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Uno degli ambienti della Casa della Gemma a Ercolano

Foto Wikimedia Commons

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Uno degli ambienti della Casa della Gemma a Ercolano

Foto Wikimedia Commons

A Ercolano si torna nella Casa della Gemma

Aperta nel 2022 e poi chiusa, è di nuovo accessibile fino all’8 aprile una delle più spettacolari dimore dell’insula orientalis I del Parco Archeologico ercolanese

È da pochi giorni nuovamente aperta alle visite la Casa della Gemma a Ercolano, nota per gli spettacolari mosaici pavimentali, gli affreschi ben conservati e l’affaccio sul mare. In età augustea la domus si estendeva per 1.800 metri quadrati su tre livelli, la seconda casa più grande della città. Prende il nome da una gemma con ritratto femminile dell’età di Claudio, che si riteneva ritrovata in questa domus; il monile però apparterrebbe alla sottostante Casa di Granianus. La dimora era parte integrante della Casa del Rilievo di Telefo, probabilmente di proprietà della famiglia di Marco Nonio Balbo, che presentava un impianto irregolare, frutto dei continui ampliamenti per conquistare l’affaccio sul mare e la veduta del Golfo. In età augustea la dimora si sviluppava in tre livelli su ben 1.800 metri quadrati, rappresentando la seconda abitazione più grande di Ercolano, ed era collegata alle Terme Suburbane. Pur essendo stata scoperta dagli archeologi nel 1934, la domus è stata aperta al pubblico solo nel 2022,  a titolo sperimentale, per quattro mesi. Da allora è stata periodicamente aperta e richiusa.

I visitatori possono ora nuovamente accedervi e apprezzare il fasto della dimora tutte le mattine fino all'8 aprile. «Le aperture cicliche, come quella della Gemma, aiutano a ridurre il degrado antropico sulla città antica insieme  alla regolare manutenzione estesa alla scala dell’intera città antica, ha dichiarato in una nota Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico. A partire dal 16 gennaio ci sarà il piacere di potere accedere al dietro le quinte dei lavori di restauro, iniziativa che coinvolge i turisti nel quotidiano lavoro di conservazione svolto dallo staff del Parco».

Come la vicina Pompei anche l'antica città costiera di Herculaneum fu sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. La cenere ha contribuito a preservare la città, offrendo agli archeologi rare istantanee della vita antica. Alcune parti del sito sono state scavate già dall'inizio del Settecento, ma una cattiva gestione ne ha causato il degrado negli anni Ottanta. Nel 2001 il Packard Humanities Institute, organizzazione non profit californiana che si occupa di conservazione, ha avviato l'Herculaneum Conservation Project, con l'obiettivo di aiutare le autorità pubbliche a elaborare un piano a lungo termine per il sito. 

Dalla sua fondazione nel 2016, il Parco Archeologico di Ercolano ha gradualmente riaperto al pubblico altri luoghi di interesse, tra cui il teatro antico nel 2018, la Casa del Bicentenario sontuosamente decorata e l'area dell’antica spiaggia a giugno 2024.

 

La Casa della Gemma a Ercolano: è ben visibile uno dei mosaici pavimentali che la abbelliscono

James Imam, 13 gennaio 2025 | © Riproduzione riservata

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A Ercolano si torna nella Casa della Gemma | James Imam

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