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«Jess T. Dugan: Duchess Milan, 69, Los Angeles, CA» di Jess T. Dugan. Tratta dalla serie «To Survive on this Shore» © Jess T. Dugan. Cortesia dell’artista (particolare)

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«Jess T. Dugan: Duchess Milan, 69, Los Angeles, CA» di Jess T. Dugan. Tratta dalla serie «To Survive on this Shore» © Jess T. Dugan. Cortesia dell’artista (particolare)

«Looking back in time»: 19 fotografi raccontano l’avanzare del tempo

A Colonia una vasta collettiva restituisce un ritratto complesso e personale dell’età e dell’invecchiamento

Gilda Bruno

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Se c’è un tema che, ancora oggi, pochi fotografi hanno avuto il coraggio di affrontare, è l’invecchiamento. In un mondo in cui identificare strategie capaci di renderci esuli dal progredire del tempo ci viene venduto come la strada maestra per preservare la nostra dignità, scegliere di invecchiare naturalmente senza fare ricorso a chirurgia estetica o stratagemmi di altro tipo diventa un atto politico. Se la cosiddetta «cultura dell’apparenza» già spopolava negli anni Novanta, ben prima dell’avvento dei social media e degli ideali di bellezza irraggiungibili imposti dai loro influencer, l’avanzata dell’era digitale ha cementato ulteriormente il nostro bisogno di aderire a modelli propinatici come desiderabili dalla pubblicità, il cinema e la televisione.

Così, mentre persino nella presunta era della «body inclusivity», corpi dalle fattezze sempre piú irreali continuano a dominare i contenuti visivi a nostra disposizione, sono ancora tanti, troppi, quelli a cui viene negata un’adeguata rappresentazione pubblica. Tra questi spiccano gli anziani, sogg​​etti raramente resi partecipi né tantomeno protagonisti delle narrative dei nostri tempi. In arrivo il 2 marzo presso il Die Photographische Sammlung/SK Stiftung Kultur di Colonia, «Looking Back in Time: Age and Ageing» guarda all’invecchiamento attraverso la lente di 19 fotografi contemporanei.

Aperta al pubblico fino al 7 luglio, questa collettiva combina opere appartenenti alla collezione del museo ospitante a quelle ottenute tramite prestiti stipulati con istituzioni, gallerie e collezioni private internazionali per restituire ai visitatori un ritratto «multistrato» e soggettivo dell'età avanzata. Che siano volti familiari o sconosciuti, fotografati quasi per sbaglio, protagonisti di intere serie fotografiche o soggetti di singoli scatti, gli individui al centro della mostra si fanno specchio delle diverse sfaccettature dell’esperienza umana.

Artisti quali Andreas Mader, Christian Borchert, Deanna Dikeman, Daniel Schumann e Larry Sultan focalizzano lo sguardo sull’evoluzione delle relazioni familiari e l’inevitabile ciclicità della vita, mentre John Coplans e Cindy Sherman partono dai loro stessi corpi per invitare a una riflessione sui tabù e i pregiudizi associati al progredire degli anni. «Da interpretazioni più tradizionali del tema, come quelle di August Sander e Imogen Cunningham, si passa a quelle di personalità quali Natalya Reznik e Jess T. Dugan», si legge nel comunicato stampa rilasciato in occasione della collettiva.

Insomma, che si scelga di praticare strade già battute in passato o di spianarne di nuove, «Looking Back in Time: Age and Ageing» ha come suo fine ultimo un solo obiettivo: convincerci a guardarci indietro, a chi è stato e non è più, e a chi, invece, ancora resta, nella speranza di mostrarci il vero valore del tempo che avanza.

«Jess T. Dugan: Duchess Milan, 69, Los Angeles, CA» di Jess T. Dugan. Tratta dalla serie «To Survive on this Shore» © Jess T. Dugan. Cortesia dell’artista (particolare)

Gilda Bruno, 29 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata

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