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Cecilia Alemani. Foto: Marco De Scalzi

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Cecilia Alemani. Foto: Marco De Scalzi

Cecilia Alemani alla Biennale: l'ultima zampata di Baratta

La prima donna italiana alla direzione

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Franco Fanelli

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Venezia. Il 13 gennaio scadrà il mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia e, conseguentemente, del suo presidente Paolo Baratta. Ma l'uomo che sotto la sua lunghissima presidenza (primo incarico dal 1998 al 2001, il secondo dal 2008 a oggi) ha contribuito in maniera decisiva al rilancio internazionale della Biennale, vi lascerà per altri due anni la sua impronta.

Nell'ultima riunione del CdA prima dell'entrata in vigore del periodo di prorogatio, durante il quale potranno essere prese solo decisioni di particolare urgenza o riguardanti l'ordinaria amministrazione, l'ottantenne presidente uscente ha piazzato l'ultima zampata: Cecilia Alemani sarà infatti, prima donna italiana in questo ruolo, la direttrice della 59ma Esposizione di arti visive della Biennale, che si inaugurerà nel 2021.

Una decisione che porta nettissima la firma di Baratta, che nel 2013 volle alla guida della più antica prestigiosa Biennale d'arte contemporanea del mondo Massimiliano Gioni, che oltre a essere marito della neoeletta non ha mai nascosto il rapporto di reciproca collaborazione professionale.

Nata a Milano nel 1977, residente a New York dove dirige il programma di arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato costruito sopra una ferrovia in disuso, la Alemani nel 2017 ha curato per la Biennale il Padiglione Italia. Laureata in Filosofia, ha al suo attivo collaborazioni con la Tate di Londra e il MoMA PS1 di New York.

Eletta da poche ore, si è già aperto il toto-nomi della lista di artisti che la giovane ma autorevole curatrice porterà a Venezia, tenendo conto che con lei hanno già lavorato numerose star (non poche quelle già di casa alla Biennale), come Barbara Kruger, Carol Bove, Phyllida Barlow, Sheila Hicks, Adrian Villar Rojas, Keren Cytter, Hans Haacke, Derek Jarman (il regista di un discusso «Caravaggio»), Rashid Johnson, Zoe Leonard, El Anatsui, il recentemente scomparso John Baldessari, Simone Leigh, Ed Ruscha e Nari Ward.

La neodirettrice succede a Ralph Rugoff, la cui Biennale ha ottenuto 593.616 visitatori, poco meno di quelli affluiti nell'edizione precedente.
 

Franco Fanelli, 10 gennaio 2020 | © Riproduzione riservata

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