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Artnet acquistata da una società di investimenti europeo-americana

L'acquirente, Beowolff Capital, detiene anche una quota di maggioranza in Artsy. Possibile la fusione tra la grande piattaforma globale, forte di un prezioso database di prezzi, e «l’Amazon del mondo dell’arte» 

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Georgina Adam

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Beowolff Capital Management Ltd, società d’investimenti fondata dall’ex partner di Goldman Sachs Andrew Wolff, ha acquisito il 65% delle azioni della società di dati online Artnet. Beowolff possiede già una quota di maggioranza di Artsy e, secondo quanto dichiarato in un comunicato stampa, mira a creare un «portafoglio di aziende leader di mercato per aumentare la scala e promuovere la collaborazione e la redditività».

L'offerta pubblica di acquisto volontaria valuta Artnet circa 65 milioni di euro, a 11,25 euro per azione. Una volta completata, l'operazione porterà la società a diventare privata. Attualmente quotata alla borsa tedesca, Artnet è stata fondata nel 1989 da Hans Neuendorf, che si è ritirato all'inizio di quest’anno; ne è amministratore delegato il genero di Neuendorf, Jacob Pabst, uno dei numerosi membri della famiglia impiegati nella società. 

Fondamentale per la transazione è stata l’acquisizione delle azioni dell'azionista tedesco Rüdiger Weng, che deteneva poco meno del 30%, pari grosso modo a 1,7 milioni di azioni. «Stiamo ricevendo circa 20 milioni di euro, è un ottimo affare, che ci aiuta nell'attuale fase di debolezza del mercato dell'arte. Ora disponiamo di una notevole liquidità», ha dichiarato Weng a «The Art Newspaper». Da tempo critico nei confronti della gestione di Artnet, Weng ha aggiunto di «aver lasciato, per ora» ma di voler «tornare in futuro come azionista». Stando a Weng, Wolff unirà Artnet e Artsy e potrebbe acquisire altre società: «Per monetizzare queste aziende, ha dichiarato, è necessaria una struttura più grande».

Jan Petzel, direttore degli investimenti di Beowolff Capital, in un comunicato ha dichiarato che «Artnet rappresenta un'opportunità interessante che si allinea perfettamente con il nostro obiettivo di costruire un mercato dell'arte interconnesso. La forza del marchio Artnet e la portata globale sono significative e intendiamo sviluppare e migliorare ulteriormente la sua proposta di valore».

Con 67 milioni di utenti unici all’anno, Artnet è la più grande piattaforma globale per le belle arti, in particolare per il suo database dei prezzi, che tiene traccia dei risultati delle aste internazionali degli ultimi decenni. Artsy, invece, vanta oltre 3,5 milioni di utenti registrati e 3,3 milioni di visite mensili; entrambi i siti offrono contenuti editoriali e reportage sul mercato dell'arte, oltre che opere d'arte in vendita. 

Lanciato con l'intento di diventare «l’Amazon del mondo dell'arte», per citare il fondatore Carter Cleveland, Artsy ha inizialmente attirato 50 milioni di dollari in finanziamenti da investitori come Larry Gagosian, Wendi Deng Murdoch e Dasha Zhukova. «Siamo felici di collaborare con Beowolff Capital in questa entusiasmante fase di crescita, ha dichiarato Jeffrey Yin, amministratore delegato di Artsy. Non vediamo l’ora di continuare a supportare i nostri partner e collezionisti, investendo in prodotti che rendono più facile che mai scoprire e acquistare opere d'arte».

Georgina Adam, 28 maggio 2025 | © Riproduzione riservata

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