Luana De Micco
Leggi i suoi articoliLa V edizione del Festival Normandie Impressionniste (dal 22 marzo al 22 settembre) festeggia i 150 anni dell’Impressionismo, nato ufficialmente il 15 aprile 1874, a Parigi, giorno della prima mostra di un gruppo di giovani artisti pronti a trasgredire le regole dell’arte accademica: Monet, Degas, Pissarro, Morisot e Renoir.
Chi visita la Normandia, considerata la culla dell’Impressionismo, facendo tappa da Giverny a Rouen, da Honfleur a Caen, lo può fare con il programma alla mano (disponibile sul sito). Il festival «intende superare tutti i cliché sul movimento e dimostrare che esso sprigiona ancora una grande energia», ha spiegato il suo curatore Philippe Piguet. Tra i momenti forti, le mostre di David Hockney e di James Abbott McNeill Whistler (dal 24 maggio) al Musée des Beaux-Arts di Rouen, una monografica di Zao Wou-Ki a Les Franciscaines di Deauville (2 marzo-26 maggio) e l’installazione di Sean Scully nella chiesa romanica di Saint-Nicolas a Caen (21 giugno-29 settembre).
Il museo di Giverny ospita una mostra sull’Impressionismo e il mare, con prestiti dal Musée d’Orsay (29 marzo-30 giugno). Il regista statunitense Bob Wilson proporrà uno spettacolo di luci proiettato sulla cattedrale di Notre-Dame de Rouen, con musiche di Philip Glass.
Leggi anche:
Cézanne e Renoir a Milano: chiamale, se vuoi, impressioni
![](/Uploads/Articles/images/2024/03/IMG20240320121001553_1000.jpeg)
«Star and stone, a kind of love…some say. Cathédrale de Lumière», di Robert Wilson. © Robert Wilson
Altri articoli dell'autore
Riapre il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, il Musée de l’Armée completamente rinnovato per essere «un luogo di riflessione e collegamento tra passato, presente e futuro»
Ambientalismo, arte digitale e richiami all’attualità politica i temi ricorrenti dei festival francesi
Nel centro congressi del Principato di Monaco una panoramica sull’opera del maestro del Romanticismo affiancata da lavori di artisti moderni e contemporanei che a lui si sono ispirati
Christian Levett apre il Famm dove espone a rotazione la sua collezione di 2mila opere dalla fine dell’800 a oggi, di cui 500 di Espressionismo astratto