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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliIl 9 agosto è scomparso ad Ascoli Piceno padre Stanislao Loffreda, frate francescano dell’Ordine dei Frati Minori, biblista e archeologo tra i più noti del panorama accademico e religioso mondiale. Aveva 93 anni. Lo ricorda in un articolo pubblicato sul sito del quotidiano «Avvenire» Eugenio Raimondi.
Nato a Monteprandone (Ap) il 15 gennaio 1932, nel 1962 ottenne la laurea in Sacra Scrittura e in Teologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e nel 1967 un master in Archeologia presso l’Oriental Institute dell’Università di Chicago. Dal 1978 al 1990 ricoprì l’incarico di direttore dello Studium Biblicum Franciscanum, ente di riferimento per lo studio delle Sacre Scritture e dell’archeologia biblica, dove ha continuato a insegnare come professore emerito fino a tempi recenti.
Padre Loffreda è celebre in particolar modo per le sue campagne di scavo in Medio Oriente, in particolare a Cafarnao, sulle rive nord-occidentali del lago di Tiberiade, in Israele, dove tra il 1968 e il 1991 (e dal 2000 in qualità di direttore) lavorò insieme a padre Virgilio Corbo alla scoperta della cosiddetta «Casa di Pietro», identificata dagli studiosi come l’abitazione dell’apostolo Simon Pietro.
Diresse inoltre scavi presso la fortezza di Macheronte in Giordania (1978-81), ritenuta il luogo dell’imprigionamento e della decapitazione di Giovanni Battista, e condusse ricerche anche a Tabga, Magdala e all’Herodion nei pressi di Betlemme. È stato infine uno dei più quotati esperti di ceramica palestinese dal I all'XI secolo d.C., ambito in cui ha pubblicato diversi lavori utili alla ricostruzione della cornice quotidiana e liturgica dell’epoca in cui visse Gesù.

Padre Stanislao Loffreda
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