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Redazione
Leggi i suoi articoliSi è spento sabato 2 agosto, all’età di 71 anni, Fabio Gori, figura centrale nella scena dell’arte contemporanea italiana, presidente della Collezione Gori-Fattoria di Celle a Santomato (Pistoia), che conserva 80 installazioni di artisti provenienti da tutte le parti del mondo, e appassionato promotore culturale. Lo ha fatto nella sua casa di via Dante, a Prato, circondato dall’affetto della sua famiglia. Secondogenito di Giuliano Gori, l’imprenditore visionario che ha reso la Fattoria di Celle un riferimento internazionale per l’arte ambientale, Gori aveva raccolto l’eredità paterna non solo come custode, ma anche come attivo protagonista del dialogo tra natura, arte e territorio. La Fondazione Gori-Celle è divenuta sotto la sua guida un presidio culturale che ha continuato ad attrarre artisti e studiosi da tutto il mondo, rafforzando il profilo internazionale di un progetto che coniuga arte e paesaggio in modo unico. Parallelamente, Fabio Gori ha mantenuto un forte impegno imprenditoriale nella Gori Tessuti & Casa, accanto al fratello Paolo, recandosi ogni giorno a Calenzano fino a quando la malattia glielo ha consentito. Ma era l’arte contemporanea la sua vera vocazione: collezionista, curatore e consigliere di istituzioni culturali, ha collaborato con il Centro Pecci fin dalle sue origini, contribuendo con la sua visione alla nascita della fondazione. Il suo impegno si è esteso ben oltre i confini pratesi: è stato consigliere nazionale dell’Associazione per il Restauro del Patrimonio Artistico Italiano, della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e della Fondazione Rita Levi Montalcini. Ha curato una sezione della Biennale di Dakar, collaborato con il Rodicondoli Festival per la sezione di arti visive e guidato l’Associazione Bibliofili Pratesi con lo stesso spirito di promozione e diffusione culturale. La salma è esposta alla Pubblica Assistenza mentre iI funerale si terrà martedì 5 agosto, in un luogo simbolico e profondamente identitario, la Fattoria di Celle, tra le opere che ha custodito e amato.
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