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La Chiesa di Santa Maria Formosa a Venezia e il suo campanile

Foto tratta da Wikipedia. Foto: Didier Descouens | CC BY SA 4.0

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La Chiesa di Santa Maria Formosa a Venezia e il suo campanile

Foto tratta da Wikipedia. Foto: Didier Descouens | CC BY SA 4.0

A Venezia un nuovo biglietto per San Marco e chiese ad ingresso gratuito

Una nuova fondazione ripropone l’esperienza del circuito Chorus, aprendo gratuitamente 20 edifici ecclesiastici monumentali

Gaspare Melchiorri

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A Venezia da qualche giorno è partito il progetto del nuovo biglietto per la basilica di San Marco, che punta ad avere un ticket solo online per la visita della basilica, che comprende però anche la Chiesa della Salute e Santa Maria Assunta a Torcello. Una riforma strutturale che «intende restituire al pubblico una rete viva e accessibile di luoghi della fede, dell’arte e della comunità». Inoltre la Diocesi e la Procuratoria di San Marco hanno annunciato una novità nel nuovo piano di valorizzazione e bigliettazione dei luoghi sacri della città: la nascita di una nuova fondazione che raccoglierà l’esperienza del circuito Chorus (nato negli anni ’90), aprendo gratuitamente tutte le chiese coinvolte.

Il circuito Chorus, che da anni garantisce l’apertura, la cura e la visita di 20 chiese monumentali di Venezia, si prepara quindi a diventare una fondazione «a servizio della città e della sua dimensione spirituale e culturale». Grazie alla nuova sinergia con la Procuratoria di San Marco e alla sostenibilità assicurata dal nuovo biglietto marciano, l’accesso alle chiese sarà completamente gratuito per tutti. Rimangono esclusi però alcuni siti (non precisati ad oggi da procuratoria e diocesi), seppur interni alle chiese, che conserveranno le attuali modalità di accesso. Ogni visitatore potrà entrare liberamente in queste 20 chiese.

Secondo la Procuratoria e la Diocesi, la riforma della bigliettazione, il biglietto marciano e la futura fondazione convergono verso un unico obiettivo strategico: «costruire un ecosistema culturale accessibile, sostenibile e inclusivo, che unisca istituzioni, comunità e visitatori nel prendersi cura della bellezza e dell’identità profonda della città».

Le 20 chiese che saranno coinvolte in questa nuova modalità sono: Madonna dell’Orto, San Giobbe, San Marcuola, Santa Maria dei Miracoli e Sant’Alvise a Cannaregio; San Zaccaria, San Giovanni in Bragora, Santa Maria Formosa e San Pietro a Castello; Santa Maria del Carmelo (detta dei Carmini), Santa Maria del Rosario (detta dei Gesuati), San SebastianoSan Trovaso a Dorsoduro; Santa Maria del Giglio e San Stefano a San Marco; San StaeSan Giacomo dell’Orio a Santa Croce; San Giovanni elemosinario e San Polo (a San Polo); SS. Redentore alla Giudecca. 

L'interno della chiesa di Madonna Dell’Orto a Venezia

Gaspare Melchiorri, 17 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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