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Redazione
Leggi i suoi articoliIn una stagione di grande rilancio e trasformazione del Museo e Real Bosco di Capodimonte, ha riaperto oggi 4 giugno alle ore 12 al pubblico il Giardino dei Principi, l’area più importante dei suoi 134 ettari di parco storico. Con il Pnrr sono stati messi a dimora oltre diecimila alberi nel Parco Storico.
«Oggi è una giornata speciale per Napoli, ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli. È anche la dimostrazione che il Ministero della Cultura ha saputo e sa spendere bene i fondi del Pnrr per la rigenerazione del paesaggio dei siti museali più importanti».
Concepito nel 1840 da Friedrich Dehnhardt, all’epoca capo giardiniere del Real Orto Botanico di Napoli, il Giardino dei Principi fu progettato secondo i canoni estetici dell’epoca, unendo influenze anglocinesi in un equilibrio di architettura e natura. Il progetto di recupero ha riguardato sia le componenti architettoniche sia quelle naturalistiche, restituendo al pubblico un luogo dove la bellezza paesaggistica dialoga armoniosamente con la storia botanica.
Tra le presenze più significative, spicca il monumentale canforo (Cinnamomum camphora), noto come Canforo del Giardino dei Principi, di cui vennero piantati nei primi anni dell’Ottocento esemplari provenienti direttamente dalla Cina. Inserito nell’elenco nazionale degli alberi monumentali, è uno degli alberi più imponenti del sito reale e rappresenta un vero simbolo della biodiversità storica del giardino.
Il canforo, oltre ad essere un colosso vegetale, è una testimonianza vivente della storia botanica del Regno di Napoli, e un punto di riferimento per studiosi e appassionati.
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