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Denyse Durand-Ruel con il marito Philippe, scomparso nel 2016

Foto Bruno Lepolard

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Denyse Durand-Ruel con il marito Philippe, scomparso nel 2016

Foto Bruno Lepolard

Addio alla collezionista Denyse Durand-Ruel

Con il marito Philippe, pronipote del celebre gallerista degli Impressionisti, aveva costituito una collezione dedicata all’École de Nice e ai Nouveaux Réalistes. Mecenate, storica dell’arte e custode degli archivi degli artisti di cui era stata amica per tutta la vita, è stata l’autrice del catalogo ragionato delle opere di César, Arman e Jean-Pierre Raynaud

Stéphane Renault

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La sua personalità ha ispirato Christo, Arman e Jean-Pierre Raynaud, che le hanno dedicato alcune opere. Vicina agli artisti e figura di spicco dei vernissage, la collezionista Denyse Durand-Ruel è morta il 16 giugno all'età di 95 anni. Ingegnere di formazione, ha incontrato l’arte quando ha sposato, nel 1956, Philippe Durand-Ruel, pronipote del mercante d’arte impressionista Paul Durand-Ruel. La collezione di famiglia era già ricchissima, ma la coppia decise di dedicarsi all’arte contemporanea, stringendo ben presto legami con gli artisti. 

Negli anni ’60 l’École de Nice e i Nouveaux Réalistes erano all’apice del successo. I Durand-Ruel acquistano opere di Arman, César, Yves Klein, Jacques Villeglé e Raymond Hains. A partire dal 1968 Denyse si dedica alla costituzione di un archivio di questi creatori, le cui pratiche innovative meritano, a suo avviso, di essere conservate e catalogate. Si mette al servizio di Arman, César e Jean-Pierre Raynaud per documentare metodicamente la memoria della loro opera. Quel rigoroso lavoro di archivista, essenziale per la realizzazione dei cataloghi ragionati degli artisti, costituisce un contributo notevole alla storia dell'arte di questo periodo. 

«È con grande tristezza che il Centre Pompidou apprende della scomparsa di Denyse Durand-Ruel che, insieme al marito Philippe, ha dedicato la sua vita alla collezione e al sostegno dell’arte del suo tempo, le rende omaggio l’istituzione parigina in un comunicato. Grande mecenate, ma anche storica dell’arte e custode degli archivi degli artisti di cui era stata amica per tutta la vita, è autrice del catalogo ragionato delle opere di César, Arman e Jean-Pierre Raynaud. Il Centre Pompidou e il suo museo nazionale d’arte moderna devono al suo occhio e alla sua grande generosità i capolavori di Tony Cragg, Sol LeWitt e Gloria Friedmann. Recentemente aveva donato al Centro i suoi preziosi archivi per la Bibliohèque Kandinsky: era un membro eminente degli Amici del Centre Pompidou, che nel 2023 le aveva reso omaggio per una vita dedicata all’arte e agli artisti. [...]. Il suo ricordo continuerà a vivere nel cuore delle nostre collezioni».

Stéphane Renault, 17 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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