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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliNon solo le storiche residenze di Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, che dopo l'esperienza del 2024 sono state nuovamente teatro delle installazioni di Alcova. La piattaforma di design - che ogni anno, durante la Milano Design Week, riunisce designer, aziende, istituzioni e ricercatori per indagare collettivamente il futuro del progetto e dell’abitare - ha trovato due siti abbandonati, dimenticati o inaccessibili e li ha trasformati in hub per la creatività contemporanea. Si tratta dell'ex fabbrica SNIA e le Serre di Pasino. Due nuovi luoghi, grezzi e stratificati, dove la natura ha iniziato a riprendersi i suoi spazi. Quattro sedi, dunque, ognuna con la propria atmosfera unica, hanno guidato così 70.000 visitatori attraverso un percorso eclettico, in cui esplorare la ricerca e il lavoro di designer affermati ed emergenti attraverso installazioni site-specific e progetti espositivi che dialogano con l’identità di ciascun ambiente.
All’interno delle Serre di Pasino, immerse nel verde dell’ippodromo all’aperto adiacente a Villa Bagatti Valsecchi, - che un tempo ospitavano una delle più grandi coltivazioni di orchidee bianche in Europa - hanno esposto AVAU; David Aliperti x SoMad.NYC; Greek Marble x Objects of Common Interest; Marcin Rusak Studio; News & Coffee x St. Moritz; Sema Topaloğlu Studio; Terraformæ; Terzofoco.
L’ex fabbrica SNIA, imponente architettura razionalista, un tempo centro globale per la produzione di fibre sintetiche, ha messo in scena un intreccio tra decadenza industriale e silenziosa riconquista della natura presentando i progetti di Burg Giebichenstein University for Art and Design Halle; Decibel x Vizcom; Habitare; Ranieri; SPREAD; Warm Weekend - Mathias Palazzi - Robinson Guillermet.

ARTEMIDE. Ph. Piergiorgio Sorgetti

Villa Bagatti. Ph. Lorenzo Capelli
Villa Bagatti Valsecchi, perla architettonica del XIX secolo, con le sue grandi sale, le stanze più intime e i sotterranei, ma anche i suoi vasti giardini e le sue grotte nascoste, ha ospitato 11 (eleven); Aleksandra Jakuć; AnanasAnanas x Parasite 2.0; ARTESANOS; Basetale; Belgium is Design; Bohinc Studio; Bokrijk | VAKlab x Michaël Verheyden; Centre for Creativity, Museum of Architecture and Design; Darmes; Dekoriti TC; Diaphan Studio; Dunie Studio; El Espartano; ESTO; FABER; FAP CERAMICHE; Florencia Bacci; Fomu Studio; Forma Rosa Studio; GIOPA- GANI; GRÔPK; Grou Serra; Guatemala Diseña con las Manos; Harvest Salon x Valentin Klauss; Hiroto Yoshizoe; IL PICCOLO, brand Exto e Nodus; Jean-Baptiste Durand & Waiting for ideas; Kilzi (Jorge Suarez-Kilzi) and curated artists; Leilei Wu; Lemon; LEO LAGUE and MAQSTONE; Marlot Baus; MASAYA KAWAMOTO DESIGN; nss edicola x Alcova Design Shop; nysædition; Plato Design; PONCE; READY TO HANG; Rive Roshan X SOL R&D; Room–file Group Show; Sfossils; Shakti Design Residency; SKNYPL; SOLEILLE GALLERY; Sten Studio: Studio Bovti: Studio Gonzalo Bascuñan; Studio Graeff; Studio LoopLoop; Studio Lugo; Studio Noké, Moon Seop Seo; SUPER YAYA / CONIE VALLESE; The New Raw; THESHAW STUDIO; TOUCH WITH EYES; UMPRUM Academy of Arts, Architecture and Design in Prague; Uniqka; VAYREDA LAB; Wei Xiaoyan Studio & UNICOGGETTO; YOCHIYA; ZAROLAT.
A Villa Borsani, in stretto dialogo con la sua architettura modernista, sono stati presentati i progetti di Atelier dell’Errore; AtMa inc.; Béton Brut x Salvino Marsura; CHELEBI; Completedworks; Contem Furniture; Eleftheria Tseliou Gallery; Estudio Material; Haus of Hu; Inderjeet Sandhu; Kiki Goti + Office of Tangible Space; Lemon; mati sipiora; Monstruosus; Noritake Design Collection; OOG OBJECTS; Ryuichi Kozeki; S.E.X.A.C; SOFT WITNESS; Source Édition; Studio Musa; Supaform; The Breeder x Objects of Common Interest; Theo Galliakis; VeeCollect.
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