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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliIn attesa delle aste di design che Artcurial ha in programma il 27-28 maggio a Parigi, la casa d’aste espone in anteprima una selezione esclusiva di pezzi al Salone del Mobile di Milano, nel suo showroom di corso Venezia, con la direzione artistica di Andrea Caravita (Moschino). La selezione di opere scelte da Caravita per la mostra prende vita in un immaginario interno di una casa milanese dei sogni, capace di unire il meglio del passato e del presente. Le opere si inseriscono nelle passioni di Caravita (il cibo, l’arte, la natura e la fotografia) animando lo spazio espositivo.
Tre portaburro della collezione di Burrocrazia diventano protagonisti grazie a un intervento artistico in burro realizzato appositamente per l’occasione. Le loro composizioni, di natura transitoria (e per questo ancora più preziose), trasformano gli oggetti in presenze vive, capaci di raccontarsi attraverso la materia da cui tutto ha origine. Un gesto scultoreo e poetico che rende l’esposizione un’esperienza e il burro un linguaggio in continua evoluzione, come il design stesso.
Alle pareti, una serie di opere di Lamberto Caravita, artista, docente e conservatore del Fondo-Archivio Caba del libro d’artista, arricchiscono lo spazio. Le sue non scatole in legno costituiscono la serie «Erbario»: fiori pirografati e classificati con nomi latini, da sfogliare come pagine di un catalogo botanico. Anemone blanda, Eranthis kyemalis, Cirsum canum, Eranthis gemma, Alium, Acanthus mollis, elementi della natura che, grazie all’intonaco verde al quarzo o all’oro antico, acquisiscono una nuova preziosità, evocando il fascino delle icone bizantine e trasformando lo spazio in un giardino ideale.
Presenti alcuni scatti su pellicola del fotografo Mimmo Dabbrescia, reporter del «Corriere della Sera» negli anni ’50 e, successivamente, ritrattista delle star di passaggio a Milano negli anni ’70 e degli artisti di Brera. Tra le fotografie appare Paloma Picasso durante un viaggio a Milano, ritratta con i gioielli da lei creati tra le mani e un sorriso accennato. Valentino Garavani, invece, viene immortalato con una sigaretta tra indice e medio e le gambe accavallate, forse in un momento di attesa prima di una sfilata.
Infine, un vaso in vetro borosilicato con fiori di vetro soffiati a mano, pensati, disegnati e prodotti da Gala Rotelli, designer del vetro e dell’oro, rappresenta la rinascita, ma soprattutto la resistenza, metafora di un inesauribile creatività italiana. I fiori di Gala formano un mazzo che sfida le leggi della primavera e del tempo, regalando una narrativa poetica perpetua.
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