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Guido Reni, «Davide contempla la testa di Golia» (particolare)

Courtesy of Artcurial

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Guido Reni, «Davide contempla la testa di Golia» (particolare)

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Che cosa ci insegnano i risultati delle aste estive e che cosa ci riserva il futuro

La vista lunga del tiratore scelto • Tutte le previsioni fatte a luglio sono state azzeccate, confermando che il mercato degli Old Masters gode di buona salute

Simone Facchinetti

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I risultati delle aste di luglio confermano che il mercato degli Old Masters è in buona salute, a patto che sia stimolato con la giusta medicina. Ogni spettacolo circense ha bisogno di un’attrazione in grado di risvegliare l’attenzione del pubblico e il mercato ha sempre più necessità di merce rara e introvabile. Senza quell’ingrediente gli spettatori sonnecchiano e si girano dall’altra parte. Tutte le previsioni fatte in un articolo uscito sul sito de «Il Giornale dell’Arte» il 10 luglio scorso sono state azzeccate. Non era difficile prevedere che il top lot sarebbe stato il «Bucintoro di ritorno dalla festa dell’Ascensione» di Canaletto, messo all’incanto da Christie’s nella Evening Sale del primo luglio. Infatti, è stato venduto a quasi 32 milioni di sterline (compresi i diritti), che non è una cifra comune. Nell’ambiente si dice che fino a 5 milioni in molti sono in grado di imbroccare una stima, sopra è materia incandescente da veterani stregoni. Solo per fare un parallelo è più o meno quello che è stato pagato l’«Ecce Homo» di Caravaggio scoperto qualche anno fa in Spagna. La tela di Canaletto non ha avuto neppure l’ombra del risalto che i media hanno riservato a quella di Caravaggio, un tema sul quale ragionare, magari in futuro. 

Due dipinti di Hammershøi (da Sotheby’s) sono rimasti tristemente invenduti, segno che il vento è cambiato, a dispetto delle veline che hanno riempito negli ultimi tempi i giornali nazionali. Al contrario, un piccolo olio su carta di Constable (11x23 cm) con uno «Studio di nuvole» ha triplicato la base d’asta, raggiungendo le 450mila sterline (sempre da Christie’s). Il dipinto che ha «corso» di più è stato un quadro giovanile di Turner, realizzato nel 1792, quando aveva 17 anni. Prudentemente stimato 200-300mila sterline è costato al suo nuovo proprietario 1,87 milioni (ancora da Sotheby’s). 

Per il resto il solito tran tran, le donne pittrici continuano a tirare (se si esclude il flop di Clara Peeters), idem dicasi per il genere dei ritratti, sempre sulla cresta dell’onda. Il prossimo 25 novembre andrà all’asta da Artcurial a Parigi un capolavoro di Guido Reni raffigurante Davide con la testa di Golia. Sarà esposto all’Hôtel Drouot a partire dal 16 settembre, poi farà tappa a New York (presso Adam Williams), per tornare finalmente a Parigi, in tempo per la vendita. Non è improbabile che alla fine riprenda il volo per gli Stati Uniti per concludere il suo viaggio in qualche museo di uno stato governato dal partito democratico. Vaticinare non costa nulla, quindi azzardiamo anche che la stima di 2-4milioni di euro sarà ampiamente superata. 

Simone Facchinetti, 16 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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