Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliIl 20 settembre viene inaugurata a Ercolano l’opera pubblica «Seconda mano» di Bianco-Valente (Giovanna Bianco, Latronico, 1962; Pino Valente, Napoli, 1967), il duo artistico coinvolto da Benedetta Carpi De Resmini per il progetto partecipativo e di rigenerazione urbana «Connecting Code». Vincitore della V edizione del «Creative Living Lab», promosso dalla Dg Creatività Contemporanea del MiC, il lavoro consiste in un intervento site specific, articolato in tre diverse opere e realizzato con il coinvolgimento della comunità cittadina nel processo creativo. Il progetto è «espressione del legame, percepito dagli artisti, delle persone con il territorio. Ercolano ha radici profonde che emergono in superficie, un po’ come un rizoma definito come un fusto perenne, prostrato e per lo più sotterraneo», dichiara la curatrice, sottolineando le connessioni esistenti tra i tre lavori.
Attraverso i Qr code di cui sono dotati, è possibile ascoltare le voci delle persone che hanno partecipato ai laboratori artistici: una comunità costituita da «commercianti attivi, artisti visivi, giovani imprenditori pronti a operare come produttori musicali, artigiani che sorridono e hanno la luce negli occhi mentre ti parlano della missione che si sono dati: produrre bellezza», aggiungono Bianco-Valente, sottolineando l’entusiasmo con cui gli ercolanensi si sono lasciati coinvolgere nel progetto, diventandone parte attiva e consapevole.
Il primo lavoro, posizionato nei pressi del Mav-Museo Archeologico Virtuale, è un mosaico ispirato agli antichi esempi del Parco Archeologico di Ercolano e al tondo posto sulla facciata della Basilica di Pugliano. Realizzato con materiali di uso comune (piatti, bicchieri e tazzine) forniti dagli abitanti, rinvia per la vivacità cromatica ai tanti abiti di seconda mano che colorano il noto mercato di Resina. Proprio per quel mercato è stata pensata la seconda opera: un grande Qr rinvia a una fotografia, realizzata nel Warehouse Vintage Store, che trae ispirazione dalla tradizione locale della vendita e del commercio.
All’interno di piazza Carlo di Borbone, recentemente inaugurata, è posizionata la terza installazione. Ispirandosi a una delle immagini votive della Madonna dell’Arco, rappresentata circondata da nodi, gli artisti hanno ritratto sulle formelle poste nella piazza l’outline delle mani delle persone che, durante i laboratori artistici, hanno replicato insieme il gesto di annodare, allusivo, ancora una volta di possibili connessioni. Il progetto, promosso da Variabile K, è realizzato in collaborazione con Cap-Cities Art Projects, con il sostegno finanziario dell'Istituto Packard per i Beni Culturali e il coinvolgimento del Parco Archeologico di Ercolano, della Fondazione Cives Museo Mav, de La Locanda di Emmaus Odv, di Seme di Pace, con il patrocinio del Comune di Ercolano.
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