priva di restauri. L’elenco delle opere abbandonate al degrado, dallo Stadio Flaminio di Nervi, una delle opere più importanti dell’architettura contemporanea, al velodromo di Mennucci all’Eur, «abbattuto con cariche di esplosivo», è davvero lungo, afferma Portoghesi. Sono d’accordo con Portoghesi Massimiliano Fuksas («Combatto da tempo per far rinascere il mio Palazzetto dello Sport a Paliano, abbandonato») e Orazio Carpenzano, preside di Architettura alla Sapienzav («Ha ragione Portoghesi: è una sorta di resa, quando l’architettura non viene più usata e vissuta è a rischio»). [Tina Lepri]
Il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia.
A Roma domani 27 aprile, alle ore 14.30, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Padiglione Italia («Spaziale: ognuno appartiene a tutti gli altri») alla 18ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Interverranno: Maria Vittoria Marini Clarelli, dirigente Direzione Generale Creatività Contemporanea-Ministero della Cultura; Fosbury Architecture, curatori del Padiglione Italia; e Roberto Cicutto (in videocollegamento), presidente della Biennale di Venezia. Concluderà il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. È prevista una diretta sul canale Youtube del MiC. [Redazione]
Selezionati i 16 nuovi borsisti dell’Accademia di Francia a Roma.
La giuria per l’anno 2023-24 dell’Accademia di Francia a Roma-Villa Medici ha selezionato 16 borsisti. Questa nuova promozione esprime 9 discipline artistiche e 4 diverse nazionalità e sarà accolta a Villa Medici a partire da settembre 2023 per una residenza di creazione, sperimentazione e ricerca di un anno. I borsisti beneficeranno di una borsa di residenza, di un alloggio e di uno spazio di lavoro. I borsisti sono: Pierre Adrian (Letteratura), Mali Arun (Sceneggiatura), Ismaïl Bahri (Arti plastiche), Séverine Ballon (Composizione musicale), Hélène Bertin (Arti plastiche), Alix Boillot (Scenografia), Madison Bycroft (Arti plastiche), Laure Cadot (Restauro di opere d’arte o monumenti), Céline Curiol (Letteratura), Jean-Charles de Quillacq (Arti plastiche), Ophélie Dozat (Architettura), Hamedine Kane (Arti plastiche), Kapwani Kiwanga (Arti plastiche), Laure Limongi (Letteratura), Morad Montazami (Storia dell’arte) e Justinien Tribillon (Curatela di progetti artistici). [Redazione]
Il Premio Ermanno Casoli 2023 a Claire Fontaine.
La Fondazione Ermanno Casoli annuncia l’artista vincitore del Premio Ermanno Casoli 2023: il riconoscimento è stato assegnato a Claire Fontaine, artista collettiva fondata a Parigi nel 2004 da Fulvia Carnevale e James Thornhill. Il collettivo è stato invitato a realizzare un’opera per l’headquarter di Elica a Fabriano che, come caratteristico del Premio Ermanno Casoli, sarà il frutto di una residenza da parte degli artisti e di un processo di relazioni e interazioni con le persone che lavorano in azienda. Il 3 e 4 maggio inizieranno i lavori per la realizzazione dell’opera, che sarà inaugurata in autunno nella stessa sede. [Redazione]
La Fiaf festeggia i suoi 75 anni con un censimento fotografico dell’Italia.
La Fiaf, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, in collaborazione con l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, in occasione del suo 75mo anno di attività presenta il nuovo progetto fotografico collettivo nazionale «Obiettivo Italia - Censimento Fotografico». Grazie al sostegno di oltre 550 circoli fotografici affiliati Fiaf e all’attenzione della Cattedra di Antropologia Culturale e Sociale dell’Università di Perugia, il 6 e 7 maggio in tutta Italia saranno allestiti oltre 200 set fotografici per raccogliere 30-50mila ritratti degli italiani e realizzare così un ampio «ritratto corale» della popolazione nazionale. [Redazione]
A Napoli Desina, primo festival indipendente di grafica e culture visive.
«Qual è l’impatto del tuo design?» è la domanda su cui si interrogheranno agenzie, designer e creativi in occasione di Desina, primo Festival indipendente dedicato alla grafica e alle culture visive che si svolgerà a Napoli dal 27 al 30 aprile. Quattro giorni intensi sul design, promossi dall’omonima associazione costituita da Stefano Pellone, Domenico Armatore e Nicola (curatori del festival; referente scientifico: Daniela Piscitelli), durante i quali si discuterà di brand identity, editoria, stampa, illustrazione, type design, digital, packaging, motion design, video mapping e street art. La rassegna, articolata in talk, workshop, laboratori, eventi ed esposizioni, si svolgerà negli spazi di Foqus-Fondazione Quartieri Spagnoli, del Riot studio, della Fondazione Made in Cloister e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, sede, tra l’altro, della mostra dei «25 Manifesti per Napoli, 1984-1986», progetto ideato negli anni ’80 dalla Fondazione Napoli Novantanove (presieduta da Mirella Stampa Barracco) e curato da Alan Fletcher, designer di Pentagram, che raccoglie i manifesti sull’immagine culturale di Napoli, commissionati a designer di fama internazionale. [Olga Scotto di Vettimo]
Addii Harry Belafonte.
È morto il 25 aprile a New York, all'età di 96 anni, Harry Belafonte, leggendario campione dei diritti civili, cantante e star del cinema. La sua figura è strettamente legata all’attivismo politico e sociale di Martin Luther King, Jr, Paul Robeson, Langston Hughes e James Baldwin. Ma diede anche grande importanza all’arte visiva e agli artisti come fonte di ispirazione per il suo lavoro sui diritti civili e nelle numerose collaborazioni creative in cui si impegnò per aiutare la causa dei neri e delle persone svantaggiate negli Stati Uniti e nel mondo. Il National Civil Rights Museum di Memphis, nel Tennessee, ha dichiarato in un comunicato che «si unisce al dolore di tutto il mondo per la perdita di Harry Belafonte, attivista per i diritti civili, icona della cultura, insignito del Freedom Award 1999». [Louis Jebb]