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Una veduta dell’anfiteatro di Luni

Foto: Città di Luni

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Una veduta dell’anfiteatro di Luni

Foto: Città di Luni

A Luni la nuova campagna di scavi dell’Università di Pisa

I lavori, a cui partecipa un’équipe italo-statunitense, si concentrano su un ampio settore del quartiere sud-occidentale della città. Saranno aperti ai visitatori

Gaspare Melchiorri

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Ha preso il via l’8 settembre e si protrarrà fino al 3 ottobre la campagna di scavo 2025 dell’Università di Pisa nell’area archeologica dell’antica Luni, nel quartiere di Porta Marina. Gli scavi, effettuati in regime di concessione dalla Direzione regionale musei nazionali di Genova, diretti da Simonetta Menchelli con Paolo Sangriso e Silvia Marini, continuano a portare alla luce un ampio settore nel quartiere sud-orientale della città. All’attività partecipano studenti dell’Università di Pisa, esperti paleobotanici della Troy University, Usa (Stephen Carmody con il suo team), studenti dell’Istituto superiore Parentucelli-Arzelà di Sarzana (responsabile Ivana Cargiolli) e dell’Istituto superiore G. Marconi di Viareggio (responsabile Angiolo Querci).

Sarà possibile visitare gli scavi, che saranno aperti al pubblico dal martedì al venerdì con orario 9-13 e 14.30-16.30 (compatibilmente con le condizioni metereologiche): nell’occasione, gli archeologi racconteranno il loro lavoro e ne illustreranno i risultati «in diretta». In particolare, i visitatori potranno vedere le domus costruite nel I secolo a.C. con i loro ricchi mosaici; inoltre, nella settimana dal 15 al 19 settembre, potranno anche seguire le varie operazioni di consolidamento e pulizia del mosaico rappresentante cantieri navali («Navalia»), finanziate dal Rotary La Spezia e in corso di realizzazione da parte della restauratrice Francesca Mancini. I visitatori potranno altresì apprezzare, in successione cronologica, i vari edifici costruiti sulle domus, cioè un piccolo tempio (I secolo d.C.), un impianto artigianale per il lavaggio tessuti (V secolo d.C.) e un insediamento di case del VI secolo d.C. con apprestamenti militari, che forse costituivano uno dei nuclei di resistenza bizantina alla conquista longobarda di metà VII secolo d.C.

L’Università ringrazia per il supporto il Comune di Luni, il Museo nazionale e Parco archeologico di Luni e gli sponsor del progetto: Rotary La Spezia, Distretto 2032; Rotary Sarzana Lerici; Fondazione Carispezia/Associazione Amici di Luni; Confindustria La Spezia.

Sabato 4 o domenica 5 ottobre, in base alle condizioni atmosferiche, verrà organizzato un open day conclusivo nel quale verranno condivisi i risultati della campagna 2025, con visite guidate degli edifici e delle strutture e l’esposizione dei reperti più significativi. Il costo di accesso al museo e all’area archeologica è di 5 euro (ridotto 2 euro, gratuito sino ai 18 anni).

Gaspare Melchiorri, 11 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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