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Redazione
Leggi i suoi articoliSabato 27 settembre la Cattedrale di Nantes riaprirà le sue porte, a cinque anni dall’incendio doloso che nel 2020 l’ha duramente colpita. Come accadde per Notre-Dame di Parigi, anche a Nantes il ritorno dei fedeli precede la fine completa dei lavori, finanziati dal Governo francese (per un totale di 32 milioni di euro), che proseguiranno almeno fino al 2028.
Durante la conferenza stampa del 27 agosto, il vescovo della città Laurent Percerou ha sottolineato lo sforzo collettivo che ha reso possibile questo traguardo: «Abbiamo giocato in squadra. Se oggi siamo qui, è anche grazie all’efficacia degli interventi di sicurezza il giorno dell’incendio». In tale occasione anche la sindaca Johanna Rolland si è espressa: «Conosco l’impazienza degli abitanti di Nantes per questo atteso ricongiungimento con la loro Cattedrale, che siano credenti o non credenti».
Nonostante la riapertura (con una capienza massima di 900 persone), il cantiere sulla facciata occidentale, la più colpita dalle fiamme, rimarrà attivo. Fra gli interventi futuri è prevista anche la realizzazione di una nuova grande vetrata, in sostituzione di quelle cinquecentesche andate perdute, il cui progetto sarà assegnato tramite concorso.
Con il restauro del 2023, la Cattedrale ha visto il recupero del transetto sud, del coro e di molte opere d’arte. Importanti anche gli scavi archeologici, che hanno rivelato resti ossei sconosciuti nella tomba di Francesco II e Margherita di Foix, attualmente in fase di analisi.
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