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Il Teatro Bellini di Napoli, una delle sedi in cui si svolgeranno gli Stati Generali della Cultura 2025

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Il Teatro Bellini di Napoli, una delle sedi in cui si svolgeranno gli Stati Generali della Cultura 2025

A Napoli la prima tappa degli Stati Generali della Cultura

Un’occasione di confronto strategico tra cultura, economia e sviluppo territoriale. L’evento toccherà nei prossimi mesi Firenze, Palermo e Torino

Olga Scotto di Vettimo

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Il 13 e 14 giugno prende il via a Napoli, presso il Teatro Bellini e l’Accademia di Belle Arti, l’edizione 2025 degli Stati Generali della Cultura, evento promosso dal Gruppo 24 Ore, le cui successive tappe prevedono Firenze (15 ottobre), Palermo (27 ottobre), Torino (4 novembre). La scelta della città conferma il ruolo strategico della Campania nelle politiche culturali nazionali, consolidato nel tempo grazie alla qualità, quantità e varietà di istituzioni e operatori attivi nel settore. 

All’iniziativa si collega la nuova edizione degli Stati Generali della Cultura in Campania, rassegna promossa dalla Regione Campania, attraverso Scabec-Società Campana Beni Culturali e con il coordinamento della Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo, finanziata dai Fondi di Coesione Italia 21-27 nell’ambito delle azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e creativo territoriale sostenute. 

I lavori avranno inizio il 13 giugno al Teatro Bellini (9.30-13.30) con l’evento nazionale «La grande bellezza per lo sviluppo dell’Italia», a cui interverranno, tra gli altri, Liborio Stellino (rappresentante Permanente d’Italia all’Unesco), Francesca Medolago Albani (direttrice Anica-Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e digitali), Antonio Parlati (direttore Centro produzione Rai di Napoli), Ruggero Cappuccio (direttore Campania Teatro Festival), Lanfranco Li Cauli (direttore generale delegato Piccolo Teatro di Milano), Marisa Laurito (direttrice artistica Teatro Trianon), Carlo Borgomeo (presidente Gesac-Gestione Servizi Aeroporti Campani), Rosanna Purchia (assessora alla Cultura, Città di Torino), Francesco Spano (direttore Federculture), Davide Usai (direttore Generale del Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano) con le conclusioni di Vincenzo De Luca (presidente Regione Campania).

Nel pomeriggio (14.30-18.30) all’Accademia di Belle Arti si svolgeranno invece i lavori di sette tavoli tematici, momento partecipativo per condividere visioni e prospettive per il futuro della cultura in Campania. Un’ottantina tra esperti, operatori, studiosi, rappresentanti delle istituzioni museali, dei teatri, dell’editoria, della musica, dell’audiovisivo e della cultura d’impresa, promotori di progetti di rigenerazione e valorizzazione del patrimonio, discuteranno di politiche culturali e modelli di governance, confrontandosi su pratiche e azioni volte a potenziare l’ecosistema culturale campano e nazionale nei diversi comparti: audiovisivo e il suo indotto (rapporteur Titta Fiore); digitale e Intelligenza Artificiale (Giuseppe Ariano); valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale (Rosanna Romano); teatro, danza e spettacolo dal vivo (Giulio Baffi); Borghi, cammini, turismo religioso: nuove opportunità per il turismo culturale (Marina Fumo); la musica e i suoi spazi (Pasquale Scialò); editoria e l’arte del fumetto (Massimo Adinolfi).  

Il 14 giugno, infine, al Teatro Bellini (9.30-13), con «Sintesi e visione: la cultura che guarda al futuro» si procederà alla restituzione da parte dei sette rapporteur sopra citati di quanto emerso nei tavoli tematici per individuare comuni strategie di sviluppo sostenibile per la cultura in Campania (il programma completo su scabec.it).

                                                           

L’Accademia di Belle Arti di Napoli

Olga Scotto di Vettimo, 12 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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