VENERDÌ 8 MARZO 2024
NOTIZIE IN BREVE | 15 NOTIZIE
- 01 Sgravi fiscali per i musei britannici
- 02 Una delle più grandi statue raffiguranti il faraone Ramses II potrà essere completata: si è trovata la parte mancante
- 03 A Vienna è stato ricostruito l’inventario del Deposito Centrale nazista di opere razziate
- 04 Furto da un milione di euro al Vittoriale di Gardone Riviera: rubati 49 gioielli firmati Umberto Mastroianni
- 05 Il restauro della Casa del Podestà di Lonato del Garda
- 06 Anche il Ministero della Cultura contro l’azzeramento della Riserva del Borsacchio in Abruzzo
- 07 La nuova installazione di Claire Fontaine a Palazzo Maffei a Verona
- 08 Il punto sui restauri del Castello di Schisò nel Parco archeologico Naxos
- 09 La violenza è una gabbia
- 10 Un accordo per la valorizzazione dei beni culturali tra Parco archeologico della Valle dei Templi e Comune di Ravanusa
- 11 La settimana irlandese a Milano
- 12 Appuntamenti domenicali per conoscere la Firenze ebraica
- 13 Prorogata la mostra su «Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi» a Cuneo
- 14 Mostre che aprono: «Donne del cielo» alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
- 15 Addii: Lucas Samaras
Sgravi fiscali per i musei britannici
Il Governo britannico ha lanciato un’ancora di salvezza a musei e gallerie estendendo il regime che consente alle istituzioni di richiedere sgravi fiscali sui costi legati all’allestimento di una mostra. Il budget complessivo del Dipartimento britannico per la cultura, i media e lo sport è tuttavia diminuito da 1,6 miliardi di sterline per il 2023-24 a 1,4 miliardi per il 2024-25. Il Museums and Galleries Exhibition Tax Relief (Mgetr) sarebbe dovuto scadere nell’aprile 2026, ma il 6 marzo il Cancelliere dello Scacchiere (il Ministro dell’Economia inglese) Jeremy Hunt ha confermato nella sua dichiarazione di bilancio che sarà reso permanente. La misura consente ai musei e alle gallerie di richiedere il rimborso delle imposte sui costi relativi all’allestimento di una mostra, come la produzione, l’installazione e la disinstallazione, se la mostra dura un anno o meno. Secondo l’Associazione dei Musei del Regno Unito, questa norma fornirà un’aliquota più alta del 45% di sgravio fiscale per le produzioni itineranti e del 40% per quelle non itineranti per l’anno finanziario 2024-25, con un tetto massimo di rimborso in contanti per mostra rispettivamente di 80mila e 100mila sterline.
Una delle più grandi statue raffiguranti il faraone Ramses II potrà essere completata: si è trovata la parte mancante
Dopo quasi cento anni una delle più imponenti statue del faraone Ramses II potrà essere finalmente completata. Un gruppo di archeologi egiziani e statunitensi ha infatti scoperto in Egitto, ad El Ashmunein (l‘antica Khemmu), sulla riva occidentale del Nilo, la parte superiore della scultura, come conferma il Ministero del Turismo e delle Antichità del Paese africano. Gli stessi archeologi riportano che il blocco appena rinvenuto è alto circa 3,8 metri ed è in buone condizioni. Il reperto comprende la parte superiore del torso e il volto di Ramses II, adornato da una doppia corona e un copricapo con un cobra reale. La colonna che sorregge la scultura presenta invece diversi geroglifici che celebrano il sovrano. La prima parte della scultura era stata scoperta nel 1930 dall’archeologo tedesco Gunther Roeder. Una volta ricongiunti i due blocchi scolpiti in pietra calcarea l’opera avrà un'altezza di circa 7 metri.
A Vienna è stato ricostruito l’inventario del Deposito Centrale nazista di opere razziate
Poco dopo l’annessione dell’Austria alla Germania nella primavera del 1938 i nazisti istituirono il «Deposito Centrale» dentro il Palazzo Imperiale in centro a Vienna, con l’intento di ammassarvi le opere più disparate, razziate alle famiglie più in vista, fra cui Rothschild, Bondy, Altman, Thorsch, Rosenfeld, in vista della creazione del Führermuseum a Linz. Un progetto portato avanti dal 2015 dal Kunsthistorisches Museum (Khm), che aveva gestito quel deposito fino al 1940, e dalla Tutela delle Belle Arti, che era subentrata al Khm, fornisce un importante tassello per la ricostruzione delle sistematiche spoliazioni che i nazisti attuarono nella capitale austriaca. L’iniziativa in progress ha unito migliaia di schede negli archivi delle due istituzioni e ha generato un sito di consultazione dei dati relativi a quel deposito: mappe sull’ubicazione esatta nell’immenso palazzo asburgico, elenchi e talvolta immagini dei capolavori immagazzinati e soprattutto un prezioso registro delle razzie. Al progetto ha partecipato attivamente anche la Commissione austriaca per la ricerca sulla provenienza.
Furto da un milione di euro al Vittoriale di Gardone Riviera: rubati 49 gioielli firmati Umberto Mastroianni
Il 7 marzo è stato compiuto un furto di opere d’arte da un milione di euro al Vittoriale degli italiani a Gardone Riviera (Bs). Sono spariti tutti e 49 i gioielli dell’esposizione temporanea dell’artista Umberto Mastroianni, allestita dal 30 dicembre e che avrebbe dovuto chiudersi oggi 8 marzo. Si trattava di anelli, bracciali, ciondoli, spille, altri gioielli, lastre e sculture realizzati dall’artista tra gli anni Cinquanta e Novanta. A scoprire il clamoroso furto sono stati i responsabili del Vittoriale che, quando hanno aperto le porte in mattinata, hanno trovato tutti gli spazi espositivi vuoti.
Il restauro della Casa del Podestà di Lonato del Garda
Gruppo Innovatec, società quotata all’Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, attraverso Haiki+, ha recentemente completato il finanziamento del restauro della Casa del Podestà di Lonato del Garda (Bs) con un importante contributo che ha permesso il totale recupero della Galleria. Gli interventi conservativi sono stati coordinati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, con l’affidamento a professionisti del settore, tra cui Luisa Marchetti per gli affreschi e Carla Valzelli con Annalisa Belloni per le decorazioni delle pareti. Si è così scoperto il vero autore di tre strappi da affresco monumentali: non Floriano Ferramola (come tradizionalmente si credeva), ma Girolamo Romanino, che li realizzò intorno al 1509.
Anche il Ministero della Cultura contro l’azzeramento della Riserva del Borsacchio in Abruzzo
Dopo vive proteste da parte delle associazioni ambientaliste e migliaia di firme raccolte tra i cittadini, anche il Ministero della Cultura si schiera contro il quasi azzeramento della Riserva naturale del Borsacchio, nel territorio di Roseto degli Abruzzi (Te), voluto dalla maggioranza di destra che governa la Regione Abruzzo (almeno fino a domenica 10 marzo, quando si terranno le elezioni regionali). L’Ufficio legislativo del Ministero ha infatti inviato una nota alla presidenza del Consiglio dei Ministri, per il successivo inoltro alla Regione stessa, ricalcando in buona sostanza i rilievi fatti dagli ambientalisti. «Ovviamente si demanda al Ministero dell’Ambiente ma, essendo zona a vincolo paesaggistico, il Ministero della Cultura ha dato una sonora tirata d’orecchie», facendo emergere (sintetizzano le Guide della Riserva Borsacchio) almeno tre punti critici: «Primo, la mancanza di una riserva rende impossibile l’applicazione dell’art. 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Secondo, la legge è stata approvata senza coinvolgere gli enti territoriali interessati. Terzo, la legge permette interventi edilizi straordinari senza rispettare regolamenti comunali o piani urbanistici, compromettendo la tutela del territorio». Nella notte del 29 dicembre 2023 cinque consiglieri regionali di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia avevano presentato un emendamento alla legge regionale di bilancio che pressoché cancellava una delle tre riserve naturali regionali della provincia di Teramo, riducendo il perimetro della Riserva naturale del Borsacchio da circa 1.000 ad appena 24 ettari.
La nuova installazione di Claire Fontaine a Palazzo Maffei a Verona
Domani 9 marzo si inaugura presso Palazzo Maffei a Verona una nuova installazione di Claire Fontaine. Il collettivo formato da due artisti, Fulvia Carnevale e James Tornhill, decise di adottare un nominativo femminile proprio per sottolineare il valore della femminilità e il suo spirito d’azione femminista. Nel cortile del Museo veronese, l’opera è posta in dialogo con la scultura di Bagnante di Alessandro Puttinati (appartenente all’Ottocento lombardo nonostante la sua ubicazione), scoperta da Fernando Mazzocca pochi anni fa e considerata simbolo della scultura romantica. Scrive Claire Fontaine nel concept: «La bagnante, trovandosi all’entrata, per via della sua bellezza femminile e della sua bellezza in quanto opera d’arte, mentre scopre le sue grazie invitando i passanti a un autorizzato voyeurismo, se sovrastata da una frase che mette in discussione implicitamente ciò che troviamo bello, riceve una profondità contemporanea». Il corpo delle donne, oggi campo di battaglia politico, raffigurato dalla bagnante che incurante degli sguardi altrui scopre la sua nudità, accompagnato da questa frase acquisisce un senso critico e viene messo in prospettiva in quanto creazione del «male gaze», dello sguardo maschile che oggettifica gli esseri che desidera.
Il punto sui restauri del Castello di Schisò nel Parco archeologico Naxos
Il 10 marzo, in occasione della «Giornata dei beni culturali siciliani», dedicata alla memoria dell’archeologo Sebastiano Tusa, con ingresso gratuito in tutti i siti culturali, inclusi i parchi e i musei della regione, verranno presentati, nel Parco archeologico Naxos di Taormina (Me), i lavori di restauro e funzionalizzazione del Castello di Schisò che diventerà il polo museale del Parco. I lavori, iniziati nel 2021, hanno già completato la copertura dei tetti, la messa in sicurezza e catalogato i reperti emersi dagli scavi intorno al Castello del 1500 che poggia su uno sperone lavico datato, dai vulcanologi dell’Istituto di Geofisica di Catania, intorno al 9000 a.C. Illustreranno interventi e programmi del nuovo museo il direttore dei lavori Arturo Alberti e la direttrice del Parco, Gabriella Tigano.
La violenza è una gabbia
«La Violenza è una Gabbia», opera della scultrice Anna Izzo e presentata per la prima volta a Capri nel 2020, è ora ospite del Valdichiana Village di Arezzo e viene inaugurata l’8 marzo. La gabbia di acciaio, alta circa 3 metri e contenente due scarpe rosse col tacco (simbolo della lotta contro la violenza sulle donne dal 2009), dichiara con forza un preciso messaggio di denuncia, di consapevolezza ma anche di coraggio, forza e speranza. Intento dell’artista è proprio far riflettere su un ordine normativo che chiude e rinchiude corpi e menti, avvalendosi del medium artistico come megafono collettivo e comunitario. Benedetta Conticelli, ceo di Land of Fashion Village, afferma: «Vogliamo contribuire ad aprire un dialogo costruttivo per un futuro senza discriminazioni. Per questo, ci impegniamo a svolgere un ruolo attivo nel promuovere un ambiente accogliente e partecipativo nei nostri villaggi, che respinga con forza ogni accenno alla violenza di genere».
Un accordo per la valorizzazione dei beni culturali tra Parco archeologico della Valle dei Templi e Comune di Ravanusa
Il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, Roberto Sciarratta, e il sindaco di Ravanusa (Ag), Salvatore Pitrola, hanno siglato un protocollo di intesa per la valorizzazione dei beni culturali. Grazie all’accordo tra i due enti verranno organizzate attività per far conoscere il patrimonio archeologico e assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione, includendo anche il sostegno a interventi di conservazione dei beni. Nel territorio di Ravanusa ci sono due realtà di notevole interesse: l’area archeologica di Monte Saraceno e il Museo Civico «Salvatore Lauricella». Sul tavolo delle due istituzioni, oltre alle attività volte a valorizzare il patrimonio, anche strategie per la conservazione, la promozione turistica, la gestione sostenibile e inclusiva dei siti archeologici. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore comunale ai Beni culturali Michele Di Pasquali e il docente dell’Università degli Studi di Palermo Francesco Monterosso.
La settimana irlandese a Milano
Giunta alla terza edizione, la Ireland Week si è affermata come una delle settimane milanesi più attese. Dal 10 al 17 marzo (giorno di San Patrizio) si susseguiranno appuntamenti e attività in tutta la città meneghina con un palinsesto ricco di appuntamenti, oltre 50, quasi tutti gratuiti. Via Dante accoglierà «Irlanda on the road», una mostra fotografica allestita en plein air; tra gli ospiti invitati da Open Milano, Adrian Margey proporrà una live performance volta a restituire una sua personale interpretazione del festival Belfast 2024; nelle sale di Anteo Palazzo del Cinema, sarà proposta una rassegna dedicata al cinema irlandese, anche in lingua originale. Milano verrà pervasa dallo spirito di festa che contraddistingue i festeggiamenti del patrono irlandese in tutto il mondo, e si trasformerà in una succursale verde e bianca all’insegna di musica e danze tradizionali. A sopperire ai piaceri di gola, invece, ci penseranno 40 ristoranti che aderiscono a «Taste of Ireland Food Festival», per un’esperienza completa in tutti i sensi.
Appuntamenti domenicali per conoscere la Firenze ebraica
Nelle domeniche di marzo e aprile a Firenze sarà possibile visitare la Sinagoga, il Cimitero ebraico monumentale e il Museo ebraico. Domenica 10 marzo e domenica 7 aprile sono previste alle 11 visite al cimitero monumentale ebraico di San Frediano che aprirà le sue porte straordinariamente per l’occasione. Domenica 31 marzo e domenica 14 aprile alle 11, doppio appuntamento per conoscere la storia della costruzione della Sinagoga fino ai giorni d’oggi, e per focalizzarsi sulla ritualità ebraica. Domenica 17 marzo alle ore 11 per i bambini dagli 8 agli 11 anni sarà possibile scoprire le feste ebraiche giocando. Domenica 24 marzo alle 11 la visita speciale dedicata a Purim, una delle feste ebraiche più gioiose. Domenica 21 aprile alle 11, appuntamento con l’XI edizione di «Firenze dei bambini» che vedrà attività gratuite rivolte a ragazzini fino a 15 anni e alle 15 una visita speciale sulla festa di Pesach. Domenica 28 aprile alle 11 un focus dedicato alla Brigata Ebraica con foto, video e pannelli descrittivi. Il costo delle visite guidate sarà di 10 euro a persona, per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 055-2989879 (attivo dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 18).
Prorogata la mostra su «Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi» a Cuneo
Fondazione Crc e Intesa Sanpaolo annunciano la proroga sino al primo aprile della mostra «Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi. Capolavori dalla Santa Casa di Loreto», presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo. La mostra è a cura di Vito Punzi, direttore Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, vede il supporto organizzativo di MondoMostre ed è realizzata in collaborazione con la Delegazione Pontificia per la Santa Casa di Loreto.
Mostre che aprono: «Donne del cielo» alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dall’8 marzo all’8 giugno, si inaugura «Donne del cielo: da muse a scienziate», una mostra sul ruolo delle donne nella ricerca astronomica. Sono esposte opere scientifiche, letterarie e cartografiche, poco note, datate dal Rinascimento al primo Novecento, e rari strumenti scientifici provenienti dal Museo Galileo e da collezioni private. Una parte della narrazione è dedicata agli argomenti astronomici presenti nella cosiddetta «querelle des femmes», la discussione sull’eguaglianza intellettuale e sociale tra uomini e donne. La mostra è curata da Natacha Fabbri, Caterina Guiducci e Simona Mammana.
Addii: Lucas Samaras
Per le complicazioni di una caduta è morto il 7 marzo nella sua casa di Manhattan, all’età di 87 anni, l’artista greco-americano Lucas Samaras. La sua morte è stata confermata dalla Pace Gallery, che ha rappresentato l’artista per oltre mezzo secolo. Samaras è emerso nella scena artistica newyorkese negli anni Cinquanta, divenendo noto soprattutto per la creazione di opere autoreferenziali che spaziavano tra una moltitudine di mezzi di comunicazione: dipinti, fotografie, installazioni, disegni, sculture e altro ancora. Era nato nel 1936 a Kastoria, in Grecia, ed era emigrato negli Stati Uniti nel 1948: la sua famiglia si stabilì a West New York, nel New Jersey. Era cresciuto nei crismi della religione greco-ortodossa, circostanza che ha influenzato la sua pratica artistica. Nel 1959, Samaras studiò Storia dell’arte alla Columbia University sotto la guida di Meyer Schapiro, ma non si laureò e passò a frequentare corsi di recitazione presso lo Stella Adler Studio of Acting. Tenne la sua prima grande mostra personale al MoMA di New York nel 1969. Tra il 1973 e il 1976 si dedicò alla fotografia. Samaras ha rappresentato la Grecia alla 53ma Biennale di Venezia del 2009, con la multi installazione intitolata «Paraxena».