Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

«Dieci burattini futuristi» (1922), di Enrico Prampolini (particolare). I futuristi rappresentati sono Gabriele D’Annunzio, Benito Mussolini, don Sturzo, Dina Galli, re Vittorio Emanuele III, il diavolo, il fascismo, il Mondo, Giovanni Giolitti e Francesco Saverio Nitti

Image

«Dieci burattini futuristi» (1922), di Enrico Prampolini (particolare). I futuristi rappresentati sono Gabriele D’Annunzio, Benito Mussolini, don Sturzo, Dina Galli, re Vittorio Emanuele III, il diavolo, il fascismo, il Mondo, Giovanni Giolitti e Francesco Saverio Nitti

A Palazzo Magnani si sfonda la «quarta parete»

Marionette e burattini disegnati da Picasso, Depero, Klee, Prampolini, Sarzi, Carrà, Teschner, Schlemmer...

Stefano Luppi

Leggi i suoi articoli

A Reggio Emilia dal 17 novembre al 17 marzo 2024 a Palazzo Magnani, a introduzione della rassegna «Marionette e avanguardia. Picasso, Depero, Klee, Sarzi», sono esposti i costumi disegnati da Picasso per i Balletti Russi che esordirono al Théâtre du Châtelet di Parigi nel 1917 (ricostruzioni di Anna Biagiotti, 2007). I saltimbanchi e gli Arlecchini dipinti dall’artista spagnolo fungono da «numi tutelari» di una curiosa rassegna, curata da James Bradburne, nata intorno alla «quarta parete» nello spettacolo, concetto teorizzato da Denis Diderot nel XVIII secolo e consistente in un immaginario «muro» esistente tra gli artisti sul palcoscenico e il pubblico.

C’è la possibilità di sfondare questa quarta parete ed è quanto si racconta a Palazzo Magnani attraverso le marionette e i burattini. In mostra numerosi autori con disegni e sculture dei primi decenni del ’900 dei futuristi Enrico Prampolini e Fortunato Depero, Carlo Carrà, Richard Teschner, di Paul Klee, degli autori legati al Bauhaus Andor Weininger, Oskar Schlemmer e Lothar Schreyer, di Sophie Taeuber-Arp.

A riprova dell’importanza nella cultura novecentesca di marionette e burattini anche lavori di Natalia Sats, Samuil Marshak, El Lissitzky, Aleksandra Ekster, Nina Efimova che negli anni dell’Avanguardia russa vennero utilizzati da Lenin e dalla moglie Nadezhda Krupskaja per formare il «nuovo cittadino sovietico». L’esposizione si conclude con un omaggio a Otello Sarzi (1922-2001), partigiano, forse l’ultimo dei grandi burattinai.

«Dieci burattini futuristi» (1922), di Enrico Prampolini (particolare). I futuristi rappresentati sono Gabriele D’Annunzio, Benito Mussolini, don Sturzo, Dina Galli, re Vittorio Emanuele III, il diavolo, il fascismo, il Mondo, Giovanni Giolitti e Francesco Saverio Nitti

Stefano Luppi, 16 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Alla Galleria Bper 39 opere (da Guercino a Ontani, da Jules van Biesbroeck a Klinger) illustrano il rapporto tra esseri mitologici e la condizione umana odierna

Alle Sale Chiablese oltre 100 opere dal Quattrocento al Novecento per un lungo excursus che pone al centro la bellezza del gentil sesso

Negli spazi della Fondazione luganese, due appuntamenti celebrano l’anniversario della raccolta dei coniugi che, in mezzo secolo, acquisirono oltre 250 opere da Balla a Warhol

Nel centenario della nascita il Museo di San Domenico, a Imola, riunisce una settantina di opere dell’artista che amava sperimentare con i materiali più eterogenei 

A Palazzo Magnani si sfonda la «quarta parete» | Stefano Luppi

A Palazzo Magnani si sfonda la «quarta parete» | Stefano Luppi