Image

«Cloudy Care», un’installazione partecipativa di Catherine Biocca

© Amedeo Benestante, Cortesia Ala Spa

Image

«Cloudy Care», un’installazione partecipativa di Catherine Biocca

© Amedeo Benestante, Cortesia Ala Spa

Ala, l’azienda napoletana che crede nell’arte

Attiva nell’aerospazio, nel ferroviario e nell’high-tech, ha un programma di acquisizioni on lavori di artisti emergenti e mid-career

Olga Scotto di Vettimo

Leggi i suoi articoli

«Investire in una collezione di arte contemporanea, creare nel cuore del nostro ambiente di lavoro uno spazio di condivisione tra il mondo aziendale e quello dell’arte contemporanea, supportare gli artisti e le artiste nello sviluppo della propria ricerca è parte del nostro contributo verso un modello di impresa che guarda all’arte e alla cultura come attivatori di connessioni tra il Gruppo e le comunità», dichiarano Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna, presidente e vicepresidente Ala, azienda napoletana tra i principali supply chain partner a livello internazionale per i settori Aerospazio, Ferroviario e High Tech. 

Nato nel 2021 come «spazio di riflessione e di dialogo tra arte, impresa e creatività contemporanea», il progetto Ala For Art si sviluppa in due direttrici complementari: Ala For Art Acquisition Program, programma di acquisizioni pensato per ampliare la collezione con lavori di artisti emergenti e mid-career tra cui Giorgia Garzilli, Antonio Della Guardia, Andrea Bolognino, Giulia Piscitelli, Eugenio Tibaldi, Alice Visentin, Effe Minelli, Corinna Gosmaro; Ala Art Prize, riconoscimento che premia ogni anno una produzione site specific, pensata per gli spazi della sede della società nella Mostra d’Oltremare, e che viene conferito da un Comitato Scientifico di profilo internazionale (Giovanni Carmine, Eugenio Viola, Alessia Volpe), a cui dal 2022 si affianca anche una Commissione Ala, composta da dipendenti e management delle sedi campane, al fine di potenziare il legame tra opera e coloro che vivono quotidianamente gli spazi a cui è destinata. 

Allestita negli ambienti comuni e aperta al pubblico su appuntamento, la collezione è un dispositivo estetico e attivatore di pensiero critico per la comunità Ala. Per l’edizione 2024 il premio è stato attribuito a Catherine Biocca (Roma, 1984) per il progetto «Cloudy Care», un’installazione partecipativa inaugurata lo scorso ottobre, che ha previsto il coinvolgimento dei dipendenti dell’azienda, invitati a registrare messaggi vocali positivi e incoraggianti da ascoltare attraverso dispositivi telefonici (vincitori delle precedenti edizioni sono stati Mariangela Levita, Alberto Tadiello e Bea Bonafini). Quest’anno, inoltre, è stata conferita una menzione speciale al progetto «Partitura della nascita» (2024) di Veronica Bisesti (Napoli, 1991), assegnandole un ulteriore premio di produzione. 

Olga Scotto di Vettimo, 11 dicembre 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Attiva da un anno, l’Accademia di Sassari dedica particolare attenzione alle architetture e ai manufatti lapidei e offre borse di studio nelle arti visive, nelle nuove tecnologie e nella scenografia

Nell’antico quartiere di Castello un vario e ricco patrimonio, prevalentemente archeologico, artistico ed etnografico

Travellers’ Choice Best of the Best 2024 sancisce il risultato della nuova gestione

Per Eva Fabbris i musei sono depositi di storie, episodi e passaggi. «Osservando questo presupposto la collezione dialoga con importanti raccolte pubbliche e private esponendo opere di annate significative per la storia sociale e per l’arte della città di Napoli e del mondo»

Ala, l’azienda napoletana che crede nell’arte | Olga Scotto di Vettimo

Ala, l’azienda napoletana che crede nell’arte | Olga Scotto di Vettimo