VINCENZO DE BELLIS
Sei, impegnativi, anni al Walker Art Center si sono chiusi con la grande retrospettiva di Jannis Kounellis, ultimo atto curatoriale prima di iniziare con il nuovo incarico di Art Basel
La mostra al Walker Art Center di Minneapolis è più un’«introspettiva» che una retrospettiva, e si avvicina all’esperienza dell’arte di Kounellis attraverso temi che ricorrono in tutta la sua lunga carriera. La presenta il suo curatore, Vincenzo de Bellis, al passo d’addio dal museo americano
Un manuale di preparazione emotiva per visitare le mostre da parte di Vincenzo de Bellis: il caso di Philip Guston
I proventi degli Nft nati dalla collaborazione tra le due icone andranno in beneficenza a sostegno delle madri di tutto il mondo. Ma il rischio è di avvantaggiare gli «avversari»
Sempre più gallerie di New York aprono nuovi spazi espositivi a Los Angeles
Le opere hanno bisogno di cura ma anche di altro: della nostra interazione, proprio come le persone hanno bisogno di cure, ma anche dell’interazione tra loro, quella che abbiamo perso negli ultimi due anni
Programmare con 4 o 5 anni di anticipo significa perdere il passo con la società contemporanea nel tentativo di apparire politically correct e di assecondare le più svariate e contradditorie contestazioni di persone turbate dall’arte
Guardiamoli da Minneapolis già prima dell’uccisione di George Floyd: tra i 2.350 artisti con opere nel Walker Art Center, il 70 % sono uomini e bianchi. Viceversa ora nei musei americani prevale l’acquisto di opere di artisti Bipoc
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Il «surrealismo quotidiano» di uno dei più geniali pubblicitari, Armando Testa, plasmava la vita di tutti i giorni con i canoni dell’arte a lui contemporanea. Partendo da Dada, ha «dialogato» con Beuys e preconizzato Cattelan e la Net art