Ludovica Zecchini
Leggi i suoi articoliLa luce del continente africano continua a propagarsi sul mercato dell’arte. Come ogni febbraio che si rispetti torna la fiera d’arte sudafricana Investec Cape Town Art Fair, la più importante vetrina d’arte contemporanea d’Africa. 124 gli espositori, di cui 30 nuovi arrivi provenienti da città come Barcellona, Berlino, Istanbul, Londra, Parigi e Tokyo, e più di 500 artisti provenienti da 58 Paesi in tutto il mondo.
Sono questi i numeri della 12ma edizione della kermesse di Città del Capo, targata (e prodotta) da Fiera Milano Exhibitions Africa, del Fiera Milano Group. In calendario dal 20 al 23 febbraio presso il Cape Town International Convention Centre, l’edizione 2025 si articolerà attorno al macro-tema scelto per l’occasione: «Play» (nel 2024 era «Unbound»), richiamo sia del gioco che dell’azione, intesi come strumenti di spontaneità, creatività e riflessione sociale.
Spiega Laura Vincenti, direttrice della fiera, che «Play è il motore di una riflessione che vede l’arte come un viaggio dinamico, capace di sfidare, sorprendere e coinvolgere, ma anche di dare forma a nuove visioni culturali e valori condivisi». L’italiana Vincenti, architetto formata tra l’Italia e l’Inghilterra, è stata coinvolta fin dagli anni Novanta in eventi artistici e architettonici di rilevanza internazionale e ha assunto dal 2017 il ruolo di direttrice della manifestazione, garantendone una posizione di primo ordine a livello globale.
Negli scorsi mesi sono stati annunciati le prime grandi novità dentro e fuori la fiera. L’edizione 2025 prevede infatti, oltre alle sezioni principali della fiera, «Main ed Editions», nuove sezioni e progetti speciali. «Tomorrows/Today», curato da Mariella Franzoni, presenterà le opere di artisti emergenti provenienti da diverse realtà artistiche internazionali, mentre la sezione «SOLO», a cura di Céline Seror, sarà dedicata a progetti singoli di artisti di grande impatto visivo e concettuale.
Non manca «Generations», settore curato da Heba El Kayal, che esplorerà il dialogo tra le generazioni artistiche contemporanee. Un ritorno atteso è la sezione «Lookout», che quest’anno si rifarà alla precedente «ALT», dando spazio alle gallerie emergenti e alle pratiche artistiche più innovative. Infine, «Cabinet/Trophy» tornerà per la seconda edizione, con i curatori di «Exhibition Match» invitati a selezionare dieci gallerie da tutto il mondo per arredare lo spazio dedicato alla Trophy Cabinet, una vera e propria vetrina per le gallerie più all’avanguardia.
Anche quest’anno sarà protagonista l’Italia con la partecipazione di ben 7 gallerie. Presenti le storiche Dep Art Gallery e Giovanni Bonelli di Milano, Cellar Contemporary di Trento, e LIS10 Gallery, che divide la sua sede tra Arezzo e Parigi. Non mancheranno le gallerie più giovani come Lo Magno Artecontemporanea di Modica, Anna Marradi Roma e Michela Rizzo di Venezia che restituiranno un ampio ventaglio di linguaggi artistici: dalle sculture alle installazioni, dalle opere pittoriche a quelle fotografiche, ad ulteriore conferma dell’espansione della posizione italiana nel panorama artistico contemporaneo. Tra gli espositori anche importanti player internazionali, come la tedesca Galerie EIGEN + ART e l’austriaca Gregor Podnar. Con la sua offerta multiforme, in bilico tra locale e globale, la fiera rappresenta un’importante piattaforma di scambio e crescita per l’arte contemporanea, non solo in Africa, ma a livello mondiale.