Gaggero & Luccardini
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Caro Gaggero,
uno dei più preziosi luoghi per la ricerca aeronautica degli anni ’30 era così avveniristico che oltre settant’anni dopo è servito da sfondo a un film di fantascienza. Già questo fatto è mostruosamente accattivante. Ma la mia attuale emozione dipende solo dall’effetto che fa constatare che l’unica apertura di questa enorme supposta è il cerchio in cima alla scala. Ho la sensazione che tutti quelli che vi siano entrati, poi non ne siano mai usciti.
Luccardini
Caro Luccardini,
la cosa più straordinaria di quest’ovulo cementizio è che non si capisce che cosa sia e a che cosa serva. Ci sarà sicuramente una spiegazione, ma se c’è, e spero ci sia, è riservata a pochi intimi. Solo chi può sapere, lo sa. Forse è il monumento alla riservatezza e alla pudicizia. Magari è lo spogliatoio di una setta aeronautica che si fa il bagno con la tuta spaziale e vuol essere sicura quando si cambia le mutande. Se poi fosse una capsula di sicurezza in caso di bombardamenti, disastri aerei, scoppio di petardi non autorizzati e deflagrazioni varie, chissà che ressa per entrare e uscire dalla porticina.
Gaggero
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